Oggi il voto sul nuovo piano energetico che darà più spazio alle centrali nucleari

Oggi il voto sul nuovo piano energetico che darà più spazio alle centrali nucleari Sui punti qualificanti convergenza in Senato tra maggioranza e pei Oggi il voto sul nuovo piano energetico che darà più spazio alle centrali nucleari ROMA — Con II voto di oggi 11 Senato completa 11 new look del plano energetico per II biennio '85-'87. Modifiche e aggiustamenti Importanti. Su alcuni punti qualificanti si è confermata la convergenza tra maggioranza e partito comunista. Il pel ha ribadito la parziale scelta nucleare, chiedendo però precise garanzie per la sicurezza e per l'ambiente. Il presidente del senatori comunisti, Chlaromonte, ha ammesso che non si tratta di una scelta Indolore tra discussioni e incertezze all'interno dello stesso pel. Il motivo conduttore del numerosi Interventi comunisti al Senato è stato che II rilancio dello sviluppo economico passa necessariamente per l'uso, sia pure limitato e controllato, delle centrali nucleari e a carbone. L'accusa mossa dagli esponenti comunisti a democristiani e socialisti è quella di essere stati lasciati soli a portare avanti la battaglia per una diversa gestione dell'energia. «La de e il psl erano Impegnati in un gioco doppio o triplo ovun¬ que si ponesse la questione dell'Installazione di una centrale nucleare o a carbone», ha dichiarato Chiaromonte. I socialisti sono stati I grandi assenti, almeno fino a ieri pomeriggio, al dibattito al Senato. Per I democristiani ha parlato il presidente della commissione Industria, Rebecchlnl. Egli ha confermato le convergenze con l'opposizione, mentre ha difeso la strategia del governo: «Gli obiettivi fondamentali sono stati Identificati, nel medie e nei lungo periodo, nella realizzazione di un programma consistente di centrali nucleari, a carbone e nell'utlllzzo delle fonti rinnovabili, mentre nel breve periodo si dovranno promuovere e favorire al massimo tutte le Iniziative per un più consistente risparmio energetico». Il «nuovo» dialogo tra maggioranza e opposizione dovrebbe spingere il lavoro di aggiornamento, mentre nessuno ha escluso che strada facendo il plano, reso ora più flessibile, venga ulteriormente rivisto e adattato alla realtà. Il risultato politico del voto di oggi (che dovrebbe essere definitivo salvo modifiche dell'ultimo momento che richiederebbero un altro intervento della Ca mera) si ritrova In alcune significative novità già emerse nelle scorse settima ne: entro sei mesi dovrebbe essere costituito un ente per il controllo delle Industrie ad alto rischio (compreso II nucleare), con l'Incorporazione della divisione sicurezza nucleare attuai mente alle dipendenze dell'Enea; la costituzione di un unico centro di direzione del settore energetico, che potrebbe essere un Alto commissariato o lo stesso ministero dell'Industria ma con una struttura a parte,' I radicali invece propongono un'agenzia per il risparmio energetico e le fonti rinnovabili con il compito istituzionale di seguire l'attuazione del piano energetico. Essi chiedono anche la sospensione del programmi «Pec» e •Cirene», il drastico ridimensionamento del programmi di ricerca nucleare, la revisione della normativa sulla sicurezza nucleare, e. pa.

Persone citate: Chiaromonte

Luoghi citati: Cirene, Roma