Con Fanna arriva la prima vittoria di Bruno Bernardi

Con Fanna arriva la prima vittoria Con Fanna arriva la prima vittoria Dopo quattro pareggi Corso assapora la gioia del successo - Ha deciso nel secondo tempo supplementare un colpo di testa dell'ex veronese, in campo da pochi minuti, su perfetto cross di Altobelli - La febbre blocca in extremis anche Cucchi, sostituito dal giovane Rivolta - Gara accorta dei nerazzurri che controllano la modestia offensiva dei polacchi Legia Inter O 1 LEGIA: Kazimierskl 6,5; Kubicki 6,5, A. Sikorskl 6 (47' Araszklewlcz 6); Wdowczyk 6,5, Gawara 6, Buncol 6,5; Karas 6,5 (104' Cebula s.v.>, Buda 7, Arceusz 6,5, Dzlekanowski 5,5, Kaczmarek 6. INTER: Zenga 7,5; Bergoml 7, Marangon 6; Baresi G. 6,5, Mandorlini 6, Ferri R, 7,5; Rivolta 6 (97' Fanna 8), Bernazzani 6 (102' Minaudo s.v.), Altobelli 6,5, Brady 7, Ruminenlgge 5,5. Àrbitro: Eriksson (Svezia) & Rete: 108' Fanna. DAL NOSTRO INVIATO VARSAVIA — L'Inter «primavera» è promossa ai quarti di finale di Coppa Uefa e tira un sospiro di sollievo guardando con ottimismo verso il sorteggio che a marzo la vedrà proseguire nella competizione europea. Quando ormai si profilava la lotteria dei rigori, Pietro Fanna, subentrato al diciottenne Rivolta al 97', ha centrato di testa, su un magnifico cross da sinistra di Altobelli, il colpo vincente. Era il 108' ed il discusso ex veronese, che sembrava addirittura rischiare il posto di titolare, dribblava i compagni che volevano festeggiarlo per andare ad abbracciare Mario Corso. Un gesto davvero corretto quello di Fanna nei confronti del suo allenatore che adesso sa d'aver ritrovato una pedina che potrà essere ancora utile. Corso ha ottenuto 11 primo successo, e per giunta in una trasferta assai difficile, della sua gestione caratterizzata da ben quattro pareggi consecutivi a San Siro. Mezza stagione è cosi salva (adesso può concentrare tutte le sue forze sul campionato) ed è sicuramente una grossa impresa per l'Inter, anche ieri sera incompleta, avere espugnato lo stadio dell'Armata. Sembrava una partita a scacchi, dove era importante mantenere la calma ed i nervi saldi. L'Inter ha meritato di restare in Europa. Il Legia. che appariva timoroso e forse frenato dal fatto di essere al culmine della stagione e quindi non al massimo della condizione, ha premuto soltanto a folate, consentendo all'Inter di organizzarsi e di rinserrare le proprie file. La sua stella, Darlusz Dzlekanowski, è stato annullato, anzi cancellato dall'ottimo Ferri con la collaborazione di Bergoml. Evidentemente •Dzleka» ha del limiti di personalità anche se viene considerato, un po' frettolosamente, l'erede di Boniek. Durante i primi 90' è stata l'Inter, con una condotta di gara saggia, all'italiana, a rendersi più pericolosa in.contropiede pur non affondando mài con la necessaria convinzione 1 colpi poiché Altobelli aveva il tendine d'Achille destro con ferite, appena rimarginate e Rummenlgge non era in serata di vena. Il Legia ha spinto al massimo soltanto nel supplementari e Zenga, riscattandosi ampiamente dalle critiche ricevute per i tre gol con il Torino, dopo essersi già dimostrato in precedenza all'altezza della situazione in quattro interventi, ha sfoderato prontezza di riflessi, senso del piazzamento, deviando in corner una terribile bomba di Buda (95') esplosa da 25 metri. Il palo ha poi salvato Zenga un minuto dopo su un gran sinistro di Wdowczyk diretto all'incrocio. Zenga, infine, non s'è lasciato sorprendere su un bolide di Karas (99'). Questo è stato 11 miglior momento de) Legala nel QÒtifrònti dèH'ìntèr1 che1'appariva'' in difficoltà.'Sia Rivolta che Bernazzani accusavano crampi e sono stati sostituiti da Fanna e Minaudo. E' stata la mossa decisiva di Corso poiché Fanna, con 11 suo gol, ha freddato la squadra dell'esercito polacco Una trasferta che rischiava di rendere drammatico il momento dell'Inter si è cosi conclusa in modo trionfale. Corso, dopo aver lasciato a casa Tardelll, Collovati e Marini, aveva dovuto rinunciare all'ultimo momento anche a Cucchi, colpito da febbre influenzale (39 gradi): ha avuto il coraggio di lanciare 11 diciottenne Alberto Rivolta che aveva all'attivo appena 22' con-il Linz a San Siro, nella stessa competizione, ma non ha ancora giocato in serie A. La disposizione tattica dell'Inter era «abbottonata», con Marangon su Kaczmarek, Barési su Buncol, Ferri su Dzlekanowski, Bernazzani su Buda. Sul fronte destro offensivo del Legia, Kubicki godeva di una certa libertà e riusciva anche ad approfittarne, cosi, come Brady in centrocampo, ben protetto ai fianchi, riusciva ad azionare qualche buon pallone. Dopo un palo di Kubicki (3') in fuorigioco rilevato dall'arbitro, l'Inter reclamava un rigore per un plateale «mani» In area di Sikorskl che l'arbitro, incredibilmente, reputava involontario. Non era certo una partita spettacolare sul plano tecnico, anche se aveva momenti belli. Ed era l'Inter a costruire le occasioni più pericolose proprio nel finale del primo tempo: al 44', su assist di Bernazzani, Rummenlgge liberava il sinistro ma calciava in ritardo e il portiere evitava 11 gol. Poi era 11 giovane Rivolta, tradito dall'emozione, a non sfruttare una palla schizzata da una mischia tra Rummenlgge e Altobelli, cai' ciando malamente a lato. Nella ripresa, dopo un'opportunità per Buda (il migliore del Legia) sfumata di un soffio, anche i polacchi reclamavano un rigore per un intervento di Mandorlini su Arceusz. Veniva ammonito Baresi (che salterà il prossimo turno In Coppa Uefa). C'era stato un cartellino giallo anche per Karas e Kaczmarek, ma la gara, pur: essendo, ago n ir-ti cn mento combattuta, non è mal stata cattiva. Bruno Bernardi

Luoghi citati: Europa, Fanna, Minaudo, Svezia, Varsavia