Caso P2 in tono minoro Il dibattilo a gennaio di Roberto Martinelli

Caso P2 in tono minoro Il dibattilo a gennaio Chi ha portata alla Camera il dossier di Gelli? Caso P2 in tono minoro Il dibattilo a gennaio ROMA — Imbarazzo e indecisione, e anche un piccolo «giallo» ieri a Montecitorio, dopo il memoriale inviato da Gelli a Cossi ga e ad alcuni capigruppo alla vigilia del dibattito: ma poi, con una soluzione da alcuni definita singolare, la discussione sulle conclusioni della commissione Anselml ha preso finalmente l'avvio con il proposito però di concluderla alla ripresa del lavori parlamentari dopo la pausa natalizia. E' iniziata cosi l'illustrazione delle mozioni presentate da democristiani, radicali, liberali, demoproletarl, comunisti e deputati della sinistra indipendente: stamane, invece, prenderanno la parola 1 rappresentanti di quei partiti che non hanno presentato documenti, dopo di che i lavori saranno sospesi fino al 7 gennaio. In mattinata si era molto discusso sulla opportunità di rinviare l'inizio del dibattito direttamente a dopo le vacanze: sia pure con motivazioni diverse, lo avevano richiesto radicali e missini. Contro si erano invece dichiarati 1 comunisti, Rodotà della sinistra indipendente e i rappresentanti di altri gruppi. Ma prima ancora la presidente Jottl aveva dovuto affrontare un caso senza precedenti: un vero e proprio giallo che si era creato attorno al dossier Gelli. Rodotà, Napolitano, Rognoni (i tre capigruppo cioè della sinistra indipendente, del pel e della de) in apertura di seduta avevano comunicato alla presidenza di aver trovato sulla scrivania una busta bianca contenente una fotocopia dei documenti che 11 «venerabile» aveva Inviato 11 giorno precedente al Presidente della Repubblica. A parte la «discriminazione», ciò che aveva allarmato la Jotti era stato il modo con 11 quale i dossier erano giunti sul tavoli dei capigruppo: per regolamento'! commessi non possono inoltrare ai deputati messaggi o lettere prive dell'indicazione del mittente. C'era stato un -infiltrato* all'interno della Camera, o si era trattato invece (come più tardi è apparso più evidente) di una leggerezza dei commessi? Preso atto del giallo e sgombrato il campo sull'inizio della discussione, è cosi finalmente cominciata, nel pomeriggio, l'illustrazione delle mozioni. A prendere per pri¬ mo la parola è stato 11 democristiano Mora che ha subito criticato l'atteggiamento di chi voleva rinviare la discussione in attesa di conoscere gli atti della magistratura bolognese, che proprio nel giorni scorsi ha incriminato Gelli, 11 Superslsmi e alcuni fra i più noti esponenti dell'estrema destra per la strage di Bologna. ^Esiste il segreto istruttorio — ha rilevato l'esponente de —. Quali elementi in più potremmo allora acquisire se non il testo del mandati di cattura che già conosciamo?». Più articolata, e basata naturalmente - sulle conclusioni alle quali era già pervenuto nella sua relazione di minoranza in seno alla commissione Anselmi, la mozione del radicale Teodori che ha rifatto in un certo senso la storia della P2 e delle sue malefatte. -Il progetto politico di cui è stata portatrice la P2 — ha detto Teodorl — è stato la dislocazione dei centri di potere e di decisione al di fuori delle istituzioni costituzionalmente preposte, . r> c_ (A pagina C: «Gelli, accuse e minacce» di Roberto Martinelli)

Luoghi citati: Bologna, Roma