Cossiga non cede
Cossiga non cede Cossiga non cede (Segue dalla l'pagina) j che può costituire interferenza nella autonomia del giudice non solo l'esercizio del diritto di critica quando non esercitato responsabilmente da un cittadino, ma anche e .più ancora di un diritto di critica che posto in essere da un organo assuma o rivendichi o di fatto sia potere di sindacato nel confronti di un procedimento In corso, perché esso può condizionare il giudice direttamente o indirettamente. Il presidente ha in proposito precisato che devono essere difese «tutte le sentenze di tutti i giudici, siano confortati o siano invece sclacallamente aggrediti da parte di settori dell'opinione pubblica: il gtudicato è sacro e va difeso ancìie se nella stessa coscienza morale vada respinto». Per quanto riguarda l'affermazione contenuta nella su#, lettera d,el,,3 .dipembi^ Còsslga ha spiegato, che l'avéc definito il intuivi organo di altissima amministrazione- non voleva avere alcun significato riduttivo. Ha riconosciuto che le norme costituzionali ordinarle possono essere interpretate e modificate, chiarite e integrate, «ma l'incertezza del diritto è di grave nocumento al citta' dino e al giudice». Il Capo dello Stato, riferendosi alle iniziative di Interpretazione e di riforma del regolamento interno del Consiglio Superiore della Magistratura, ha detto polemleamente che se esse fosse' ro attuate si violerebbe la Costituzione perché sarebbero emarginati o ridotti i poteri del presidente del Csm fino a conferirgli un ruolo formale e cerimoniale. La risposta dei magistrati non si è fatta attendere; nella tarda serata, dopo che Cossiga era tornato al Quirinale, è stata votata una mozione presentata dai capigruppo delle tre correnti della magistratura presenti a Palazzo dei Marescialli. Nel documento si ribadisce «la funzione costituzionale del Csm tesa a garantire l'indipendenza della magistratura e del singoli giudici anche nel confronti di condizionamenti estranei di qualunque prove' ulema». ' tìdó^OmBRfoestaeò'Ifep^ vate - a ~ larga; ^-maggioranza.' Hanno votato contro solo tré componenti laici, Guizzi e Bessone (psl) e Fumagalli (de), mentre si sono astenuti 11 vicepresidente De Carolis 11 primo presidente della Cassazione Tamburrlno e il procuratore generale della Suprema Corte, Pratls. Pierluigi Franz
Persone citate: Bessone, Cossiga, De Carolis, Fumagalli, Pierluigi Franz
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Diktat alle società sul limite di spesa
- Calciatori autorizzati a cambiare società
- La prosa? Solo in seconda serata E Sassoli ha spiegato l'Algeria
- Ordinazioni e liquidazioni per l'Aeronautica
- Storia piacevole d'un mondo perduto
- Radio e tv, II governo vara la riforma Gasparri
- La Corte Costituzionale decide se può esistere una tv privata
- Dopo il discorso di Mussolini
- Continua la serie dei programmi noiosi
- Le responsabilità di Emilio Ollievir
- "Varsavia deve arrendersi"
- La Germania inserita nel fronte occidentale
- Rubatto presidente del Torino
- Due discorsi di Farinacci a Chieti
- Trillini regalo del calcio
- ECHI DI CRONACA
- E Savona riscopre Michele Da Cuneo
- 3) Assistente manutenzione meccanica
- Tra le promesse dell'Entella anche un portiere goleador
- A rovescio
- Giovani missini sparano 3 colpi in testa a un padre di otto figli
- "Varsavia deve arrendersi"
- Ad un favoloso Pulici risponde una volta sola Chinaglia
- Grace Kelly ha pagalo
- Uccisa con ventidue coltellate
- Il suo spettacolo sospeso nel più noto locale della Versilia
- La parola d'orline di Hitler ai giovani: lotta senza quartiere al bolscevismo
- Stroncato a 44 anni da overdose a Bra
- Liquidato Gomulka, domata la sommossa Imminente rimpasto nel governo polacco
- Ã? scomparso Ferruccio Novo creatore del "grande Torino,,
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy