La Cipro greca conferma il leader dell'intransigenza

La Cipro greca conferma il leader dell'intransigenza Il partito del presidente Kyprianou avanza dell'otto per cento La Cipro greca conferma il leader dell'intransigenza Calano i comunisti, che coalizzati con la destra avevano ottenuto elezioni anticipate per silurare il capo dello Stato - Successo anche per i socialisti filo-Papandreu NOSTRO SERVIZIO NICOS1À — Le elezioni legislative anticipate, svoltesi domenica a Cipro senza Incidenti, hanno confermato 11 Partito democratico del presidente Splros Kyprianou. I risultati definitivi non sono ancora noti, ma in base allo scrutinio di oltre 270 mila delle 330 nula schede il Diko, la formazione del capo dello Stato, ha ottenuto oltre 72 mila voti, passando dal 19% della consultazione dell'81 al 27,3 per cento; il partito comunista Akel ha subito una dura sconfitta, con 11 27,1 per cento, il 5 per cento in meno. Il primo posto passa al' Raggruppamento democratico di Olafkos Olerldes, che è leggermente avanzato (di due punti), passando al 34,01%. Migliorato anche 11 partito socialista Edek, vicino al Pospie greco, che ha ottenuto ni,27 per cento, contro va di quattro anni fa. Le elezioni anticipate erano state indette per risolvere la disputa tra le due principali formazioni dell'opposizione — Akel e Raggruppamento democratico, di destra — da una parte, e il capo dello Stato dall'altra, sulla posizione da adottare nei colloqui con 1 leader della comunità turcocipriota. OH elettori greci dell'Isola hanno quindi salvato Kypria- nou da una posizione decisamente scomoda. Dopo la rottura, nel gennaio scorso, dell'accordo con 1 comunisti, in Parlamento il Presidente era ormai appoggiato soltanto dal membri della sua formazione e — ma non sempre — da quelli del piccolo partito socialista di Vassos Lyssarides. Con le elezioni legislative anticipate, Kyprianou ha rischiato: l'abnorme coalizione del due maggiori movimenti d'opposizione avrebbe potuto ottenere nella nuova Camera quella maggioranza del due terzi capace di chiedere 11 suo allontanamento dalla Presidenza. Non è successo, e Kyprianou può ora legittimamente farsi forte della notevole avanzata del suo partito; può vedervi una sorta di avallo popolare alla linea Intransigente adottata nel negoziati con 1 rappresentanti turco-clpriotl che si svolgono sotto l'egida del Segretario generale dell'Orni, Perez De Cuél lar. Anche 11 progresso del socialisti indica un irrigidimen¬ to dell'opinione pubblica, e l'eco che hanno trovato qui le recenti dichiarazioni del primo ministro greco Papandreu. Questi ha fatto da «agente elettorale» del partito fratello cipriota, che chiede 11 ritiro incondizionato delle truppe turche dall'isola prima della formazione di qualsiasi governo provvisorio, ed 6 addirittura favorevole a una presenza di truppe greche sull'isola. Kyprianou ha avuto due «agenti» di primo plano: l'arcivescovo Ohrysostomos, personaggio tutt'altro che trascurabile in un Paese ancora nostalgico dell'epoca in cui Makarlos reggeva 1 destini della nazione; e, paradossalmente, 11 capo della comunità turca Rauf Denktash, che ha pronunciato frasi estremamente violente nei suol confronti, indicandolo come suo nemico numero uno. Il capo dello Stato ha dunque una tregua fino alle presidenziali del 1988, ma dovrà pur tornare al tavolo della trattativa per cercare un accordo con r ..altra parte» di Cipro, quasi il 40% dell'isola occupata da 30 mila soldati turchi. I greco-ciprioti si trovano di fronte a un dilemma: appoggiando l'Intransigenza del loro Presidente, rischiano che risola e la capitale resti no divise in eterno. D'altra parte, a torto o a ragione considerano la presenza delle truppe di Ankara il preludio all'occupazione totale di CI prò da parte del turchi. Il Segretario Onu, che si occupa del «caso Cipro» da oltre 10 anni, dovrà ancora una volta armarsi di pazienza e di diplomazia. I dirigenti di Nlcosla saranno ora impegnati a far avanzare un altro dossier vitale per l'economia dell'isola: 11 trattato di unione doganale con la Comunità economica europea, che è In discussione a Bruxelles e dovrebbe essere pronto per 11 23 dicembre, data della prossima visita del Commissario europeo Cheysson. L'accordo è già stato denunciato da Denktash, che vi vede un'altra prova dell'avvicinamento della parte Sud di Cipro alla Orecla, membro di pieno diritto della Cee, contrariamente alla Turchia. Lue Rosenzweig Copyright «Le Monde» e per l'Italia «La Stampa» TURCHIA

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