Etna nella paura d'un nuovo sisma di Francesco Santini

Etitq, ne.iq aerarci d'un nuovo sisma Un morto tra le macerie di un albergo crollato nella notte di Natale Etitq, ne.iq aerarci d'un nuovo sisma Si vive nell'incubo che possa aprirsi un'altra bocca - Gli esperti: decisive le prossime 48 ore DAL NOSTRO INVIATO -CATANIA — Nel terrore d'un evento sismico nuovo e rovinoso/Catania scruta l'Etna che s'è risvegliato. Una nuvola senza fine di cenere, polvere e grumi anneriti scende dal vulcano in direzlo^ ne del mare e l'attesa si carica di inquietudine. La notte di Natale c'è stato un morto: un intero albergo è andato distrutto. Un boato improvviso, la terra trema, 1 sismografi saltano al settimo grado. C'è un fiume di lava, è unjnferrio di fuoco che avanza. Centomila persone sorprese nel sonno. Nel sussulto, le case tremano: s'aprono lesioni profonde. La Valle del Bove s'empie di magma, protegge 1 centri di Zafferana e di Linguaglossa, ma a Plano Provenzano le strutture esili dell'albergo delle Betulle non reggono. Cèdono due piani. Carmelo Salvatore DI Stefano, 30 anni, porta in salvo 11 figlioletto di venti mesi. Rientra per avere una coperta, per coprire 11 suo Andrea. Non ci riesce: una trave lo seppellisce nelle macerie. Quattordici sono I feriti tra gli ospiti delle Betulle. E' 11 panico. Per Zafferana, Linguaglossa, San Giovanni La Perla, Monterosso Milo si inizia una notte dolorosa d'attesa, nel ricordo di Fieri, appena più a Nord, distrutto l'anno passato. Trascorrono ventiquattr'ore. La giornata di Natale si consuma nel lutto. E all'alba di Santo Stefano, ancora terrore, con un secondo boato e un urto squassante della terra che alle 3,43 riporta nell'incertezza del sesto grado 1 paesi arroccati sul pachiderma etneo, nel disordine urbano della grande periferia di Catania. Le donne gridano. Gli uomini portano in salvo 1 figli. L'ingorgo delle auto è inestricabile. A Zafferana, si raccolgono in diecimila nella piazza larga del Comune che ricorda il pittore Sciuti e i soggiorni estivi di Ennio Fiatano. Un ceppo gigantesco arde sotto l'albero di Natale. Sulla facciata barocca del municipio lampeggia, con una cometa, la scritta «auguri» a lampadine gialle ed Intermittenti. E l'allarme non s'interrompe. Il vertice del vulcano si goi .ni di ora in ora accanto al cratere di Sud-Est. La lava si ferma, ma i tecnici si do¬ mandano dove tornerà ad affiorare. Gli elicotteri volteggiano nell'alba grigia. Segnalano il fiume di lava che s'è riversata nella vallata del Bove. C'è un momento di stasi. S'aspetta l'apertura della nuova bocca mentre la grande vallata che protegge Zafferana e Linguaglossa offre margini sufficienti di sicurezza per 1 due centri abitati. . La Protezione civile è in allarme. Un vulcanologo di buon nome, 11 professor Franco Barberi, della Commissione grandi rischi, spedito a Catania dal ministro Zamberlctti, ancora ieri sera dichiarava: «Le prossime quarantott'ore saranno decisive*. E in prefettura, con chi lo incalza, aggiunge: *ll fenomeno è in atto, il rigonfiamento della parte sommltale dell'Etna ci preoccupa*. Poi Invita alla calma. «Nessun allarmismo*. Insiste. Oli era accanto Rino Nicolost, che è il presidente della Regione siciliana: 'Stiamo approntando ogni intervento cautelativo — afferma —, si alzeranno alcune tendopoli, ma soltanto per prevenire momenti di confusione*. Gli elicotteri sorvolano l'Etna e 11 mare. La giornata è limpida, In direzione di Giarre e di Taormina. Nel sole dell'inverno 1 turisti di fine d'anno arrivano ad immergersi a Giardini Naxos. La grande nube che sale dall'Etna riversa polvere e ceneri dense in direzione dello Jonlo, ma le spiagge più belle sono evitate. Il fumo supera il braccio di mare, tocca la costa della Calabria e ne confonde il profilo. Migliaia di persone si preparano ad una nuova notte In automobile. Il viceprefetto Messina, nel municipio di Zafferana, tenta di stemperare l'emozione di questi momenti: *Il centro operativo misto che subito abbiamo attrezzato in Comune — af f enna — è in grado di fronteggiare ogni evenienza*. A Zafferana è segnalato l'epicentro sismico. Le lesioni più gravi sono negli edifici più antichi. I nuovi palazzi della speculazione sono sotto accusa. Migliala e migliala di seconde case sorte negli ultimi anni sulle falde dell'Etna. E' il professor Barberi a non spegnere la polemica «per costruzioni senza senso, con metodi per nulla antisismici*. Per gli edifici più solidi e ben realizzati, nessun pericolò ' • anche se — Barberi aggiunge — le prossime ore sono de- • cisive*. Si raddoppiano 1 posti di blocco nelle strade che dalla costa salgono In direzione Nord-Ovest. Ci sono i carristi dell'esercito e 1 carabinieri. I militari impediscono 11 transito al bivio per Fornazzo.. SI istituiscono *punti d'osservazione*, che sulle mappe della Protezione civile sono segnati con del piccoli triangoli di colore blu. «Siamo all'erta notte e giorno — dice Barberi —■ tutto è legato all'evolversi della situazione eruttiva*. Si teme l'orrore della notte di Natale con le due scosse di preallarme e la terza, più violenta, quindici, venti minuti più tardi, con la lava che illumina 11 paesaggio spettrale delle querce e del cerri giganteschi. La gente è in strada. Dice, a Zafferana, Giuseppe Tonisi che ha trascorso la. notte In bianco: «Conosciamo il vulcano da sempre, perché qui siamo nati, ma questa cenere nera, questa pioggia incessante di polvere e cenere addensata mi dui brividi*. Francesco Santini

Luoghi citati: Calabria, Catania, Giarre, Linguaglossa, Messina, Taormina