Gli indefinibili ragazzi dell'85

Gli indefinibili ragazzi dell'85 Gli indefinibili ragazzi dell'85 Siamo gli studenti del liceo classico «V. Imbrlanl» di Pomlgliano d'Arco o, se volete, una parte della gran massa di ragazzi italiani che negli ultimi tempi sono scesl pacificamente in piazza a lamentarsi. Ci definiscono: «Figli, fratelli, orfani del passato» 0, più semplicemente, «quelli delle Tlmberland», tutti sembrano interessarsi ai nostri problemi, ma, badate bene, «sembrano» Interessarsi, perché in realtà nulla è cambiato e noi continuiamo, nostro malgrado, a studiare ivi scuole prive di strutture di tipo edilizio e lglenlco-sanitario, con docenti che non sem-' pre comprendono le nostre esigenze e, dulcls in fundo, secondo programmi che risalgono a più di mezzo secolo fa, cioè alla riforma Gentile. Ebbene, permettetecelo, slamo veramente stanchi di questo stato di cose, sappiamo che per i legislatori è difficile stare al passo con le trasformazioni della società, ma sappiamo anche che spetta proprio a loro darsi da fare per superare questa difficoltà, e che 11 nostro compito, e cioè quello di Indicare come e dove operare, l'abbiamo eseguito. Liceo classico •ImbrtanU Pomigliano d'Arco Le prese di posizione della stampa in merito alle proteste studentesche di questi giorni ci hanno indotto a fare alcune riflessioni cosi schematizzabili. II problema vero, per cui si è levata la protesta giovanile, sembra riguardare esclusivamente la carenza di strutture adeguate e l'aumento delle tasse di frequenza e di iscrizione. Inutile soffermarsi su questo punto, su cui si è già molto insistito e che senza dubbio ha una sua validità. A parere nostro, l'attenzione deve essere posta sulla mancanza di partecipazione alla gestione dell'istituzione scolastica da parte di studenti, insegnanti e genitori. Com'è possibile che un neo¬ laureato abbia automaticamente la necessaria preparazione didattica ed educativa per l'insegnamento? Questo è uno del punti focali su cui, secondo noi, dovrebbe puntare la tanto attesa riforma. Una possibile e significativa proposta è l'Istituzione di corsi parauniversitari, che soddisfino alla carenza di metodologie didattiche creative e costruttive. Ma è proprio vero, come sembra emergere dalle idee espresse dai giornalisti, che gli ideali del giovani '85.si limitino ad avere le Tlmberland, ad indossare Moncler, alla discoteca, alle esperienze fuggitive e precoci? Dove sono tutti 1 giovani impegnati nel volontariato o nel servizio civile, nell'assistenza agii handicappati o agli anziani, o che in modi diversi lavorano per dare un contributo allo sviluppo della società? Noi siamo a conoscenza di molti. Roberto Buschi e altri tre V E del Liceo Scientifico 'RespighU di Piacenza

Luoghi citati: Piacenza