Strage di Bologna, accuse per Gelli e il «Supersismi»

|£fa*90 *## Bologna, memo per Getti e il «Supersismi» Venti mandati di cattura: riemergono i rapporti P2-neofascismo |£fa*90 *## Bologna, memo per Getti e il «Supersismi» «Associazione sovversiva» per il venerabile, Pazienza, Musumeci e Belmonte • «Concorso in strage» per sei terroristi neri ■ Tra gli inquisiti Picciafuoco: rimase ferito dalla bomba alla stazione BOLOGNA — Sei mandati di cattura per concorso nella' strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980 (85 morti, 200 feriti). Lido Celli, maestro venerabile della P2, Il faccendiere Francesco Pazienza, 11 generale Pietro Musumeci e il colonnello Giuseppe Belmonte accusati di associazione sovversiva con finalità di terrorismo. In tutto, venti provvedimenti che colpiscono, salvo quattro eccezioni, persone già in carcere. Quasi il riassunto di cinque anni di indagini: e allora riecco la P2, riecco 11 Supersismi (la struttura deviata del servizio segreto militare) e riecco 11 terrorismo nero. Ritornano per la maggior parte nomi e accuse già fatti e sentiti altre volte, In questa lunga e difficile inchiesta ricca' di colpi di scena e di polemiche. I giudici istruttori Vito Zincanl e Sergio Castaldo hanno sostanzialmente accolto le richieste del sostituti procuratori Libero Mancuso e Attilio Dardanl. Ed è venuto cosi a ricomporsi 11 contrasto che in altri tempi aveva, opposto i due uffici. A questo punto, assicurano a Palazzo di Giustizia, 1 rinvìi a giudizio avverranno entro aprile. Insomma, un passo| avanti importante è stato' fatto. Ma nel meandri di cinque anni e mezzo di contesta-' tissime Indagini (il trasferimento di alcuni giudici, le accuse del familiari delle vittime, le polemiche fra un magistrato e il Comune) restano ancora piccole confusioni e qualche incertezza. Meglio non abbandonarsi, dunque, a facili ottimismi. In tempi precedenti erano già stati emessi a Bologna otto mandati di cattura per concorso in strage: e quattro sono stati ora confermati. Riguardano Valerlo Fioravanti, Francesca Mambro, Massimiliano Facilini e Roberto Rinani. A questi, poi, sono stati aggiunti quelli per Paolo Signore-Ili e Sergio Picciafuoco. Restano però operativi altri quattro vecchi mandati (Stefano Delle Ghiaie, Darlo Pedrettl, Sergio Calore e Joackln Fiebelkorn). I sei imputati di strage sono anche accusati di banda armata (assieme a Gilberto Cavallini, Egidio Giuliani, Marcello Jannllll e Roberto Rhao). Per associazione sovversiva, invece, 1 giudici hanno emesso 1 provvedimenti nel confronti di Signorelll, Fachinl, Gelli, dei vertici del Supersismi, di Delle Chlaie e Fabio De Felice (quest'ultimo considerato un ideologo del neofascismo). Con questi mandati di cattura viene alla luce, secondo l'accusa, una organizzazione a tre livelli: dalla Loggia P2, al servizi segreti deviati e al terrorismo nero. Gelli, Pazienza, Musumeci e Belmonte sono accusati per ora soltanto di aver messo in piedi una banda formata dagli ideologi e dalla manovalanza dell'eversione nera. Nessuna imputazione di strage, dunque. Per la quale, invece, viene chiamato in causa un, nome relativamente nuovo: Sergio Picciafuoco, 40 anni, di Ancona, alle spalle una serie di precedenti per reati comuni Picciafuoco, rinchiuso nel carcere di massima sicurezza dell'Asinara, aveva già ricevuto una comunicazione giudiziaria emessa dalla magistratura bolognese. Il 2 agosto 1980 anche lui era rimasto ferito nella terribile esplosione: una scheggia l'aveva colpito all'addome. Si era fatto medicare in fretta e furia e aveva dato false generalità. Forni anche un indirizzo di Palermo che, guarda caso, corrispondeva all'abitazione di Francesco Mangiameli ultra nero, esponente di Ordine Nuovo e di Terza Posizione. Mangiameli fu trovato ucciso, in fondo a un laghetto, vicino a Roma, ni settembre 1980. Tre colpi di pistola: un'esecuzione, un 'mese dopo la strage.' p. s.

Luoghi citati: Ancona, Bologna, Palermo, Roma