Ruggine e polvere mangiano la storia della stampa

Ruggine e polvere mangiano la storia della stampa Ruggine e polvere mangiano la storia della stampa La più grande collezione d'Europa di macchine e cimeli tipografici divisa tra cantine (anche del Politecnico) e il cortile dell'ex Lancia di corso Racconigi - L'ha raccolta durante tutta la vita ring. Saroglia che cerca ora una sede A Torino esiste una collezione di macchine da stampa, attrezzi, documenti e cimeli dell'arte grafica che tutti 1 musei del mondo ci invidiano. E' un patrimonio di grande valore sparso nel sotterranei della citta e che da anni attende di essere raccolto in un museo. Il proprietario di questa raccolta, che come dimensioni non ha eguali in Europa è ring. Ernesto Saroglia, 78 anni, ex industriale di macchine per stampa con la passione del collezionismo. Dice: «/n un Paese ove si stampa da 520 anni è necessario conservare le tracce del passato per ricordare^ quanto si è fatto per comunicare con gli altri: L'invenzione di Johan Gutenberg (1400-1463) ha segnato 11 confine tra il Medio Evo e l'Era Moderna. Con il torchio si è dato l'avvio al progresso, è cominciata la battaglia all'analfabetismo e generazlonnl di stampatori hanno lasciato tracce della loro attivita anche a Torino. Un certo Fabbri fu probabilmente il primo piemontese ad utilizzare nel 1474 l'Invenzione dell'artigiano di Magonza, mentre In tempi più recenti sorsero In città Industrie di macchine per stampa che si affermarono In campo internazionale: quella del fratelli Benééch (1840) che aveva gli impianti dietro Porta Palazzo, la .Huguet- (1842) fondata nei pressi della Gran Madre e la .Bollito <fr Torchio, del 1870. Infine la Neblolo. DI queste ed altre industrie che contribuirono allo sviluppo dell'arte tipografica sono rimasti molti cimeli, alcuni raccolti dall'ing. Saroglia altri sparsi in provincia come ad esempio la raccolta del museo tipografico Rohdani di Carmagnola. ET chiuso da decenni ed è proprietario del torchio utilizzato nel 1821 per la .dichiarazio¬ ne di Santone di Santarosa*. documento (del quale consèrva ancora la composlzilone in piombo) che segnò l'inizio del moti risorgimentali. L'elenco della raccolta è lunga Comincia con 11 torchio calcografico in legno del 1634 utilizzato nella tipografia Cavalieri, prosegue con la •Marinoni, che secondo alcuni esperti avrebbe stampato il 16 giugno del 1848 la prima copia della Gazzetta del Popolo e si chiude con l'ultimo modello di linotype. Ancora l'ing. Saroglia: «/n tutto 120 pezzi ai quali bisogna aggiungere un'enorme quantità di materiale vario: carte, inchiostri, caratteri, documenti. Non ci sono dubbi sull'importanza. I cimeli raccolti nei musei d'Europa, messi tutti assieme, non raggiungono Al numero, di macchine che già fanno parte della collezione.. Dietro ogni macchina od ogni attrezzo ci sono pagine di storia, come il tagliacarte e 11 torchio tipografico acquistato nel 1863 da don Bosco per la prima scuola tipografica italiana, l'astuccio con caratteri originali fusi da Giovanbattista Bodonl (1740-1813), 11 leggio su cui il celebre Dalsanl ha disegnato per mezzo secolo le illustrazioni di giornali umoristici come 11 .Diavolo., .11 Buonumore., il •Fischietto» o il sistema di trasmissione per telefoto utilizzato dalla Stampa, prima nel nostro Paese, per ricevere le immagini della partita Italia-Inghilterra. Dall'elenco purtroppo mancano reperti importanti sfuggiti all'ing. Saroglia perché non sapeva dove custodirli. E' di esemplo la demolizione della •Doppio Giro» americana Mhiele del peso di 220 quintali che per mezzo secolo ha stampato l'orarlo ferroviario italiano. ' Ce- nella raccolte quanto basta per dimostrare che Torino ha tutti i titoli per essere considerata la capitale della stampa e della grafica anche perché è l'unica citta ad avere un istituto a livello universitario per le scienze e le arti della stampa. Eppure questo patrimonio che il Welt mu> seum Gutenberg di Magonza, il Pian Un di Anversa, il Musee de ItmpHmerie di Lione, 11 National Museum of history di Washington e quello di Londra vorrebbero acquisire (sono già state fatte richieste precise), è disperso fra 1 sotterranei del Politecnico. 1 magazzini dell'ing. Saroglia, i! cortile della ex Lancia di corso Racconigi e alla mercè del maltempo, della ruggine, del vandali e del ladri. Forse un giorno saranno raccolti in un unico locale. L'associazione •Progresso Grafico: che ha sede a Torino, ha costituito un comitato. Obiettivo: la creazione de! •Museo universale della stampa.. Emanuele Monta |