Crescono ancora i senza lavoro

Crescono ancora i senza lavoro Secondo i dati dell'Istat il tasso di disoccupazione in Italia è salito all'11% Crescono ancora i senza lavoro In un anno più posti solo nel terziario, mentre perdono colpi l'industria e l'agricoltura ROMA — Il tasso di disoccupazione ha raggiunto 1*11% e negli ultimi dodici mesi è cresciuto di circa un punto. E' questo il dato più significativo che emerge dall'ultima indagine trimestrale dell'Istat (condotta ai primi di ottobre) sulle forze di lavoro. Dal dati resi noti ieri, risulta che la situazione è peggiorata soprattutto nell'ultimo trimestre: rispetto infatti al mese di luglio, dopo gli aumenti fatti registrare nel precedenti due trimestri, ad ottobre gli occupati hanno presentato un calo di 84.000 unità. Di conseguenza, al momento della rilevazione, le persone in cerca di occupazione risultavano essere 2.592.000 (1.071.000 uomini e 1.521.000 donne) su un totale di forze lavoro pari a 23.489.000 (gli occupati risultavano quindi pari a 20.897.000). L'aumento del disoccupati si è avuto nonostante che negli ultimi dodici mesi si sia registrata una crescita del lavoratori «parttime» che hanno raggiunto il 1.229.000 (439.000 uomini e 790.000 donne) pari al 5,9% del complesso degli occupati, con una crescita di 33.000 unità rispetto all'ottobre 1984. Parimenti, nello stesso periodo, gli occupati sono cresciuti di 27.000 unità, in misura però molto Inferiore rispetto alla crescita di coloro che cercavano un'occupazione (211.000 unità). Le persone in cerca di occupazione (2.592.000) si suddividono In: 483.000 disoccupati in senso stretto che hanno perso un precedente lavoro, 1.293.000 giovani in cerca di primo impiego e 816.000 altre persone (casalinghe, studenti, altri In condizione non professionale) in cerca di lavoro. 2.130.000 (82,2 per cento) avevano compiuto almeno un'azione di ricerca negli ultimi sei mesi; 1.029.000 (74,4 per cento) avevano un'età compresa tra 14 e 29 anni. Il tasso di disoccupazione (percentuale delle persone in cerca di occupazione sulle forze di lavoro) è risultato come segue: 11,0% per 11 complesso del due sessi, 7,1 per gli uomini e 18,1 per le donne; 8,8 per 11 Nord, 9,2 per il Centro e 15,4 per 11 Mezzogiorno; 26,7 per i giovani in età 14-29 anni, 4,1 per le persone di trent'annl e oltre. Nell'ottobre 1984 11 tasso di disoccupazione era pari al 10,2%. Il tasso di attività (percentuale delle forze di lavoro sulla popolazione) è risultato pari al 41,6% (54,8 per gli uomini e 29,0 per le donne). Tale tasso si eleva al 44,0% nel Nord e al 43.2 nel Centro e scende al 37,6% nel Mezzogiorno, Tra gli occupati 2,383.000 lavorano nell'agricoltura (11,4 per cento), 6.892.000 nell'industria (33,0 per cento) e 11.622.000 nelle altre attività (55,6 per cento). Raffrontando i dati di ottobre 1985 con quelli di ottobre 1984 si osserva quanto segue: Per gli occupati, un aumento di 27.000 unità, dovuto ad una notevole crescita nel settore terziario (più 189.000) che ha più che compensato la contrazione verificatasi nell'agricoltura e nell'industria (rispettivamente: meno 95.000 e meno 67.000). Nello stesso periodo i sottoccupati hanno fatto registrare un aumento di 66.000 unità. Per le persone in cerca di occupazione, un au¬ mento di 211.000 unità (77.000 uomini e 134.000 donne) dovu¬ to per 43.000 unità al disoccupati in senso stretto, per 98.000 unità al giovani in cerca di prima occupazione e per 70.000 unità alle altre persone in cerca di lavoro. Come conseguenza di tali variazioni, il tasso di attività è passato da 41,2 a 41,6 e 11 tasso di disoccupazione da 10,2 a 11,0. Conslderan-, do separatamente 1 due sessi, 11 tasso di attività è rimasto pressoché invariato per gli uomini ed è passato da 28,3 a 29.0 per le donne; il tasso di disoccupazione è salito da 6,6 a 7,1 per gli uomini e da 17,0 a 18.1 per le donne. Con riferimento al territorio, il tasso di attività è rimasto stazionario nel Nord, mentre è aumentato nel Centro e nel Mezzogiorno; 11 tasso di disoccupazione è aumentato lievemente nel Nord e in maniera più accentuata nel Mezzogiorno. D

Luoghi citati: Italia, Roma