Otto domande per un crollo annunciato

Otto domande per un crollo annunciato Otto domande per un crollo annunciato Sono alla base dell'inchiesta del giudice Oggè sul Palazzo degli Stemmi - Furono tempestive le misure di sicurezza dopo l'allarme provocato da alcuni scricchiolii? ■ 1 periti hanno 60 giorni per rispondere Otto quesiti per stabilire le responsabilità del crollo del Palazzo degli Stemmi: Il ha posti al tre nuovi periti d'ufficio (i professori Sacchl-Landrlanl e Zavelani-Rossl del Politecnico di Milano, e ring. Barranca di Torino), e a quelli di parte, 11 giudice istruttore Alberto Oggè, al quale è passata l'Inchiesta condotta dal giugno '84 all'agosto '85 dal sostituto procuratore della Repubblica Rinaudo. Sono tutti Interrogativi che, analizzando anche 1 più remoti dettagli amministrativi della conduzione delle opere pubbliche, paiono volti ad approfondire la prima perizia d'ufficio (eseguita dal prof. Levi, Baldaccl, Jamiolkowsky e Mancini), documento che 'poco aveva detto sul comportamento del Comune (ammi-1 nlstratorl e, soprattutto, tecnici). In sostanza, le 8 domande del giudice istruttore Oggè — un magistrato che 6l è sem pre distinto per la meticcio-, sita con cui ricerca nuovi eie-' menti di prova e 11 metodo scientifico delle sue inchieste — vanno a Integrare le 5 poste all'Indomani del crollo dal dott. Rinaudo: I periti hanno ora 60 giorni per rispondere. Prossimamente visioneranno, come hanno fatto i loro predecessori, 11 film girato dall'operatore della Rai-Tv Alfredo Orasso al momento del cedimento delle strutture del palazzo, U 2 giugno '84. Ipotizzando il reato di crollo colposo, erano state Inviate comunicazioni giudiziarie agli autori del progetto di massima, gli architetti Pratesi e Savolno, al coordinatore della progettazione e direzione lavori, Ing. Brlzlo (attuale Ingegnere capo del Comune), al direttore del lavori, lng Qulrlco, al calcolatore delle strutture In cemento armato, lng. Manzone, al geom. Navone e all'arch. Mllardl dell'impresa Navone. Nel primo degli 8 quesiti, il magistrato, oltre alla confer ma del giudizio generale sulle modalità e le cause del crollo contenuto nella prima peri zia, chiede se ci sia stato peri colo per l'Incolumità pubbli ca. E' un elemento aggiuntivo che potrebbe forse mettere In luce nuove responsabilità per chi intervenne la mattina del 2 giugno '84, dopo 1 primi allarmanti scricchiolii. Furono prese tempestiva¬ mente tutte le misure di sicurezza per evitare pericoli? Molte domande sono volte a chiarire chi sia stato l'autore del progetto generale, chi l'abbia approvato e se i lavori erano definiti con precisione nella loro concatenazione tecnica. Inoltre, si vuole sapere chi prese le decisioni su tempi e modalità di esecuzione: l'operato degli Uffici tecnici comunali (con 1 rapporti gerarchici al suo Interno) viene nuovamente passato al setaccio dopo 1 rilievi fatti nella prima perizia. Il magistrato vuole anche conoscere se, nel corso del lavori, vi siano 6tatl Interventi di altre persone, oltre a quelle note, che possano aver giocato un ruolo attivo nella vicenda. Elemento non nuovo, ma che si vuole approfondire, è quello del ritardi nella re-, dazione, approvazione ed' esecuzione del progetti, in relazione ad un'eventuale Influenza sul crollo. Insomma, si vuole sapere se esiste un nesso concreto tra la conduzione delle opere di ristrutturazione (vi fu diligenza, prudenza e perizia?) e la rovina del palazzo. Gianni Blsio

Persone citate: Alberto Oggè, Alfredo Orasso, Barranca, Mancini, Manzone, Navone, Oggè, Rinaudo

Luoghi citati: Milano, Torino