Acciaio, finisce il regime di crisi ma saranno necessari altri tagli

Acciaio, finisce il regime di crisi ma saranno necessari altri tagli SIDERURGIA CEE In 6 anni eliminati 250 mila posti (30 mila in Italia) Acciaio, finisce il regime di crisi ma saranno necessari altri tagli DAL NOSTRO INVIATO ' 1 BRUXELLES — Finisce a mezzanotte, dopo sei anni, 11 «regime di crisi» per l'acciaio europeo; da domani lo sostituisce un nuovo «codice di aiuti» che prevede soltanto limitati Interventi In quel travagliato ramo dell'Industria Cee. 81 chiude un difficile periodo, durante 11 quale la capacita, produttiva europea è stata ridotta di circa un quinto rispetto ai livelli del 1980, con una contrazione della manodopera del 37 per cento (si sono persi, cioè, 250 mila posti di lavoro). Ma 11 futuro non si presenta ancora senza problemi. Il regime speciale, adottato nel 1980 di fronte a un eccesso di produzione che paralizzava 11 mercato, è costato ai Paesi interessati 37 miliardi di Ecu (circa 55 mila miliardi di lire): l'ultima t ranch e (1530 milioni di Ecu) è stata autorizzata proprio nei giorni scorsi a favore della Brltlsh Steel, di un'azienda francese e di quattro tedesche. Con 11 31 dicembre scade l'autorizzazione Cee a tali aiuti, che sono di fatto Indennizzi per la chiusura di Impianti: sol tanto 1,2 miliardi di Ecu, sul totale del fondi autorizzati, non sono stati utilizzati (Londra, Parigi e Bonn). Nei Bel anni di «regime di crisi» sono stati smantellati Impianti con una capacita produttiva totale di 28,2 milioni di tonnellate; resta, per 11 1986, una «coda* già decisa (e eia finanziata) di 2,5 milioni di tonnellate. In tutto 31 milioni di tonnellate, di fronte all'obiettivo di 30-35 milioni fissato nel novembre 1982 a Elslnore. ri nuovo schema di aiuti, in vigore per 1 prossimi tre anni, prevede contributi destinati soprattutto a ricerca, sviluppo e protezione ambientale. Qualche fondo sarà ancora utilizzabile per lo smantellamento di Impianti, ma In un numero ben limitato di casi: non sarà possibile, in ogni caso, «prosciugare» le eccedenze di capacità produttiva nella misura attualmente Indicata come ottimale (circa 20 milioni di tonnellate) per completare il riordinamento del settore. Né saranno consentiti aiuti per investimenti o destinati a ripianare 1 deficit delle aziende. Da domani, dopo anni di severo controllo Cee, ci si avvia a una graduale liberalizzazione: per taluni prodotti (il tondino per cemento e 1 prodotti piatti rivestiti non zincati) sono abolite le quote di produzione; svaniscono le tabelle del prezzi minimi e si allentano 1 controlli sugli scambi. L'Italia è stata duramente colpita dalla drastica cura decisa per la siderurgia Cee, anche perché gli Interventi sono stati compressi nella fase finale. Ha ridotto le sue capacità produttive di oltre 6 milioni di tonnellate (gli ultimi tagli, annunciati prima di Natale, riguardano due Impianti di Bagnoli) e ciò ha significato la scomparsa di 30 mila posti di lavoro; 11 costo degli aiuti, alla Flnslder e alle aziende private, è stato di 15 mila miliardi di lire. Nuovi tagli saranno necessari, e non solo in Italia; ma non è senza un minimo di sollievo che l'industria siderurgica del Dieci si affaccia al 1986. Il peggio dovrebbe essere alle spalle: lo sfoltimento produttivo e gli accordi raggiunti con gli Stati Uniti, sulla base di una autolimitazione delle esportazioni Cee fino al 30 settembre 1989 e nonostante le perduranti scaramucce sul prodotti semlfinlU, dovrebbero garanti re un minimo di stabilità, t. gal. ITALSIDEB — Bilancio '85 e verifiche delle prospettive per 1*86 sono stati i temi discussi In un Incontro tra Cglì, Osi, VII ed Firn con la direzione del quarto centro siderurgico dell'ltalslder di Taranto, In particolare, durante la riunione è stato analizzato l'andamento dell'industria siderurgica nel 1985 e si è fatto 11 punto per quanto concerne gli investimenti nello stabilimento tarantino. E' stato quindi deciso di svolgere 11 mese prossimo due incontri: il pruno con la direzione generale dell'azienda sulla strategia del gruppo per quanto concerne 11 complesso di Taranto; il secondo dedicato agli appalti con un esame della situazione delle Imprese di manutenzione e specialistiche. LE AREE CALDE DEL NOSTRO ACCIAIO (Dove interviene la Cee) BRESCIA BERGAMO GENOVA SAVONA LIVORNO NAPOLI TARANTO