Case dov'era la Venchi Unica con artigiani, negozi e verde

Case dov'era la Venchi Unica con artigiani, negozi e verde Presentato il progetto elaborato da una commissione di esperti Case dov'era la Venchi Unica con artigiani, negozi e verde Spesa di 80 miliardi - Il sindaco: «Devono coesistere qualità di vita e qualità del prodotto» yjon aue mesi ai anticipo, U gruppo di professionisti che ha ricevuto l'incarico di studiare un nuovo insediamento urbano nell'area della ex Venchi Unica ha presentato, Ieri in Comune, il progetto dì massima. Presenti, con il sindaco Cardetti, gli architetti Mario Botta di Lugano e Pier Paolo Maggiora di Torino, l'economista Mario Deaglio, il sociologo Filippo Barbano (che hanno elaborato il progetto), gli assessori Gian' Paolo Zanetta, Ricciotti Lerro, Giuseppe Dondona ed Aldo Ravaioli, funzionari degli uffici tecnici, rappresentanti dei partiti. Comprensibile l'attesa: intanto perché il coordinatore Mario Botta è considerato uno dei maggiori architetti contemporanei (lo conferma la recente mostra che Venezia gli ha dedicato), in secondo luogo perché Torino per la prima volta pensa un quartiere in termini culturali e non solo edilizi dove, ha ricordato il sindaco, 'devono coesistere qualità della vita e qualità del prodotto-. Spiegano Botta e Maggiora: «£' una prima cellula, seppure sperimentale, di una nuova Torino: un esempio di come sia possibile, per una città, reinventarsi e reinterpretarsi-. Per giungere a questi risultati è stato determinante l'apporto dell'economista e del sociologo: lo studio dei futuri scenari possibili, l'approfondimento delle radici economiche del quartiere in cui l'antico stabilimento è sorto hanno offerto materiale utilissimo per immaginare un tipo di assetto urbanistico che non sarà ghetto popolare, né oasi privilegiata. Deagllo e Barbano hanno rilevato alcuni momenti fondamentali che alimentano per il futuro della citta un cauto ottimismo: il sorgere di nuove professioni, la presenza di forti energie imprenditoriali, l'esistenza di ampi spazi resi liberi dalle tradizionali lavorazioni industriali. La Venchi si presta come area esemplare per un esperimento urbanistico innovativo nella quale è possibile inserire un misto di abitativo, servizi e terziario che tenga conto della futura composi¬ zdztpv•imantttdzcsesm zione sociale ed economica della citta, una città con forze lavoro molto mobili, abitata da una popolazione sottoposta ad 'impressionante invecchiamento' e nella quale •spariranno rigide distinzioni in classi di reddito dal momento che il nuovo lavoro avrà una fortissima componente terziaria-. Grandi condomini orizzontali in sei file formeranno 11 tessuto abitativo incqrniclato, per tre lati, da una fascia di terziario e servizi. In mezzo una piazza indicata quale centro di attrazione Entro un anno sarà presentato 11 progetto esecutivo e l'amministrazione nei prossimi mesi dovrà trovare 11 modo di finanziare la realiz¬ zazione del plano. Zanetta: •Probabilmente et si dovrà orientare verso la costituzione di una società mista d'Intervento pubblico-privato: Il costo previsto è di ottanta miliardi per 160 mila metri cubi di residenziale (oltre 500 appartamenti), 48 mila di'ter zlarlo, commercio e artigianato, 57 mila per pubblici servizi. Polemico 11 commento del pel che evidenzia come «le ripetute presentazioni dello stesso intervento non bastano a celare il vuoto di iniziative della giunta che nel 1985 non ha deliberato il risanamento di un solo alloggio contro 2500 risanati da Comune e Jacpfrail 78 e 184.. Pier Paolo Benedetto Sugli 88 mila metri quadrati della Venchi sorgeranno alloggi per 500 famiglie, servi/i e terziario

Luoghi citati: Lugano, Torino, Venezia