Madrid arbitro segreto sul futuro di Managua di Ennio Caretto

Madrid arbitro segreto sili futuro di Managua Da 4 mesi media fra sandinisti e oppositori Madrid arbitro segreto sili futuro di Managua Imminente l'ingresso dei «contras» nei colloqui DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — Da quattro mesi, la Spagna conduce una mediazione segreta In Nicaragua tra 11 regime sandlnlsta e 1 due principali partiti all'opposizione, 1 liberali Indipendenti e 1 cristiano-sociali. L'Iniziativa, promossa personalmente dal premier spagnolo Pelipe Oonzalez, si propone di porre fine al conflitto civile In corso da quattro anni, che è costato oltre quindicimila vite umane. Nelle Intenzioni di Madrid, tra poche settimane dovrebbero prendere parte alle trattative anche 1 leader del contras, 1 ribelli antlsandinlsti. L'ambasciatore spagnolo a Managua, Luis' Ouervo, che ha già presieduto due Incontri, ne sta organizzando un terzo per fine gennaio-inizio febbraio. Oli Stati Uniti hanno espresso 11 loro cauto consenso all'Iniziativa, portata alla luce dal New yorfc Times qualche giorno fa. Interpellato dal giornalisti, 11 portavoce del Dipartimento di Stato, Redman, ha dichiarato che la superpotenza -dà ti benvenuto a qualsiasi processo di pace», e ha ricordato che appoggia anche la mediazione del gruppo di Contadora, formato da Messico. Panama, Colombia e Venezuela. Proprio 11 fallimento di questo Gruppo, tuttavia, ha Indotto la Spagna ad assumere la sua Iniziativa. Felipe Oonzalez sperava di potere continuare a trattare In segreto, e 11 ministero degli Esteri spagnolo ha lamentato l'Improvvisa pubblicità di cui è ora circondata la mediazione, affermando che l'eventuale fallimento del negoziato servirebbe soltanto «a chi vuole dare un'immagine intransigente e totalitaria del sandintsmo». A quanto svelato dal New York Times, le trattative sono condotte da uno del nove comandanti, Rafael Solls, per 1 sandinisti, da Eric le Ramlrez per 1 cristiano-sociali, e da Virgilio Oodoy Reyes per 1 liberali indipendenti. A settembre, 1 comandanti, che formano il direttorio del Fronte sandlnlsta, avevano rifiutato una bozza di accordo proposta dal gruppo di Panama, chiedendo che gli Stati Uniti se ne facessero garanti, cosa che Washington aveva rifiutato. Solls ha vagamente delineato l'obiettivo delle discussioni: «Si tratta — ha detto — di raggiungere un compromesso con i liberali e con i cristiani, e su questa base indurre i contras ad abbandonare la guerriglia'. Il comandante ha messo in rilievo che si aspetta anche •una denuncia dell'aiuto militare statunitense ai guerriglieri'. A quali difficoltà vada incontro la mediazione spa- gnola lo hanno sottolineato 11 leader cristiano-sociale Ramlrez e quello liberale indipendente Oodoy, polemizzando con Solls. Oodoy, In particolare, ha insistito che 11 dialogo non potrà procedere, e 1 contras non aderiranno sicuramente all'iniziativa, se 1 sandinisti non accoglieranno tre richieste preliminari dell'opposizione. ^Abbiamo chiesto loro di revocare io stato di emergenza — ha dichiarato Oodoy al New York Times —, di dichiarare un'amnistia generale, e di fissare le date di nuove, libere elezioni'. Il leader liberale ha proseguito: «Non hanno gradito le nostre proposte, ma non le hanno neppure respinte: slamo in una sorta di impasse-. A riprova del proprio Impegno di pace, tuttavia, Ramlrez ha aggiunto che 11 suo partito e quello di Oodoy prenderanno contatto nelle prossime settimane con 1 leader del ribelli, In particolare con Adolfo Calerò che guida la loro coalizione. Ramlrez ha ricordato che le trattative tra gli Stati Uniti e 11 Nicaragua, interrotte a Manzanlllo (Messico) un anno fa, si Incagliarono proprio a causa del rifiuto sandlnlsta di aprire un dialogo diretto col contras, •Col passare del tempo — ha osservato — la situazione si è aggravata: è quindi più problematico, non più facile superare le varie pregiudiziali'. Ramlrez, in ogni caso, non dispera: .La convergenza dell'opinione pubblica internazionale, come hanno dimostrato il gruppo di Contadora e la Spagna, potrebbe esercitare su tutte le parti coinvolte pressioni sufficienti per un dialogo costruttivo'. Ennio Caretto

Persone citate: Adolfo Calerò, Felipe Oonzalez, Rafael Solls, Redman, Reyes