iosa | l^^^^^a^io cR^^p^c^r^ «moWQ^^ di Enrico Singer

iosa | l^^^^^a^io cR^^p^c^r^ «moWQ^^ Serge Silberman, produttore di «Ran», polemico per l'esclusione del film dalle «nominations» ^ iosa | l^^^^^a^io cR^^p^c^r^ «moWQ^^ PARIGI — Scoppia un caso Ran. Ormai è. certo, l'ultimo capolavoro di Aklra Kurosawa resterà fuori dalla corsa agli Oscar '86, ma il suo produttore, il francese Serge Silberman, ha deciso di passare all'attacco, di mettere sotto accusa i ^regolamenti ingiusti.-, le lobbies nazionali, che avrebbero degradato uno del premi più prestigiosi del cinema. Negli ultimi dieci anni 11 mondo degli Oscar è cambiato: il caso di Ran è esemplare e, per Silberman, è arrivato 11 momento di parlare. Nel suo studio, al secondo plano di Xin elegante palazzo dietro gli Champs Elysées, su un tavolo, fra tanti altri premi, c'è anche una delle statuette dorate dell'Oscar. E' quella assegnata nel '73 al Fascino discreto della borghesia di Luis Bufluel, che Serge Silberman ha prodotto, come altri quattro film dèi grande regista spagnolo. vEcco — dice — a quell'epo¬ ca tutte le opere in corsa per te nominations erano scelte dall'Àcademy of Arts di Los Angeles, anche quelle straniere. Poi, nel 75, furono sconvolte le norme: le designazioni del film non americani vennero affidate ai singoli Paesi. Ed è cominciato il caos». Si arriva, cosi, alla vicenda di Ran. Già dieci anni fa Aklra Kurosawa aveva immaginato.il suo grande affresco sul Giappone medievale, centrato su una feroce parabola della violenza dèi potere che distrugge un'intera famiglia di «signori della guerra». Ma nel suo Paese aveva incentrato soltanto ostilità: nessun produttore disposto a finanziarlo. Sllbermann, che ha sempre puntato sulle opere d'impegno (adesso sta producèndo Max nwn amour di Naglsa Oshima, la storia di un particolare rapporto tra una donna — Charlotte Rampllng — e uno scimpanzè) si fece avanti e Kurosawa, all'inizio dell'85, riuscì a portare a termine 11 suo film. Per concorrere all'Oscar, In base alle nuove disposizioni, Ran aveva due possibilità. Una designazione come candidato del Giappone o della Francia. Ma 1 giapponesi hanno confermato la loro ostilità, del resto prevedibile, per l'opera non ortodossa di Kurosawa che, come lo stesso regista ha dichiarato, «mette alla berlina i valori sui quali si fonda anche oggi la società nipponica». E 1 francesi hanno preferito — anche questa una decisione scontata — un film tutto made in France: Trois hommes et un couffin. Secondo Silberman è la. dimostrazione che 1 nuovi regolamenti dell'Oscar si sono tradotti in una «congiura» contro i produttori indipendenti (ilo non sono legato alle onnipotenti case di distribuzione») e, quindi, spesso, contro 1 film migliori. «Ran — dice Serge Silberman — anche se non è ancora uscite negli Usa ha già vinto due premi speciali: quelli dei critici di Los Angeles e di New York per i nuovi film stranieri. Ed è uno scandalo che sia escluso dagli Oscar». Adesso Silberman si è impegnato in una corsa contro il tempo per far proiettare Ran negli Stati Uniti entro 11 31 dicembre, data limite per le designazioni di una piccola quota di film stranieri che l'Academy of Arts d1. Los Angeles, organizzatrice dell'Oscar, ha ancora a sua disposizione. «Forse per il giorno di Natale riuscirò a farlo uscire proprio a Los Angeles. Ma non spero nella nomination. E' troppo tardi. Spero, però, che questa esclusione non passi sotto silenzio, che faceta riflettere e che spinga a riportare un po' di pulizia nei meccanismi degli Oscar». Enrico Singer