Mozione contro la Falcucci per l'ora di religione a scuola

Mozione contro la Falcucci per Fora di religione a scuola Alla Camera 94 firme per la «sfiducia», Craxi sostiene il ministro Mozione contro la Falcucci per Fora di religione a scuola 11 dibattito si farà dopo le feste - Il cardinale Poletti difende l'intesa: «Gli obblighi costituzionali sono stati rispettati, sono insoddisfatte le frange» CITTA' DEL VATICANO — Il ministro dell'Istruzione Franca Falcucci è sotto accusa per l'intesa con la Cei sull'ora di religione a scuola e in Parlamento sono state già raccolte B4 firme di appoggio a una «mozione di sfiducia individuale» presentata dall'on. Franco Bassanlnl, della sinistra indipendente. Perché la mozione sia valida bastano 63 firme. Preoccupato di questo «processo» istrutto dai partiti laici, al quale hanno aderito alcuni esponenti del pentapartito, Craxi si è schierato a fianco del ministro: una nota di Palazzo Chigi, diffusa in serata dopo :la raccolta delle firme, ha infatti precisato che la Falcucci, «nel predisporre l'intesa sull'insegnamento della religione cattolica nelle scuole, ha agito in accordo con il Consiglio dei ministri: E' quanto tiene a far sapere anche 11 ministro, che alla mozione di sfiducia personale ha replicato con una secca dichiarazione: «Jvon devono censurare me, semmai va censurato il governo, perché non ivo fatto altro che seguire passo passo quanto concordato con il governo-. Le firme raccolte a Montecitorio comprendono anche deputati della maggioranza (due liberali e venti socialisti) oltre a comunisti, radicali, indipendenti di sinistra e demoproletari, La mozione non sarà all'esame del Parlamento prima del 10 gennaio, alla ripresa del lavo ri dopo la pausa natalizia: il presidente della Camera Jotti Iscriverà la mozione al dibattito dopo aver sentito i capigruppo. Ma 11 chiarimento da Palazzo Chigi dovrebbe evitare rischi più gravi per 11 ministro dell'Istruzione. In un incontro nel «Transatlantico» di Montecitorio, l'on, Bassanlnl e 11 ministro dell'Istruzione si sono scambiati le loro opinioni in un vivace dialogo per una decina di minuti. «Ho detto alla Falcucci — ha riferito Bassanlnl — che, se avesse avuto la coscienza a posto, avrebbe portato il testo dcllintesa in Parlamento e aspettato il voto dell'assemblea-. Franca Falcucci è accusata dal laici di aver violato l'impegno assun- to dal governo di sottoporre preventivamente al Parlamento ogni proposta o Ipotesi sull'applicazione del Concordato. A difendere l'accordo Ieri è sceso in campo 11 presidente della Conferenza episcopale italiana, 11 cardinale Ugo Poletti. In realtà le pole-' miche non hanno toccato la Conferenza episcopale Italiana: in una trattativa — e l'In-' tesa era una trattativa —c pare ovvio che ciascuno ten-, da a riservarsi spazi maggiori. 11 neopresldente della Cel, e vicario del Papa per Roma, ha voluto difendere 11 risultato raggiunto «nel rispetto delle reciproche competenze, nel rispetto del valori costituzionali. Non abbiamo chiesto privilegi. Oli obblighi costltu-' eionali sono stati osservati, anche se delle frange si sono1, dichiarate non soddisfatte-, . Al cardinale Poletti è stata' chiesta la ragione di questa presa di posizione della Cel, non coinvolta finora nella) polemica: «JVon è — ha risposto — una difesa d'ufficio del, ^ministero dell'Istruzione. E' |Una constatazione di raeraulglia e dispiacere, perché si attribuisce alla Cei di avere approfittato della circostanza per consolidare del privilegi. Si è operato nel rispetto della libertà, che è eguale, per cristiani e non-. Il presidente della Cel ha parlato di «frange» laiche. Oli indipendenti di sinistra e I radicali erano stati fra 1 primi a reagire — con valdesi e Unione delle comunità Israelite — al metodo seguito dal ministro Falcucci. E Ieri anche 1 comunisti, per bocca di Franco Ferri, hanno sciolto le riserve, formalizzando una richiesta di discussione In 'Parlamento su una «matsria tanto delicata, e sui modi con i quali è stata formulata l'intesa». Dagli indipendenti di sinistra è venuta addirittura afe richitesta'dl dlmlssloìifìpWf II ministro. ' . : 1 :tilor#o-Bouchard, rittMa^' tore della Tavola Valdese, è polemico: «Dal 14 dicembre i nostri figli, come tutti quelli del non cattolici, si trovano a essere un po' meno liberi a' scuola». E Infine, ieri, la «Voce Repubblicana» è Intervenuta sull'argomento con un editoriale tanto calibrato nel toni quanto pesante nel contenuto. «Tutte le intese che seguiranno alla stipulazione delle nuove norme concordatàrie sono destinate a suscitare le stesse polemiche che già si delineano, con punte particolarmente aspre, nella questione dell'insegnamento della religione nelle pubbliche scuole». La «Voce» ricorda che nel febbraio '84 «la Istesura definitiva del nuovo Concordato fu condizionata dalla fretta». Marco Tosati!

Luoghi citati: Citta' Del Vaticano, Roma