Bolivia, trovata supercentrale del terrorismo in Sud America

Bolivia, trovata supercentrale del terrorismo in Sud America Ventidue arresti Bolivia, trovata supercentrale del terrorismo in Sud America LA PAZ — Una centrale terroristica che serviva da base per azioni In tutto II Sud America è stata sgominata da polizia ed esercito boliviani. L'Alto comando delle Forze armate ha reso noto l'arresto di 22 persone, fra cui due cileni, un colombiano e un peruviano. L'operazione, di cui si sono occupati direttamente 11 capo di stato maggiore, generale Simon Sejas, e 11 capo dell'esercito, gen. Raul Lopez Leyton, è giunta a conclusione di una minuziosa indagine. Base iniziale, alcune segnalazioni sulla presenza di gruppi Irregolari armati in territorio boliviano. Perquisendo una casa «borghese» a La Paz, gli agenti avrebbero trovato le prove che la Bolivia era stata scelta come centro logistico da gruppi guerriglieri che operano in vari Paesi latinoamericani. Nell'appartamento, in cui viveva 11 cittadino cileno Juan Carlos Vlllanueva Tello (sfuggito alla cattura), c'erano armi e passaporti falsificati di Argentina, Perù, Messico, Cile, Bolivia e Francia. I boliviani arrestati — fra loro ci sono due donne — saranno denunciati alla magistratura militare, mentre gli stranieri sono stati affidati al ministero degli Interni, che deciderà se espellerli o estradarli, ovvero sottoporli a processo per Ingresso clandestino nel Paese. Secondo 1 militari, le azioni del gruppo eversivo «sono cominciate uno o due anni fa».

Persone citate: Juan Carlos, Raul Lopez Leyton, Simon Sejas