Il mago dei bimbi in provetta di Paolo Patruno

n mago dei bimbi in provetta — 1 i INTERVISTA CQN STEPTOE, PIONIERE TRA SCIENZA E SCANDALO n mago dei bimbi in provetta — 1 i Nella sua clinica di Cambridge è appena nato il cinquecentesimo - «Un problema è trovare gli ovuli», ma i teologi chiedono severi lìmiti alla ricerca - Per il futuro una prospettiva affascinante: «Curare le anormalità dei cromosomi evitando gravi malattie come il mongolismo» - Intanto lancia un'altra sfida; «L'impianto di embrione umano in un grembo di animale» - Infuria la polemica DAL NOSTRO INVIATO CAMBRIDGE — La clinica dei dottori Stcptoe e Edwards sbuca in un ampio spiazzo nascosto da un parco scheletrito dall'inverno, gualche chilometro fuori Cambridge. E' un grande edificio del primo Seicento. Sembra una dimora nobiliare trasformata in albergo di lusso. Invece la •Bourn hall' è uno degli istituti d'avanguardia della •rivoluzione biologica: Fra queste antiche mura è appena nato il cinquecentesimo •figlio della provetta» messo al mondo da Edwards e Steptoe, che sono l famosi pionieri della fecondatone in vitro. Qui si conservano' decine, forse centinaia di embrioni congelati «dal quali sono già nati tre bambini», spiega Patrick Steptoe. Qui si sviluppano le ricerche più avanzate per combattete la sterilità. Da qui è partita anche la •scandalosa» proposta di innestare un embrione umano nel grembo di qualche specie animale per osservarne gli stadi evolutivi iniziali, individuarne anomalie o difetti genetici. La proposta di utilizzare conigli o pecore per ospitare per 6-12 ore un embrione umano va inquadrata naturalmente nell'ambito delle ricerche che in questo centro, come in altri analoghi, a Edimburgo, all'Hammersmith o al St. Mary di Londra (l'Inghilterra è all'avanguardia mondiale in questi studi) si stanno effettuando per prevenire la nascita di bambini malati d'emofilia o di distrofia muscolare, per combattere le anomalie cromosomiche che sfociano nelle sindromi, dt Down o di Turner con ritardi nello sviluppo mentale,,o ancora per lottare contro la sterilità femminile e, maschile, per migliorare, infine, i metodi contraccettivi. Mala proposta lanciata da Cambridge, ha suscitato un uragano dir. polemiche. E' da una decina d'anni, anzi, da quando Steptoe e Edwards sono diventati i •padri putativi» di Louise Brown (la prima bimba,nata.nel '77grazie a una provetta) che questo lacerante dibattito spacca le coscienze, divide sctenulati e moralisti, politici, giuristi e opinione pubblica. Manca ancora una legge che disciplini-le ultime stupefacenti possibilità' .offerte all'uomo di vàrtar'e.il corso naturale dell'evoluzione. Ma rapidamente si sono messi in moto gli sviluppi cornmerclall che la scienza ha reso possibili, esemplificati dal caso clamoroso di.>baby Cotton», la prima bimba nata in un grembo preso in affitto. - Il rapporto Warnock, compilato su richiesta del governo Thatcher; ha sottolineato la necessità di bloccare il commercio delle madri-surrogate, di impedire agli scienziati test sullo sviluppo extra-uterino di embrioni umani al di là dei quattordici giorni, giudicati la soglia oltre la quale, con la comparsa dei primi impulsi nervosi, si schiude una nuova vita. L'assenza di norme precise consente abusi e alimenta^ le. polemiche. Alla 'Bourn hall», assente Edwards, per un congresso in Australia, ci riceve Steptoe, energico sessantenne. Passando fra gruppi di donne provenienti da tutto il mondo, il.ricercatore spiega: «Tutto e fatto In funzione di un unico obiettivo: migliorare i risultati della fecondazione in vitro, il tasso di gravidanza. Qui immagazziniamo, congelati, tutti gli embrioni non utilizzati dalle nostre pazienti. Tre bambini sono già nati cosi e un'altra dozzina di gravidanze sono In corso. Ma nonostante questi successi, il programma non è ancora perfetto: non riusciamo a 'ottenere che tutti gli embrioni, una volta scongelati, continuino a svilupparsi-. Prosegue lo scienziato: «Un Altro problema riguarda la disponibilità di ovuli da fecondare.,Qui arrivano anche dònne, in realtà poche, per farsi sterilizzare. Sono loro a donarci 1 loro ovuli. A questo pùnto siamo pronti per l'Intervento: fertilizziamo l'uovo e lo collochiamo nel grembo della donna candidata alla maternità. Ma questo programma è ancora allo stadio iniziale: bisogna risolvere meglio 11 problema della "sincronizzazione" fra la donatrice dell'ovulo e la donna ricevente». La -conservazione dell'embrione congelato pone, però, dei problemi: può accadere che i genitori, nel frattempo, divorzino, che uno non voglia più un figlio. O addirittura che uno del genitori muoia: come vi regolate alla •Bourn hall»? •Conserviamo gli embrioni al massimo per due anni. Se la gente vuole un'estensione, deve richiederlo espressamente. Preferiamo non tenerli di più perché si tratta di una grossa responsabilità, con gli anni può succedere di tutto. E la nostra politica è che ambedue 1 genitori devono essere in vita: non compiamo fertilizzazioni in vitro, se, ad esemplo, è morto 11 marito». E sulle cosiddette maternità-surrogate di cui ci sono ormai numerosi esempi in tutto il mondo? «In futuro, ci potrà essere un motivo medico per implantare su una donna l'embrione di un'altra. Se, ad esempio, una donna ha una malattia ereditarla o se c'è qualcosa che non va nel marito. Ma fino a quando non ci sarà una legge precisa, qui noi preferiamo non praticare questi interventi». morale: tratteùgiaio nei rapFàrtoWaMcTtìgùàrda Hitnittedèi 14 giorni pe? &'stàdio dell'embrione. Che cosà ne pensa Steptoe? «Oggi 11 problema non sussiste perché nessun embrione è cresciuto o è stato "coltivato" per più di nove giorni. Il rapporto Warnock, in realtà, vuole imporre restrizioni a ricerche future. La gente deve rendersi conto che verrebbero imposti del freni a possibili progressi. In termini biologici, sono contrarlo a studi compiuti su embrioni che hanno sviluppato il proprio sistema cerebrale. Ma ci vogliono 25-30 giorni perché questo avvenga. E se uno vuole studiare 1 disturbi del sistema nervoso, quelli del cervello o del cuore, bisogna aspettare oltre il quattordicesimo giorno. In realtà, nessuno, nemmeno 1 teologi sanno dove tracciare la linea dell'inizio della vita. Alcuni ritengono che 11 "momento" sia quello della inseminazione. Altri credono che si debba attendere che un embrione abbia iniziato a sviluppare una sua sensibilità. Gli assolutisti, poi, sostengono che in ogni caso 11 .prezzo da pagare è troppo alto se si rischia di sacrificare negli esperimenti un embrione che potrebbe diventare un individuo. Quindi accettano la responsabilità di ostacolare le ricerche. Sarebbe un peccato che il governo ci impedisse di andare avanti. Spetta alle generazioni future, al nostri figli, decidere». Ma a chi spetta la responsabilità di stabilire il destino dell'embrione: al governo, al giurista, al teologo? «A me pare che si stia sottovalutando il fatto che l'embrione in un certo senso "appartiene" al genitori che dando l'ovulo e gli spermatozoi sono responsabili per la sua creazione. Quindi sono I genitori che devono decidere. E se credono di avere 11 diritto di donare un embrione per la ricerca, ebbene siano lasciati Uberi di farlo». Questa posizione suscita naturalmente l'opposizione della Chiesa e di quanti chiedono un severo controllo sulla ricerca. Il ricordo delle pagine di Mondo selvaggio di Huxley, dove la riproduzione in laboratorio sostituisce la famiglia, o del saggio di David M. Rorvlk sui Figli innaturali, la manipolazione genetica suscitano inquietanti fantasmi di pianificazione biologica, rimettono in discussione i concetti fondamentali di identità personale, libertà individuale, ma¬ ternità. Scoperchiamo il •vaso di Pandora degli orrori» con embrioni surgelati, maternità surrogate, selezione del sesso, clonazione, una pianificazione biologica, esperimenti di innesti fra specie diverse. Precisa lo scienziato inglese: «Ritengo che la ricerca sugli embrioni vada fatta solo per scopi medici. Nlent'altro: né per curiosità scientifica né tantomeno per fini commerciali. Quando si parla di controllo sulla ricerca è perché la gente teme le azioni di scienziati criminali, di governi di stampo nazista che piegava la scienza ai suol fini. Ma bisogna dire chiaramente che non basterebbe certo una legge a fermare quella gente criminale». In. realtà a attizzare l'atmosfera ha contribuito anche l'equipe ideila « Bourn hall», con la proposta d'innestare embrioni nel grembo di scimmie o capre per studiarne l'evoluzione. Era stato soprattutto il dott. Edwards, più giovane di Steptoe, a di- precisa: «Ne_8j, cllnica, non I vengono compiuti esperimenti con animali. Però anche questo potrebbe rivelarsi una conoscenza utile, vantaggiosa per gli studi sull'ovidotto per migliorare le tecniche di fertilizzazione in vitro e curare le anomalie nel neonati. Ma sono sicuro che lo personalmente non me ne occuperò». Di sicuro la via del progresso scientifico si basa su esperimenti die corrono sul filo della morale corrente. Se questo è il prezzo da pagare, quali sono stati i risultati in questi anni e quali sono le prospettive per l'avvenire? «Negli ultimi dieci anni c'è 'stato un grande progresso. Prima la percentuale di successo in una gravidanza artificiale era del 16 per cento, adesso è salita a -n terzo con gli embrioni multipli. Enormi progressi sono stati compiuti anche per la sterilità maschile: una volta chi aveva un basso numero di spermatozoi non poteva avere bambini. Negli ultimi tre anni, con 11 metodo della fertilizzazione in vitro, ne bastano ventimila invece di milioni, Per il futuro, credo che uno degli sviluppi più Importanti sarà stabilire 11 sesso degli embrioni senza danneggiarli e curare le anormalità del cromosomi. Lo si fa già oggi studiando gli ovuli e gli spermatozoi, ma il momento cruciale resta quello della fecondazione, quando l'embrione può perdere o acquistare più cromosomi. Si può imparare molto sulla fecondazione dal cromosomi e sulla natura di alcune malattie conseguenti, come il mongolismo. Io credo fermamente, conclude Steptoe. che l'umanità sia arrivata al punto in cui merita di saperne di più in questo campo. Noi abbiamo bisogno di conoscere: le possibilità, l'abilità, 11 talento ci sono. Ed è,moralmente giù-. ifllM ,tórtl „ fruii la , .Paolo Patruno Cambridge. Robert Hdtvards e Patrick Steptoe. Sono famosi dal '77 quando nacque Louise Brown, la prima «figlia della provetta»

Luoghi citati: Australia, Cambridge, Edimburgo, Inghilterra, Londra