I tralicci della discordia sui colli della Versilia

I tralicci della discordia sui colli della Versilia Polemiche per il nuovo elettrodotto dell'Enel I tralicci della discordia sui colli della Versilia DAL NOSTRO INVIATO LA SPEZIA — Sulle colline della Versilia crescono giganteschi alberi di acciaio. Sono i tralicci del nuovo elettrodotto che potenzlerà 11 CentroSud. Alti tra 1 20 e 1 40 metri, offendono la dolcezza del paesaggio, ma sono necessari per sostenere 1 cavi che trasporteranno l'energia al Sud. I piloni partono dalla centrale termoelettrica di La Spezia si arrampicano sul rilievi di Massa Carrara, Pietrasanta, Camaiore, tra spazi diboschi,distrutti da Incendi estivi e-dopo un, percorsa di 102 chilometri arrivano ad Acciaiolo, un comune di Fauglia, in provincia di Pisa, dove è in costruzione una centrale che smisterà parte dell'alta tensione (380 kllovolt) nell'Italia meridionale e 11 resto la trasformerà in 130 per alimentare la rete toscana. Di piloni l'Enel ne ha alzati 200 ricalcando più o meno 11 percorso di un paio di linee dell'alta tensione che sono state demolite. Un tracciato che ha subito alcune deviazioni per superare le tortuosità della collina. In questo modo dove prima c'erano quattro tralicci, oggi la stessa campata aerea del fili è sorretta da due. Ma questo tagliare 11 percorso in linea retta ha sconvolto l'armonia paesaggistica: le torri d'acciaio svettano oltre le cime dei pini e dei cipressi e risaltano nel paesaggio come un mucchio di carbone su, un prato di neve. Italia Nostra lamenta, in una lettera al ministro per l'Ecologia Zanone, «che la collocazione dei sostegni e stata lasciata all'insensibilità piti totale per rispondere soltanto a criteri di economicità» e ancora afferma «che i crinali, cosi come i piccoli centri storici, cimiteri, chiese o pendii verdi di olivi e di vigne, sono stati manomessi da questi corpi estranei». L'ente ammette che 11 trasporto di energia è una necessità del nostri tempi, ma puntualizza «che ciò non toglie che si debba tener conto anche del costo ambientale perchè molte volte basterebbe una maggiore capacità e conoscenza del territorio da attraversare per trovare altrettanti validi percorsi alternativi». L'Enel controbatte con argomentazioni che non fanno una grinza. Spiega l'ingegner Sergio Balli, capo servizio costruzioni di Firenze, che questa nuova linea dell'alta tensione non è abusiva, «ha avuto i mille permessi necessari, compreso quello dei Beni Ambientali». Anche il tracciato non è casuale: la Regione Toscana ha autorizzato la posa dei tralicci solo se effettuata sul percorso che già esisteva. I due primi impianti sono stati demoliti perchè avevano ormai superato 11 I mezzo secolo di età e sman¬ tellarli è costato all'Enel oltre due miliardi. Questa nuova linea che in due tronconi unisce La Spezia a Pisa è stata necessaria per un apporto superiore di energia non solo al Sud, ma anche alla provincia di Firen ze che molte volte rimane al buio. Siamo tra i primi sette Pae si più industrializzati del mondo, ma il deturpamento del paesaggio è uno scotto che dobbiamo pagare? In questo caso particolare subì sce danni il turismo. ' '' .Qualche intoppo sull'esecuzione dei lavori l'Enel l'hai avuto, a livello di magistratura. Il pretore di La Spezia ha messo sotto sequestro quattro piloni che sono stati alzati ad Arcola. «Non perchè siano abusivi - precisa l'ingegner Balli - ma perchè non sarebbero in regola con le norme antislsmlctie. Noi sosteniamo che tali norme devono essere applicate solo alle costruzioni in muratura e non in acciaio. Ma il magistrato la pensa diversamente. Staremo a vedere; speriamo solo che il problema abbia una rapida soluzione, altrimenti non possiamo posare i cavi. Ovviamente ogni ritardo si ripercuote sulle regioni che hanno bisogno di energia». Aldo Popaiz

Persone citate: Aldo Popaiz, Pietrasanta, Sergio Balli, Zanone