La strage di Bologna Fachini: «Non c'ero»

La strage di Bologna Fachini: «Non c'ero» i Treviso, 2 terroristi neri interrogati in carcere La strage di Bologna Fachini: «Non c'ero» i Il neofascista non smentisce la sua fama di duro: «Non mi sono pentito» - Roberto Rinani dice di «non saper nulla» DAL N08TRO INVIATO TREVISO — Circa due ore d'interrogatorio per Massimiliano Fachini e Roberto Rinani, coinvolti nell'inchiesta sulla strage del 2 agosto dell'80 alla stazione ferroviaria di Bologna. Colloqui troppo brevi, forse, per consentire al giudici di rientrare con una raccolta di elementi di particolare rilievo. Pare che, In sostanza, i due esponenti del neofascismo veneto abbiano negato qualsiasi partecipazione alla micidiale trama di cui si stanno occupando 1 magistrati emiliani. I giudici istruttori Vito Zlncanl e Sergio Castaldo, i sostituti procuratori Libero Majicuso e Attilio Dardanl sonò entrati nella tarda mattinata nel carcere di Santa Bona. C'erano gli avvocati Andrea Vassallo per Fachini e Renato Capraio per Panali!. Ed ha assistito agli Interrogatori il legale di parte civile, avvocato Roberto Montorsi, che rappresenta i parenti delle vittime della strage. Per primo è stato sentito Massimiliano Fachini, considerato elemento di spicco nell'inchiesta della magistratura bolognese. Anche davanti al giudici, questo neofascista padovano si sarebbe mostrato un «duro», smentendo certe previsioni della viglila. Secondo alcune voci, Fachini sarebbe stato disposto a qualche collaborazione con gli inquirenti. Ma lui s'è affrettato a replicare che si trattava di notizie infondate: in una lettera inviata alla •Tribuna di Treviso» precisa che non è un pentito", né un dissociato, né un irriducibile. Massimiliano Fachini, insomma, non sopporta etichette. Aggiunge di non aver mal fatto parte del famigerati Nar (Nuclei armati rivoluzionari). .Quanto alla vita pretesa decisione di collaborare con t magistrati, ribadisco che oggi come ieri si è risolta inuna recisa negazione —nntlinK ' " il.» ' di qualsiasi responsabilità diretta o indiretta nel terribile massacro del 2 agosto, nulla sapendo di chi può aver ispirato, organizzalo ed eseguitotale ignobile attentato». E questo, più o meno, Fachini deve aver detto ai giudici durante l'interrogatorio nel carcere trevigiano: negazioni su tutto il fronte. Ma per li rappresentante di parte civile queste difese non hanno importanza. L'avvocalo Montorsi sostiene che .esiste già un'abbondante materiale probatorio a carico di tutti gli imputati: elementi tali da giustificare l'emissione del mandati di cattura». Più breve l'interrogatorio cui è stato sottoposto Roberto Rlnanl, in carcere con l'accusa di banda armata. Rlna¬ nl si colloca distante da Massimiliano Fachini, ripete di non aver mai conosciuto questo presunto camerata. E dice di non saper nulla degli altri. A Treviso è venuta anche la moglie di Rinani, Luciana, aggredita la sera di domenica scorsa mentre rincasava. Chi poteva essere quell'aggressore? .Non saprei — dice Luciana Rlnanl —, non potrei riconoscerlo. Poteva essere un maniaco, o un ladro». Oppure qualcuno che intendesse lanciare un brutale avvertimento a Roberto Rlnanl, in vista degli interrogatori? .Questo è impossibile, porcile mio marito non sa niente di niente». Tra i magistrati, però, resta la preoccupazione per quell'oscuro episodio. g. m.

Luoghi citati: Bologna, Treviso