Gli amici miei invecchiano di Stefano Reggiani

Gli amici miei invecchiano; Gli amici miei invecchiano; La formula si è logorata e anche gli attori; si salvano Tognazzi e Montagnani ! AMICI MIEI, ATTO III di Nanni Loy, con Ugo Tognazzi, Gastone Moschln, Adolfo Celi, Renzo Monta piani, Bernard Bller, Franca lamantini, Caterina Boratto, Daniela Morelli, Valerla Sabel, Soen. di Benvenuti, De Bernardi, Pinclii, Loy. Produzione italiana a colori. Commedia senile. Cinema Ambrosio, Eliseo Blu di Torino. Cinema America, Aristoh, Paris, Rouge et nolr di Roma. Oli amici miei, gli amici nostri invecchiano, 1 registi invecchiano, gli sceneggiatori invecchiano, cosi arriviamo serenamente e magari neppure Ironicamente alla commedia, geriatrie», alle facezie da ospizio, agli scherzi della terza età, (che nella coscienza comune equivale a dire Terzo Mondo casalingo). Se aggiungete!' che l'unica scena erotica del terzo Amici miei riguarda un abbraccio tra Caterina Boratto In sottoveste (una signora benissimo conservata, ma classe 1916) e Ugo Tognazzi In carrozzella da invalido, capite che Nanni Loy ha preso sul serio l'impegno, sostituendo all'acre malinconia di Monicelli nelle précédenti edizioni un atteggiamento scrupoloso e quasi deferente nell'Indifferenza, come se avesse ricevuto incarico dall'Inps. Chiusa completamente nell'universo assistenziale (tutti vecchi nel ghetto, anche se di apparenza civile e di rette elevate) la commedia si smorza dalle prime battute e non ha 11 coraggio di andare fino In fondo, ad una specie di sfacciata pubblicità: venite tutti all'ospizio, tempo libero e scherzi a,volontà, disinteresse assicurato. E' Tognazzi, invalido hi carrozzella dopo l'infarto del precedente film, il primo a provare 1 benefici di Villa Seréna, visto che gli amici lo hanno gentilmente scaricato. Ma si vendicherà, costruendo alcune semplici trappole per gli Ingenerosi: se fuori, nel mondo, è diventato difficile combinare scherzi e zingarate, nulla di meglio, appunto, <ìl un ospizio. Si può mettere li profumo nella-minestrina dèi giovedì, le ranocchie nella pasticceria delle cinque, si può addirittura trasmettere alla tv un finto show di sudicerie senili', I tre amici accorrono, pregustando là semplice gioia di un'infanzia di ritorno e s'accontentano di poco: la citata sentitivi), mia promessa di patto col diavolo per ■ l'anzianissimo Bernard' Bller, qualche laido trucco con le dentiere. C'è anche una bizzarria, una gita In aereo al Polo Nord non si sa come autorizzata, che permette tuttavia uno scherzo repellente abbastanza in linea con le vecchie ' tradizioni del gruppetto. Fat-ì to sta che anche Montagnani oste e Moschln architetto pensionato decidono di rifugiarsi a Villa Serena, tanto pia che Moschln s'è innamorato di Caterina Boratto e un'anziana ospite, Valeria Sabe), promette anche all'antesignano Tognazzi le cure domestiche mal avute, A questo punto; lo spettatore spera solo nel chirurgo Celi rimasto in libertà, e abituato a frequentare minorenni, ma anche lui capitolerà nei modi che vedrete. Manca solo un bel dibattito ì col ministro De Michells sul sistema previdenziale e sul «tetto» delle pensioni. Tra gli attori, usurati dal ruolo, si batte coraggiosamente l'invalido Tognazzi, ma forse 11 migliore è il Montagnani con la sua pelatlna. Un lampo di inevitabile e programmata crudeltà, conclude la senllregla di Loy: alla stazione di Firenze 1 quattro amici subiscono il famoso scherzo dello schiaffo, le prendono Invece di darle. (Solo l'Invalldo^Tognazzl usa uno schizzetto forse dono dell'Inps). Stefano Reggiani f Da sinistra: Adolfo Celi, Gastone Moschln, Renzo Montagnani e In basso Tognazzi, sempre in pista

Luoghi citati: Firenze, Roma, Torino