Giurisprudenza al cinema

Giurisprudenza al cinema Palazzo Nuovo non ha aule per accogliere le matricole Giurisprudenza al cinema B locale di via Po è affittato daD'Univereità per 25 ore la settimana - Gli studenti: «Qui almeno troviamo posto» - Altre situazioni di emergenza: Economia e commercio, Informanca, Scienze della Terra - Il Rettore chiede la sospensione dei lavori al S. Giovanni: «Troppi pencoli» Si sprecano le battute degli infreddoliti torinesi di passaggio sotto 1 portici di via Po, al vedere ogni mattina assembramenti di giovani davanti al cinema Faro: *Ma vadano a studiare; -Alle legioni universitarie preferiscono i film; 'E poi si lamentano se la preparazione, è scadente-. Non tutti infatti sanno che la sala cinematografica in via Po, 652 posti tra galleria e platea, è da quest'anno adibita, 25 ore la settimana, a estemporanea aula per le 1553 matricole di Giurisprudenza. E' la conferma che^l'emergenza è di casa all'Università, 43 mila iscritti, il doppio della capacità ricettiva dell'ateneo. Le oltre duemila matricole di Economia e Commercio sono ospitate più o meno precariamente al Palazzo del Lavoro in via Ventimi glia: quelle di Informatica attendono la sistemazione dei locali acquistati nel complesso .Pier Della Francesca- e nel frattempo occupano parte del 'Galileo Ferraris*; i neo-iscritti di Giurisprudenza, divisi in due corsi, sono stati dirottati al «Paro» per mancanza di posti a Palazzo Nuovo. Ma l'insolita sede, aula di giorno, cinema la sera, non sta creando eccessivi disagi, a sentire gli studenti. .Meglio seduti in un cinema piuttosto che in piedi nell'aula magna* dicono con pacatezza. «La ressa c'è stata soltanto nei primi giorni — aggiungono — ora invece la frequenta è diminuita e il posto a sedere si trova sema difficoltà. Il maggior inconveniente è la scarsa luminosità ma tutto sommato non ci troviamo male. Semmai potremmo lamentarci per il comportamento di un docente, noto nell'ambiente per la sua durezza, che all'inizio dell'anno accademico ci ha minacciati e ha usato espressioni infelici: Se le migliaia di studenti delle varie Facoltà sopportano quasi con rassegnazione i disagi derivanti da sedi precarie, consapevoli che i buchi non si possono tappare dall'oggi al domani, continua il fermento, invece, al dipartimento di Scienze della Terra, la sala di via Po (652 posti) affittata per accogliere le mille e cinque*, ut o matrìcole ospitato in parte in un'ala del San Giovanni Vecchio e in parte a Palazzo Carignano. L'annosa vicenda ha registrato ieri una novità: il rettore prof. Dianzanl ha chiesto alle autorità competenti (prefettura. Regione, magistratura, vigili del fuoco) la sospensione dei lavori al San Giovanni Vecchio, dove l'impresa «Zoppoli e Pulcher», su incarico della Regione, sta eseguendo le opere di consolidamento per realizzare il Museo regionale di Scienze Secondo le autorità accademiche, i lavori dell'impresa compromettono non solo l'attività didattica e scientifica dei docenti e laureandi ma la stessa stabilità dell'edificio. Lungo alcuni muri si sono già aperte ampie crepe e per il personale del dipartimento è arduo lavorare in tranquillità: gli scongiuri sono d'obbligo. Soluzioni a breve scadenza non se ne vedono. L'ideale sarebbe trasferire l'attività dipartimentale In modo da consentire all'impresa edile la prosecuzione del lavori senza creare disagi e pericoli per il personale universitaria Ma l'ipotesi non è praticabile per un motivo ncn secondario: non si sa in quale sede trasferire 11 dipartimento. Guido J. Parila

Persone citate: Galileo Ferraris, Pier Della Francesca, Pulcher, Zoppoli

Luoghi citati: Scienze