Salonen da battere di Michele Fenu

Salonen da battere Salonen da battere DAL NOSTRO INVIATO BOLOGNA — Il primo pomeriggio della domenica è stato finora il regno della Formula 1. Una poltrona, una sigaretta, un bicchiere e un televisore per godersi in santa pace due ore di emozioni insieme con Lauda, Prost, Alboreto e compagni. Ma da oggi irrompe — è proprio ti caso di dirlo — sulla scena una nuova troupe di acrobati del volante, quella del rally. La Formula 1 cede il posto alla formula rally. Da Bologna, dal motor show, megabaraccone sviluppatosi all'insegna dello spettacolo, parte con il memorial Bettega un nuovo tipo di gara che porta le vetture e gli uomini dei rally in una pista: 1600 metri di < asfalto e sterrato, alcuni dossi, una miriade di curve. Otto a sfidarsi in una serie di duelli che richiamano quelli delle prove ciclistiche a inseguimento. E', appunto, la formula rally, una iniziativa che trova uniti i principali costruttori (Fiat/Lancia, Audi, Peugeot, Austin Rover) e che si propone di imitare In un certo senso l grandi premi. Un giro che promette miliardi e che piace alle case perché può aumentare la popolarità dei rally. Il problema numero uno delle corse su strada, almeno da questo punto di vista, è sempre stato l'impossibilità ài una ■.rìprejà^ts. valida^dalr.tìiivor. JUt formula, rally'agglra l'ostacolo, è una gara su misura per le telecamere che possono seguire metro per metro le prove dei piloti, coglierne gesti, manovre, errori, trucchi (di guida, per carità). Lo si è visto ieri nelle due ore che hanno determinato gli accoppiamenti per il memorial Bettega. In pista otto piloti: Alen (Lancia Delta s4), TcAvonen (Ferrari Gtb), Btasion (Lancia Rally), Salonen (Peugeot 205 16t), Ragnotti (Renault maxi 5t), Blomqvlst (Audi Quattro), Pond e Duez (Austin Rover MG Metro 6r4). Sugli spalti delle tribune 30 o 40 mila tifosi di auto, pronti a sottolineare le sbandate, i testa-coda, le manovre al limiti dell'impossibile. Evidente la superiorità delle vetture a trazione integrale rispetto a quelle normali, notevole la differenza nello stile di guida dei piloti. Alla fine il verdetto: miglior tempo di Timo Salonen in l'27"39 (media Km/h 56,025: da ridere rispetto a quello della Formula 1, ma bisogna vedere com'è il tracciato per capire che si tratta di un risultato eccezionale) davanti ad Alen l'30"45). Poi, Pond (l'31"53), Duez (V3V54), Blomqvlst (V32"16), Ragnotti (V33"14), Btasion (l'34"31) e Toivonen (I'35"99). Ed ecco il tabellone del quarti di finale: Salonen Blomqvist; Duez - Toivonen; Pond - Btasion: Alen - Ragnotti. Se vi.capita, accendete il televisore oggi .alle 13,40. Ma fatelo soltanto se non soffrite il mal d'auto e se volete, un'ora e mezzo di spettacolo., ' Michele Fenu

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