Supersfida tra spumante e champagne nel «boom» dei brindisi di Capodanno di Sergio Miravalle

Supersfida-tra spumante e champagne nel «boom» dei brindisi di Capodanno Saltano i tappi di 50 milioni di bottiglie (è un giro d'affari che supera i 300 miliardi) Supersfida-tra spumante e champagne nel «boom» dei brindisi di Capodanno DAL NOSTRO INVIATO MILANO — Il 1985 segnerà 11 nuovo record italiano del consumo di spumanti. Le stime confermano, per l'anno che sta per concludersi, il netto superamento del cento milioni di bottiglie, con un incremento di un buon 10% suU'84. Il settore delle «bollicine» è quindi l'unico comparto in controtendenza nel generale calo del consumi di vino. Tra le ' case produttrici si raccolgono commenti positivi:' ili nostro President è arrivato a oltre 3,5 milioni di bottiglie, con un aumento di vendite del 12 per cento sull'anno scorso — annuncia Francesco Bonaccarsl, che cura il mercato Italia della Rlccadonna — segno di un ottimo risveglio del mercato, anche grazie a azzeccate campagne pubblicitarie-. Un mercato vivace che si divide per grandi settori In questo modo: circa 25 milioni di bottiglie sono di spumanti dolci e aromatici (14 di Asti spumante e 11 di Prosecco), 25 milioni sono, i secchi di qualità, oltre 12 milioni gli champenols-metodo classico mentre lo champagne sta tornando sopra I 5 milioni di bottiglie, dopo 11 calo degli anni scorsi. Il resto (oltre 40 milioni di pezzi) è composto da centinaia di etichette minori, spesso con nomi di fantasia di qualità dubbia. Nonostante l'allargamento, le festività di fine anno restano l'occasione principale di consumo: oltre la metà dei cento milioni di tappi saltano Infatti tra Natale e Capodanno. Il mercato del brindisi vale almeno 300 miliardi (calcolando un prezzo medio di 56000 lire a bottiglia): ma è urta cifra in difetto se si considerano i ricarichi selvaggi che, specie in questi giorni, caratterizzano 1 conti di ristoranti e sale da ballo, «fono le poesie di San Silvestro che subiamo tutti — ammette Gino Lunelli, contitolare della Ferrari, la prestigiosa casa trentina di spumanti champenols che ha esaurito le scorte '85 con un milione 300 mila bottiglie vendute — noi produttori, però, non possiamo far nulla-. I ricarichi si abbattono su tutte le fasce degli spumanti, anche tra quelle medio-basse. Bottiglie che al supermercato o nei negozi si trovano a 35004000 lire «pesano» sul conto per 4-5 volte 11 loro valore. Oli spumanti metodo champenols seguono da vicino le quotazioni al dettaglio dello champagne: dalle 12 alle 20 mila lire per 11 prodotto Italiano, mentre 11 vino francese parte da 22 mila a bottiglia per arrivare alle riserve milleslmate, ad esemplo il Krug o il Cristal Roederer, a superare le 80 mila lire. Ma nel locali più esclusivi 11 prezzo supera anche le centomila lire. 'TI nostro ricarico medio va dal 25 al 30 per cento — spiega Angelo Solci, che conduce una delle più affermate enoteche milanesi — il ristoratore deve giustamente aggiungere i costi del servigio e del locale, ma aumentare il prezzo oltre 60-70 per cento è un malvezzo purtroppo piuttosto diffuso-, E 11 consumatore non sempre è In grado di scegliere in base al rapporto qualitàprezzo, «fi mercato degli spumanti è molto sensibile a mode e tendenze — continua Angelo Solcl — dopo il parziale abbandono dell'83 e dell'84 la gente è tornata ad acquistare champagne e il gusto secco prevale sul dolce anche per gli spumanti italiani-. Tra l'altro l'Italia dovrà entro pochi mesi rispettare la sentenza della Corte Cee che le Impone di unificare le aliquote dell'Iva. Lo champagne scenderà quindi dall'attuale 38 per cento (non deducibile dalle aziende come spese di rappresentanza) al 18%. Probabilmente non ci saranno riduzioni di prezzo perché i francesi, a causa della scarsa vendemmia, hanno già annunciato sostanziali ritocchi al listini (e gli importatori hanno già aumentato lo stoccaggio) ma è certo che la forbice tra 1 prezzi di champagne e spumanti italiani si ridurrà ancora. «Afa ormai la nostra miglior' produzione può competere ad armi pari con chiunque- commenta fiduciosa Anna PesentL direttrice dell'Istituto spumante classico italiano che raggruppa 17 delle più famose etichette. Anna Pesentl è ottimista: -La differenza di prestigio tra champagne e spumanti italiani-metodo classico non esiste praticamente più-, Sergio Miravalle

Persone citate: Angelo Solci, Anna Pesentl, Cristal, Gino Lunelli, Krug

Luoghi citati: Asti, Italia, Milano