L'arte tedesca regina a Londra

Parte tedesca regina à Londra _ , , , _ _______ . Parte tedesca regina à Londra _ , , , _ _______ . Colloquio con Norman Rosenthal ideatore d'una serie di mostre che hanno avuto ogni giorno migliaia di visitatori i LONDRA — Gli inglesi, si sa, non hanno mal dimostrato troppo entusiasmo per le idee (Theodor Adorno non è mai stato tradotto in Inghilterra), Ora però l'Inghilterra si apre al neoespresslonismo che viene dalla Germania e, in senso pittorico, anche dagli Stati Uniti e dall'Italia, dove è molto in voga. Cosi che l'Imponente quantità di arte tedesca che ha invaso Londra è arrivata, in un momento nel quale c'è curiosità, se non affinità con quel movimento. La più estesa esposizione è stata «L'arte tedesca nel XX Secolo» alla Rovai Academy, che ha incontrato un successo Inatteso, specie con 1 giovani. Alla Tate Gallery la retrospettiva dedicata a Kurt Schwitters (chiude 11 5 gennaio) consacra quest'uomo che da Hannover fini la sua vita hel 1948 nell'Inghilterra del Nord. Alla Fischer Fine Art Limited «Aspètti del modernismo In Germania 19091930» ha sottolineato che questo è l'inverno della' Neue Sachlichkelt. j La grande mostra (52 pittori, 299 tra pitture e sculture) è stata allestita da Norman Rosenthal, lo storico d'arte al quale, da dieci anni, si devono le importanti esposizioni allestite alla Royal Academy. Un po' demoniaco d'aspetto, dal '77 Rosenthal ha scosso la polverosa ma prestigiosa Accademia Reale. Lavorava all'Ica (Istituto di arti contem¬ poranee) ma «dopo una famosa scenata mi trovai senza lavoro». Rispose a qualsiasi inserzione: •Cinema, ristoranti, a Londra, in campagna, all'estero. Ero ormai disperato quando decisi che avrei risposto a una inserzione della Rogai Academy. Decisi che sarebbe stata l'ultima. Sir Hugh Casson, segretario generale, non mi voleva, ma c'era chi pensò ch'io avrei anche potuto funzionare». Occhi verdi, Rosenthal rappresenta l'arte del possibile. E' un veterano di quel movimento perché è riuscito a far assorbire mostre difficili a un pubblico conservatore, se non restio. Ma perché questa mostra tedesca ha avuto tanto successo? ^Perché c'è interesse nell'espressionismo figurativo, nell'astratto e nel Dada. Credo die oggi l'arte contemporanea migliore venga dalla Germania e dall'Italia». Con Kandinsky Anche se è cosi scomoda, poco raffinata, spesso maleducata, aggressiva, quest'arte tedesca che Rosenthal ha voluto imporre a Londra ha raccòlto in media quattromila visitatori al giorno. Una mostra allestita in ordine più o meno cronologico. Inizia con lo spiacevole espressionismo di Klrchner e dal gruppo Die Brucke (Dresda 1905), si passa al Dor Blaue Relter dominato da Kandinsky e Franz Marc. Emll Nolde è molto ben rappresentato e anche Oscar Kokoschka, con tristi ritratti e colori smaglianti. Beckmann avanza verso la ferocia del dadaisti berlinesi, dei surrealisti, dei neorealisti degli Anni 20 e 30 verso la morbosa «degenerazione» del Neue Sachlichkelt. La società della Repubblica di Weimar agghiaccia il visitatore. Otto Dlx e George Grosz dipingono una società autodistruttiva, un mondo brechtiano dove non mancano le note stridenti di Berg. Neanche Marx Ernst con un inconscio di mistero muschloso 0 Paul Klee riescono a sollevare lo spirito del visitatore. L'espressionismo tedesco riempie tele di forme che cadono addosso con prospettive da incubo. Il contenuto sensuale non è erotico ma ributtante, con uomini travestiti da donne e prostitute che non sono donne: del resto cosi era Berlino, Rosenthal asserisce che 11 discorso pittorico è continuo. La sua cernita è semplice, spiega: «Li vedo tutti e scelgo 1 migliori. L'unico che non avevo vtsto di persona eccolo là, quel Felninger, e difatti è brutto, troppo giallo». La tragedia tedesca, spiega questa mostra, va avanti nella pittura fino a Georg Baseltz, alla devastazione astratta di Anseli» Klefer, 11 neodadalsmo di Joseph Beuys. In effetti, In mezzo al discorso, c'è Hitler: Ktrchner morì su¬ cida nel 1938, Oskar Schlemmer e Otto Dlx venivano arrestati. Max Beckmann, Wasslly Kandinsky, Oscar Kokoschka; Kurt Schwitters e Wols sceglievano l'esilio. Senza pennello Nel 1937, 1 nazisti avevano organizzato la mostra' dell'» arte degenerata» che comprendeva più' o meno tutti i pittori presentita questa rassegna londinese. Le fotografie dell'immenso catalogo mostrano difatti code davanti alla mostra che viaggiò per le varie clt.t à' della Germania. La voce stridènte, la scomposta depressione che prende forma sulle j téle fino agli Anni 40, non ritrova lo stesso tono. Anzi, c'è qualche cosa di forzato, eli.falso, nella protesta degli Anni 70. E manca quella frenetica disperazione, la bieca degenerazione, forse l'ispirazione. Anche ^urt Schwitters, presente nella grande mostra della Royal Academy, sospira la propria' alienazione, il senso di disperazione, in piccoli collages. •'Sono'un pittore che dipinge sema pennello», disse, e di fatti queste intime immagini, totalmente astratte e totalmente ielle, sono composte con ogni, tipo di materiale, con grande cura e perfezionismo: è U Klee del collage. CI sono oltre 100 pezzi In questa mostra alla Tate, oltre a 25 disegni, 20 sculture, stampe, fotografie, interessanti documentazioni della' vita di questo strano personaggio che, da una registrazione, ripete le sue poesie Dada: «Du, Deiner, Dick, Dur ich, Dur i Du mlr,... wlr?». DI estrazione piccolo borghese, educato ad Hannover, Schwitters si legò al gruppo Dada, quegli artisti anarchie! che erano contro tutto, disgustati dall'orrore che avevano testimoniato ansiosi di attaccare la società usando l'umore, l'intelligenza, la satira con totale irriverenza. Schwitters andò oltre prendendo anche 11 cubismo e in effetti inventò Yobfet trouvé. C'è molta allegria negli ultimi lavori eseguiti quando Schwitters era povero, malato, misconosciuto. Il suo movimento «Merz» aveva un solo addetto: lui stesso. Merz era Commerz, senza il comm, una parola dada, senza significato; un suono, un pezzetto, come quanto Schwitters trovava nel bidoni dell'immondezza. Anche la sua casatempio, 11 Merzbau era una trovata Dada: la ricostruì in Norvegia e poi in Inghilterra. L'esposizione alla Galleria Fischer era una specie di appendice a quella della Royal Academy con olii e smaglianti acquarelli (in particolare di Nolde). Accanto a un bellissimo primo Kandinsky (1905) dei mercati in una città russa, tra il Diaghilev e la favola, la paurosa apparizione di Beckmann, Grosz, il conte Sellaci, Schlcle, Jawlensky, Dlx. Gala Servadio