Peter Shaffer: un giallo e un detective alla corte di re David

Peter Shaffer: un giallo e un detective alla corte dire David E* in scena a Londra «Yonadab», l'ultima commedia dell'autore di «Amadeus», protagonista Alan Bates Peter Shaffer: un giallo e un detective alla corte dire David LONDRA — E' in scena, al teatro Olivier di Londra, «Yonadab», la nuova commedia di Peter Shaffer ambientata a Gerusalemme, all'epoca di re David, e che ha per protagonista la singolare figura di Yonadab, nipote del re e con un piccolissimo posto nella storia. Proprio per questo, Yonadab è per Shaffer una specie di detective de' passato, l'uomo che, osservando e commentando, si permetto di accostarci ad un'epoca misteriosa. Protagonista dello spettacolo è Alan Bates, che ha costruito la sua Interpretazione, ha acrltto il «Times», «sul potere della speranza e sullo scetticismo nelle opere umane». Con lui hanno recitato Lelgh Lawson (Amnone) e Wendy Morgan (Tamara). Patrick Stewart era re David. Non accade mai che due commedie di Peter Shaffer abitino lo stesso luogo. L'ambientazione di Yonadab e 11 Vecchio Testamento, più precisamente il secondo Libro di Samuele. Quest'opera è tanto lontana da Amadeus quanto Equus lo era da The Rovai Hunt of the Sun. Per coloro che non hanno un preciso ricordo del Libri primo e secondo di Samuele, Yonadab era l'uomo che favoriva l'Incesto, persino il rapimento, tra il figlio di re David, Amnone, e sua sorella Tamara. Shaffer, che compirà presto 60 anni, ha assistito ad ogni prova del National Theatre. Crede che ogni commedia nasca da quelle che l'hanno preceduta, «da ciò che hai imparato, da ciò che ti piace-. L'elemento corale di Equus può avere avuto effetti su Yonadab. Ma Shaffer aggiunge: -Non voglio mai ripetermi, così diventa essenziale andare ogni volta in posti diversi-. Punto di partenza per Yonadab è stato un romanzo di Dan Jakobson, che insegna ora all'Università di Londra, Intitolato The Rape of Tamar (Il ratto di Tamara), pubblicato nei primi Anni Settanta. Shaffer lo lesse, prese molti appunti e 11 dimenticò. Il passo successivo venne quando Shaffer stava lavorando alla prima commedia dopo Amadeus, ambientata in Orecla e parzialmente contemporanea. -Si dimostrava difficile. Ci avevo lavorato per un anno ma non riuscivo a darle una forma, forse sono riuscito a dargliela ora. Per una situazione di questo tipo c'è una sola soluzione: passare a fare altro e ciò di solito risolve il problema-. «Cosi raccolsi quelle note su Jakobson e tornò l'eccitazione — continua 11 drammaturgo —, La testa mi si riempì di immagini, ed è essenziale per me quando scrivo una commedia. Il labirinto di strade che formano Gerusalemme... L'idea d'un narratore, Yonadab, che è al centro degli avvenimenti senza necessariamente apparire... Poi c'era il Vecchio Testamento, che ricordavo dall'infanzia, e specialmente l'implacabile ferocia del libri di Samuele e del Re. Era una storia tribale. con introspezioni spirituali ma senza particolare attenzione verso la vita umana. Quella cronaca dell'inumanità era ancora un testamento sul quale giuriamo e che molti conoscono a memoria-. Peter Shaffer ha la fama di documentarsi con scrupolo prima di sedersi alla macchina per scrivere. E' stavo cosi anche per Yonadab'} •No. Riconosco che se mi, fossi tuffato nella dottrina biblica non ne sarei mal riemerso. Inoltre, non ci sono molti materiali su questo particola¬ re periodo. Per . Mozart c'è Jahn, c'è Deutsch e centinaia d'altri. Ma dove trovare i documenti sulla società davidica?». Tuttavia queste lacune possono dare maggiore liberta all'Immaginazione. -Naturalmente,' Ci sarà il solito carico di errori storici. Ma il salto nell'Ignoto, o nel pochissimo nota, ci lancia una sfida e dà ilgustodel di vertimento. Notino fatto un viaggio ne\\a vecchia Gerusalemme per vedete com'è diventata oggi, ne* sono andato in Perii prima di scrivere Rovai Hunt. Confesso tuttavia che con Peter Hall siamo andati per una settimana a Vienna prima di lavorare ad Amadeus». C'è un anello speciale che congiunge la maggior parte del migliori lavori di Shaffer ed è 11 fatto che contengono tutti una parte centrale, talvolta due parti centrali, per gli attori inglesi della miglior classe; Blakely, Stephens, McCowen, Scofield. L'ultimo della lista è Alan Bates, che prima non ha mal lavorato con Peter Shaffer da protagonista. .Suppongo di essere adatto a costruire parti maschili e dopo la nostra esperienza alle prove sarei felice di scrivere un'altra parte per Alan. Vedo Yonadab come un ponte tra il Vecchio Testamento e la nostra società. E' il narratore e l'illustratore. E', naturalmente, un voyeur e il sottotitolo della commedia è "L'uomo che guarda"-. Dopo il suo successo con Black Comedy, ambientata a Londra, Shaffer ha confessato di essere interessato soprattutto al teatro epico. Lo ha adottato con The Royal Hunt of the Sun. Crede che Vonadab si collochi in quella tradizione? -Non del tutto. Yonadab non è grande nel senso che troviamo in Royal Hunt. La prima commedia doveva esserlo: trattava dopo tutto di una società fondata sull'oro. La società di Re David era nota più per il potere che per lo splendore. Ma credo ancora nello spettacolo e voglio che l'occhio abbia una buona serata, come l'orecchio-. La casa principale di Shaffer è a Rlverslde Drive, a Manhattan. Le sue commedie vanno invariabilmente a Broadway, tuttavia le fa sempre esordire in Inghilterra. •Sono totalmente inglese. Sono un cittadino inglese e non sarò mai altro, Il lavoro della mia vita è scrivere per il teatro inglese e sarà sempre cosi. E' il mio più grande piacere-. Tuttavia, all'inizio della sua carriera, Shaffer lavorava presso un editore musicale. Yonadab è 11 tipo di testo che avrebbe attratto 11 giovane Richard Btrauss. L'opera tratta da Royal Hunt aveva un libretto dello atesso compositore, Ialn Hamilton: non sarebbe ora che Shaffer serivesse 1 suol libretti da sé? -Trovatemi il compositore e per una volta sarò il suo volenteroso servo-. John Hlgglns CopjTight «The Times Manzine»» c per l'Italia «La Stampa» Dice lo scrittore: «Non voglio mai ripetermi. Per questa commedia non esiste documentazione e l'ignoto mi ha lanciato una sfida»