Fallito raccordo Falck-Finsider sono scattati i tagli per Bagnoli

Fallito raccordo Falck-Finsider sono scattati I tagli per Bagnoli Il governo accetta di ridurre la produzione di 800 mila tonnellate Fallito raccordo Falck-Finsider sono scattati I tagli per Bagnoli ; ROMA — Il governo italiano ha comunicato alla Comunità Europea la chiusura di due impianti produttivi dello stabilimento siderurgico napoletano di Bagnoli, il treno «Bk» per travi e quello per nastri stretti «Loewy» capaci ciascuno di una produzione annua di 400 mila tonnellate. Lo ha reso noto il ministro delle Partecipazioni Statali, Dartela ha spiegato che la chiusura si è resa necessaria in seguito al fallimento delle trattative tra la Falck e la Finsider. Non avendo concordato, come era stato ipotizzato, lo smantellamento del treno nastri della Falck di Sesto San Giovanni, si è reso necessario disporre la fermata delle linee produttive a Napoli per ottenere dalla Cee lo sblocco dei 3200 miliardi di aiuti già decisi dal governo a favore della Finsider. Sostanzialmente la decisione del governo non cambia In nulla la situazione di Bagnoli: 11 treno «Bk» ed il «Loewy» erano infatti chiusi da tempo; l'impianto napoletano I continuerà a produrre 1,2 mi¬ lioni di tonnellate annue di coils (nastri di acciaio) già autorizzati dalla Cee. In prospettiva, però, la questione è diversa. «Chiudendo le due linee produttive — ha osservato il responsabile di settore di Fim-Cisl, Paolo Forner — all'Italia non rimane più alcuna merce di scambio da dare alla Cee per aumentare a due milioni di tonnellate la capacità produttiva di Bagnoli, cioè per assicurare un effettivo futuro produttivo allo stabilimento». Il sindacato rimane comunque irremovibile nel richiedere garanzie sul futuro produttivo dello stabilimento napoletano. «Abbiamo firmato un accordo con la Finsider — ha sottolineato ancora Forner — in base al quale il maggio prossimo Bagnoli dovrà passare a due milioni di tonnellate di produzione. Spetta dunque al governo ed alla Finsider spiegare in che modo». Da parte sua il ministro Darlda ha giudicato «indispensabile che quanto prima si instauri un confronto tra il sindacato stesso e la Finsider per verificare le ipotesi di soluzione dello spinoso problema di Bagnoli e riportarle, successivamente ' ma quanto prima, sul tavolo triangolare». Il ministro ha anche ripercorso le tappe principali del mancato accordo Finsider-Falck che, ha notato, non ha raggiunto un esito positivo per le richieste conclusive avanzate dalla Falck stessa «ritenute obiettivamente eccessive sia dall' impresa pubblica che dal governo, riguardanti ulteriori notevoli esborsi finanziari e l'immediato trasferimento alla Falck dello stabilimento di Campi, con immaginabili conseguenze produttive ed occupazionali». D'altra parte «i matrimoni si fanno in due ed è difficile trattare con chi ritiene che la propria azienda navighi ormai in acque tranquille, con prospettive rosee mentre la navigazione difficile riguarda esclusivamente le aziende concorrenti». Darlda ha auspicato «ogni sforzo di volontà e di fantasia da parte di tutti i soggetti interessati, primo fra tutti il governo», per garantire l'au-, mento di produzione necessario allo stabilimento siderurgico napoletano. (Ansa) f: Chi produce di più I primi sei produttori Italiani; in migliala di tonnellate 13.177

Persone citate: Falck, Forner, Loewy, Paolo Forner

Luoghi citati: Italia, Napoli, Roma, Sesto San Giovanni