Allarme nella City La sterlina a picco

Allarme nella City La sterlina a picco Allarme nella City La sterlina a picco DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA — L'offensiva dell'Opec sta mettendo nei pasticci l'Inghilterra e la politica economica del governo Thatcher. Le prime spallate lanciate da Ginevra hanno reso il mercato petrolifero mondiale nervosissimo come non accadeva da anni e a Londra se ne valutano già le prime conseguenze negative: anzitutto l'accentuava caduta della sterlina nei confronti del dollaro (ma anche delle altre principali monete) e secondariamente l'annuncio fatto ieri ai Comuni dallo stesso primo ministro che, in queste condizioni, ha escluso un ribasso dei tassi d'interesse, come il mondo imprenditoriale si aspettava a breve scadenza. Non c'è panico, ancora, nei circoli finanziari di Londra, ma di sicuro la situazione è seguita con una vigilanza che si tinge d'inquietudine. Perché da una .guerra dei prezzi., da un ribasso incontrollato sul mercato petrolifero la Gran Bretagna avrebbe parecchio da perdere Gli esperti hanno calcolato che un eventuale crollo del prezzo del petrolio dagli attuali 27 dollari a barile a 20 0o spauracchio temuto per il prossimo anno) causerebbe una riduzione di oltre tre miliardi di sterline (se non addirittura quattro) nelle entrate programmate dal governo inglese, già destinate a scendere da 11.5 a 9 miliardi di sterline nell'86-'87 a causa della diminuita estrazione di greggio dal Mare del Nord. Queste prospettive turbano tutta la faticosa costruzione finanziaria del governo Thatcher che sperava, grazie a una sostanziale tenuta del suoi introiti petroliferi, di poter concedere i tanto attesi sgravi fiscali nel prossimo esercizio, proprio in concomitanza con l'avvio della campagna elettorale. Ma tutte queste belle speranze cullate dalla signora Thatcher e dal cancelliere dello Scacchiere Lawson sono adesso rimesse bruscamente in forse dall'attacco sferrato sul fronte petrolifero dall'Opec. Un altro effetto importante della crisi del prezzo del petrolio è 11 marcato Indebolimento della sterlina sul mercati finanziari. La valuta inglese è sotto pressione da 48 ore; la sterlina, che nei giorni più fasti aveva sfiorato la quotazione di 1,50 nei contronti del dollaro, era bruscamente scivolata a 1,46 lunedi e ieri ha proseguito la sua discesa, indebolendosi ulteriormente fino a 1.4375 sulla .piazza di Londra.. Contemporaneamente, la sterlina si è anche deprezzata nei confronti delle principali monete europee ed è scesa anche sotto la barriera delle 2500 lire. La prima conseguenza di questo sensibile indebolimento la si è registrata prontamente Ieri pomeriggio alla Camera del Comuni, quando il primo ministro signora Tnatcher ha dovuto mettere in chiaro che .adesso non è il momento di abbassare i tassì di interesse*. Il premier ha però tenuto a sottolineare che l'attuale fase critica sul mercato petrolifero non rimette minimamente in causa gli orientamenti principali dell'azione economica del suo governo. E lo stesso ha ripetuto 11 cancelliere Lawson incontrando 1 rappresentanti della Confindu- Paoìo Patrono stria britannica.

Persone citate: Lawson, Thatcher

Luoghi citati: Ginevra, Gran Bretagna, Inghilterra, Londra