Regazzoni sfida se stesso e il deserto

RégaiMOiii sfida se stesso eli deserto : Lo sfortunato pilota svizzero torna alle corse con il raid Parigi-Dakar RégaiMOiii sfida se stesso eli deserto DAL NOSTRO INVIATO ' MILANO — La febbre perj la Parigi-Dakar, la corsa di 15.000 di chilometri attraverso 1 deserti africani che prenderà il via il 1" gennaio, sale1 'vertiginosamente. Oli equi-' paggi Iscritti sono ormai oltre 500, fra auto, moto e camion. Fra questi un protagonista d'eccezione: Olay Ragazzoni, 'il non dimenticato pilota eli "Formula 1 da anni bloccato su una carrozzella dopo 11 .terribile incidente di Long .Beach. Il ticinese gareggera Sila guida di un veicolo Iveco -'•110 4x4» con motore aspiralo da 168 Cv. C *Mi sento nuovamente un ragazzo — ha detto Clay non -senza commozione — per ' questo mio ritorno ufficiale ''falle corse automobilistiche.' ÌUci pensavo da due anni, ora [Zini sono deciso. Non posso listare lontano dalle auto, dal-\ liSio velocità, malgrado tutto: !S&»*o scelto la Parigi-Dakar peri ■^cominciare, in tutti i sensi,! Ì55.na nuova avventura. Que-\ "'sfanno avrò un camion, la' '^prossima volta forse un "tur:\Zbo". Intanto proviamo». 'SS II ritorno di Olay Regazzo- nl, ohe ha già partecipato nel mesi scorsi ad una gara di kart, questa volta è ufficiale.' La Parigi-Dakar, giunta alla sua ottava edizione, è ora una prova regolarmente! iscritta nei calendari Fisa.' Per partecipare ci vuole la licenza da corridore. «Sono stato a Parigi — spiega Regazzonl — ed ho avuto il patentino, dopo alcuni esami. La mia comunque non è solo un'azione personale. Voglio battermi per tutta portatori di handicap, per il loro completo inserimento nella società. C'è gente nelle mie condizioni che ha compiuto imprese molto maggiori, ma nessuno non ha saputo nulla. Approfitto della mia notorietà per combattere questa battaglia». L'obiettivo di Clay per questa occasione è solo di arrivare in fondo alla gara. Una fatica improba: temperature da 60°. tappe da 800 a 1200 chilometri per 20 giorni, un. programma che prevede anche 18 ore di guida consecutive. «Non sarà facile, ma voglio capire anche quali sono l miei limiti attuali, se le ener¬ gie che sento ancora di possedere sono vere q false. Mi sono allenato fisicamente un poco: una settimana di sport, con nuoto, tiro con l'arco, tennistavolo nello splendido villaggio Valtur di ,Les Paletuviers in Costa d'Avorio. Ora sono pronto». Il camion di Regazzonl è stato adattato, per quanto riguarda i comandi, alla guida con-le sole mani. Il pilota avrà a disposizione dua argani per entrare ed uscire dal mezzo e dormirà nel cassone posteriore. Del team di Olay faranno parte altri mezzi: un Iveco «110» con il cuneese Guido Almar, una «Panda 4x4»' sperimentale con motore 1300 turbo affidata a Cesare Glraudo, una Fiat «Campagnola» con motore sovralimentato Volume;* condotta dall'lng. Tommaso Cadetti, ex Ferrari e Renault, due Alfa Romeo «33 4x4» Pininfarlna con Roberto Plodi e Aldo Pereno. Un'altra «Campagnola» avrà un equipaggio completamente femminile e sarà guidata da Gabriella Giordano, Cristiano Chlavegato

Persone citate: Aldo Pereno, Almar, Cristiano Chlavegato, Gabriella Giordano, Ragazzoni, Regazzo, Roberto Plodi, Volume, Zini