Era braccato dai killer della malavita Sospira di sollievo quando l'arrestano

Era braccato dai killer della malavita Sospira di sollievo quando l'arrestano La polizia gli dava la caccia da un anno per estorsione, ricettazione e droga Era braccato dai killer della malavita Sospira di sollievo quando l'arrestano Un fratello era stato ucciso da sicari davanti al figlio tredicenne In un bar attendeva un altro latitante, finito anche lui in manette cleo Quando gli uomini del nutuitlraeket della polizia (Sterpone, Manca e nardi) gli sono balzati addosso, l'altro pomeriggio, dopo averlo individuato in un bar di via Castelgomberto, Gerardo De Vito, 38 anni, via Cibrario 38, una vecchia conoscenza della polizia, latitante da un anno, ha tirato quasi un sospiro di sollievo. Poiché la malavita gli aveva già ammazzato il fratello Lorenzo, 5 anni fa, in via Gubbio, dinanzi agli occhi del figlio tredicenne, temeva che gli sconosciuti fossero emissari di una banda, incaricati di "far fuori- anche lui. Invece erano venuti ad arrestarlo per una tentata estorsione aggravata, oltreché per vecchi reati di droga e per ricettazione in alcune rapine. Qualche minuto dopo, gli agenti inviati dal vice capo della Mobile Faraoni hanno potuto mettere le mani anche su Carlo Soggia, 44 anni, cui il De Vito aveva dato appuntamento nel bar. Anche lui vecchia conoscenza della polizia, avendo al suo attivo l'accusa di un sequestro di persona ai danni di un componente di una banda avversaria, il Soggia è forse più noto alle cronache per 1 suol rapporti ^burrascosi con la moglie, Antonietta Converso, che avrebbe cercato di ucciderlo per ben due volte. Nella prima, i sicari prezzolati si sarebbero involati con il prezzo del «contratto»; la seconda volta, in cambio di una manciata di milioni, avevano tentato veramente di ucciderlo, sorprendendolo la vigilia-di Natale-di due-anni fa nella sua casa di corso Principe Oddone 14. Senza riuscirci, tuttavia. Benché ferito da cinque proiettili alla gola, alla spalla e al torace, il Soggia si salvò. La moglie lo denunciò poi, un anno fa, per spaccio di droga, facendolo finire (temporaneamente) in prigione. Il reato più grave che i due avrebbero commesso (assieme ad altri complici in via di identificazione) sarebbe la tentata estorsione aggravata realizzata ai danni di due aziende di pubblicità -riluttanti a pagare-. Quella di Federico Cordono, in via Alfano 9 e la Orvena di Vittorio Cupllli, in via Saluzzo 93. Nella notte del 24 novembre scorso, vennero entrambe danneggiate con cariche di dinamite e di tritolo. L'esplosione di via Saluzzo causò anche ferite ad una passante. * Due giovani armati di pistole, 11 volto coperto da una sciarpa, hanno fatto irruzione nel negozio di articoli sportivi di Piero Truffo, 28 anni, via Tripoli 30. Puntan do le armi, hanno rapinato l'Incasso, circa 5 milioni.

Persone citate: Antonietta Converso, Carlo Soggia, De Vito, Federico Cordono, Gerardo De Vito, Manca, Piero Truffo, Soggia, Sterpone