L'Urss (dopo il no Usa) riprenderà i test atomici

L'Urss (dopo il no Usa) riprenderà i tesi atomici Il Cremlino attacca Reagan come faceva prima del vertice L'Urss (dopo il no Usa) riprenderà i tesi atomici Nella lettera a Gorbaciov il presidente americano respinge la moratoria • Propone conferenza tra tecnici delle superpotenze siri controlli - Shevardnadze: «Gli Usa violano Io spirito di Ginevra» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK' — Rispondendo a Gorbaciov, Reagan ha proposto l'apertura di colloqui tra tecnici americani e sovietici — scienziati e militari — sul controllo degli esperimenti atomici. Il Presidente ha tuttavia rifiutato di aderire alla moratoria unilaterale dei test nucleari attuata dal Cremlino negli ultimi sei mesi. A Washington si prevede perciò che tra pochi giorni o poche settimane lTJrss riprenderà, a sperimentare ordigni atomici. La Casa Bianca ha definito •nuova* l'idea di una conferenza sugli esperimenti nucleari: nella sua lettera del S dicembre scorso,' il leader del Cremlino, infatti, aveva ipotizzato soltanto uno scambio di visite sul luogo degli esperimenti atomici {li delegazioni sovietiche e delegazioni americane. Il vantaggio della conferenza, prop >sta da Reagan nella risposa a Gorbaciov (inviata la settimana scorsa ma rivelata soltanto la vigilia di Natale)'è che, oltre al controllo del test, essa potrebbe discutere loro ulteriori limitazioni, e una futura moratoria. Ufficialmente, Gorbaciov, non ha ancora risposto a Reagan. Ma in un discorso a Mosca, 11 ministro degli Esteri sovietico Shevardnadze ha accusato gli Stati Uniti di «violare lo spirito di Gine¬ vra*. 'Certe loro dichiarazioni è certi loro gesti* ha detto Shevardnadze «non sono in sintonìa con gli accordi del vertice*. . Il ministro degli Esteri sovietico ha criticato la Casa Bianca per «il suo approccio distruttivo* alla questione del disarmo, osservando che «non ha ancora preso una sola misura concreta per rafforzare la sicurezza internazionale dopo l'incontro ginevrino». Shevardnadze, che ha parlato alla viglila di Natale, denunciando tra l'altro «il cambiamento in peggio* che avrebbe riscontrato nel suo interlocutore naturale, il segretario di Stato Shultz, ha evitato di annunciare la ripresa degli esperimenti nu-' clearl sovietici. Ma la moratoria unilaterale scade il 31 di questo mese, e solo una grossa concessione americana la prorogherebbe. In particolare, il Cremlino vorrebbe che l'America rinunciasse al test di una piccola bomba H, collegato al programma cosiddetto delle guerre stellari, test già rinviato due volte per le cattive condizioni atmosferiche, e fissato per domani. In questo esperimento, che avverrà a 500 metri di profondità nel deserto del Nevada, l'esplosione atomica libererà energia sufficiente per attivare un cannone laser a raggi X. Il cannone è l'arma che, nel progetti di Reagan, verrebbe un giorno montata in orbita, e usata contro i missili nemici hi volo verso gli Stati Uniti. L'Urss mira alla revoca dell'esperimento perché non possiede la tecnologia per compierne uno slmile, e perché vuole eliminare lo scudo spaziale. Ma nella sua lettera a Gorbaciov, il Presidente ha ribadito che andrà avanti con i suol disegni. Con una certa Inquietudine, In America ci si chiede se 11 braccio di ferro sulla moratoria degli esperimenti atomici non avvelenerà l'atmosfera tra le superpotenze, dopo che il summit di Ginevra aveva suscitato tante speranze. Washington nota che le critiche di Shevardnadze sono state le prime formali fatte dal Cremlino in un mese. Dall'altro lato, insiste che Reagan non ha abbandonato la sua politica di aperture, e cita la sua disponibilità a discutere una moratoria nel futuro.' Secondo la Casa Bianca, una nota positiva comunque c'è: ed è che Reagan e Gorbaciov hanno stabilito un sistema di regolari e personali comunicazioni epistolari, Dal '63, anno in cui furono banditi nell'atmosfera, gli unici esperimenti nucleari permessi sono quelli sotterranei, bue trattati del '74 e del "16 li limitano a 150 kUoto ni l'uno, siano a fini bellici o a fini pacifici. Ennio Cai-etto