Berlusconi: assolto per film in nazionale

Berlusconi: assolto per film in nazionale Annullata la sentenza di Bettiol Berlusconi: assolto per film in nazionale ROMA — Il tribunale di Roma ha assolto ieri con formula piena «perche" II fatto non costituisce reato» gli amministratori di Canale 5 e Rete 4 del gruppo Fininvest, di cui è presidente Silvio Berlusconi. . .. Il proscioglimento è conse-, guente all'entrata in vigore della legge numero 10 di quest'anno che ha liberalizzato la trasmissione su tutto il territorio nazionale da parte dei networks televisivi di programi pre-registrati su videocassette (e in particolare di film). E' stata così annullata la sentenza con cui il pretore di Roma Eugenio Bettiol — su denuncia dell'Ann (associazione nazionale delle televisioni indipendenti) — aveva condannato gli amministratori di Canale 5 e Rete 4 a tre mesi di arresto e a 400 mila lire di multa ciascuno per aver mandato in onda contemporaneamente In tutta Italia — e quindi al di fuori dei confini regionali — dei programmi pre-registrati. In seguito alla definitiva conversione in Parlamento del decreto-legge del governo Craxi l'accusa ora è caduta. Il tribunale, accogliendo le tesi difensive degli avvocati Bonomo e Viviani di Milano e Previtl di Roma, ha inoltre respinto le domande di risar¬ cimento dei danni avanzate' dalla Rai e dall'Anti. Va tuttavia sottolineato che nonostante l'assoluzione degli imputati resta tuttora il divieto per i networks televisivi di mandare in onda programmi in diretta sull'intero territorio nazionale. La legge consente infatti l'interconnessione al di fuori dell'ambito regionale solo di proprammi pre-registrati con videocassette. Sul delicato problema è anche intervenuta la Corte Costituzionale. Sabato, i giudici della Consulta hanno restituito al tribunale della libertà di Roma gli atti riguardanti proprio il sequestro degli impianti delle due emittenti laziali collegate a Canale 5 e a Rete 4 disposto il 15 ottobre '84 dal pretore di Roma. Motivo: era stato sospettato di incostituzionalità il primo decreto-legge Craxi del 20 ottobre '84 che non fu però convertito in legge. Poiché il secondo decreto governativo ha in parte riprodotto il contenuto del primo, non è escluso che il tribunale rispedisca gli atti alla Corte Costituzionale per la presunta violazione degli articoli 21 e 41 della Carta repubblicana (i networks danneggerebbero gli interessi delle Tv private locali). p.f

Persone citate: Anti, Bettiol Berlusconi, Bonomo, Craxi, Eugenio Bettiol, Silvio Berlusconi, Viviani

Luoghi citati: Italia, Milano, Roma