Rinascono i Ballets di Montecarlo nel segno di Balanchine, il virtuoso di Luigi Rossi

Rinascono i Ballets di Montecarlo nel segno di Balanchine, il virtuoso Serata di gala, tra frac gioielli e fiori, al Teatro del Casinò Rinascono i Ballets di Montecarlo nel segno di Balanchine, il virtuoso MONTECARLO — La ri-, nascita del Ballets de Montecarlo è avvenuta trionfalmente In una serata di gala al Teatro del Casino, presente la famiglia regnante al completo, Ranieri in testa, affiancato da Carolina, che ha assunto la presidenza del complesso già vagheggiato da Grece. E' questa almeno la quinta reincarnazione del Ballets de Montecarlo, a partire da Diaghilev che fregiò con la sigla monegasca l'ultimo periodo della sua-compagnia tra il 1928 e il 1939. Poi l'eredità fu assunta da René Blum che tenne a battesimo le prime coreografie di Balanchine negli Anni Trenta. Dopo la guerra-toccò a Serge Llfar far rivivere per breve tempoj la compagnia, prima di pas-j' saiia al marchese di Cuevas, tra 11 1948 e 11 1950. ! Tra li delirio di ori e di stucchi del Teatro costruito , oltre cento anni fa da Charles Garnier, è sembrato di rivivere una serata d'altri tempi con gentiluomini in frac e signore lngloiellatlsslme, mentre l'Inno monegasco era ascoltato in piedi, con attonita nostalgia, dai fortunati che avevano potuto accedere alla piccola sala. Le tre serate di gala Inaugurali della nuova formazione diretta da Pierre Lacotte e dalla moglie Ghlslane Thesmar, fino a pochi mesi fa étoile dell'Opera di Parigi, sono avvenute all'Insegna dell'eclettismo.. Nella serata Inaugurale erano presenti Invece Marcia Haydée col marito Richard Cragun e Antoinette Slbley con Wayne Fagline del Royal Ballet, Le due coppie ospiti hanno eseguito rispettivamente Omaggio al Bolshol, musica di Glazunov, coreografia di Cranko e 11 passo a due di Manon di Macmillan su musica di Massenet. Ma particolarmente emozionante è risultata, ad apertura di sipario, la riproposta di Tema e uariaeioni di Balanchine su musica di Clalcowskl. Un raffinato compendio del balletto accademico, composto nel 1947 e da allora raramente rappresentato, almeno in Europa. Nella cornice scenografica barocca di un giardino all'italiana degno di un balletto di corte del Re Sole, la nuova compagnia ha affrontato le nitide calligrafie neoclassiche balansclnla-. ne mettendo in risalto 11 vaio-! re del due solisti Yannlck Stephant e Guillame Grafito, entrambi provenienti' dall'Opera di Parigi. Ancora qualche incertezza nella cifra corale, ma 1 balletti di Montecarlo lasciano già trasparire un livello Internazionale. Per questo battesimo monegasco Lacotte ha approntato, tre creazioni, due' delle quali eseguite nella prima serata. Ieri ha presentato la novità 24 ore della vita di una donna, protagonista Ghlslane Thesmar, ispirato ad un racconto di Stefan Zweig che si svolge proprio a Montecarlo. Nello spettacolo, Inaugurale, invece, è stata la volta de L'apprendista stregone su musica di Dukas e di Te Deum su musica di Blzet L'Apprendista stregone ci ha richiamato un po' la visualizzazione che Walt Disney ne aveva fatto per il film Fantasta, anche se qui non c'era Topolino e non straripavano le acque. Le larve che il giovane aspirante mago evoca sono infatti un po' da cartone animato nel loro costumi squillanti. La creazione è valsa soprattutto a presentarci un danzatorerivelazione, Fredérlc Olivieri, giovane nizzardo destinato a diventare stella della compagnia per l'eccezionale tecnica e là forte personalità, il Te Deum, opera giovanile di Blzet, è stata eseguita con il concorso del coro Jean Laf orge, in aggiunta alla Filarmonica di Montecarlo, diretta come In tutti gli altri balletti in misura convincente da Lawrence Forster. Opera corale, dalla quale emerge ancora comunque la personalità della Thesmar, è in una linea di «onmdeur» di certe opere bejartlane, come la Nona Sinfonia ed è valsa a chiusura un po' trionfalistica della serata, salutata da una pioggia di fiori e da lunghe acclamazioni del pubblico.. Luigi Rossi '

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