Violante: Le carenze non sono nei giudici

Violante: Le carenze non sono nei giudici Violante: Le carenze non sono nei giudici Signor direttore, non concordo con l'analisi di Galli della Loggia (La Stampa delie dicembre) sulle ragioni della crescita dei ruolo del giudice' nella .nostra società ed ■ (Indico brevemente 1 motivi del dissenso. Secondo Galli della Loggia 11 peso della magistratura è cresciuto negli anni del terrorismo e per effetto del terrorismo. Ciò avrebbe comportato una politicizzazione «a sinistra» della magistratura e soprattutto uno spostamento verso quelle forze, in particolare 11 pel, che più si identificavano nel concetto di «emergenza». La realtà è più complessa. Il peso della magistratura è cresciuto negli ultimi quindici anni non solo in Italia, ma In tutti 1 Paesi occidentali che hanno conosciuto la legislazione dello Stato Sociale, che dà vita a nuovi diritti del cittadini e a nuovi doveri della pubblica amministrazione. SI crea, quindi, nuova materia di conflitti e nascono nuove possibilità di Intervento del giudice. In Italia 11 fenomeno ha avuto caratteri particolari, determinati innanzitutto dal progressivo affermarsi della Indipendenza della magistratura. Il terrorismo ha determinato certamente un alone «eroico» attorno ad alcuni magistrati, a quelli assassinati e a quelli che non hanno avuto timo¬ re di condurre processi difficili e rischiosi. Ma l'impegno sul terrorismo non è stato un fatto isolato; ha costituito, parte di un più generale Impegno pel* ir rispetto della legalità, con gli Interventi per la tutela dell'ambiente e della salute in fabbrica, nel rapporti di lavoro, In materia di corruzione delle amministrazioni pubbliche (dallo scandalo del petroli In avanti), di mafia e camorra, Non so se possa costituire un precedente di questo impegno, proprio a Torino, la lotta di Liberazione che ha visto tra 1 suoi protagonisti molte splendide figure di magistrati, da Carassi a Galante Garrone a Moscone. Tornando ad oggi, non è esatto dire che c'è stata una «politicizzazione» a sinistra e verso 11 pel della magistratura, che, nel suol circa 1 mila componenti, resta un ceto difficile da classificare con 1 criteri della politica. Nella magistratura, in genere, c'è rispetto e attenzione, ma non altro, per la politica della giustizia fatta dal pel. La realtà è che l'impegno per la difesa e lo sviluppo della legalttà in Italia è proprio della opposizione di sinistra e non invece delle classi politiche dirigenti, Questo non è un vantaggio né per l'opposizione di sinistra, che preferirebbe essere in una numerosa e qualificata compagnia, né per 11 nostro sistema politico, nel quale frequentemente le forme di esercizio del potere confllggono con la legalità^ : -<i -- '! C'è poi un altro m'èrlt^" della - magistratura: Ut -cui-1 tura giuridica è oggi In buona parte fatta dal magistrati; per rendersene conto basta-scorrere le più importanti riviste specialistiche o partecipare ad un convegno. Gran parte del professori di università disdegna l'Intervento sulle novità legislative e molti preferiscono dedicarsi alla professione legale. Gli avvocati, dal canto loro, svolgono una professione Ingrata, anche se gratificante, e non hanno ancora un peso adeguato nel dibattito sulle riforme, che perciò risentono particolarmente del contributo del giudici. Va Infine rilevato che il peso eccessivo nel nostro sistema non è del giudici ma della giurisdizione. Molte amministrazioni locali, per la confusione delle leggi e delle competenze, sono a volte paralizzate e a volte persino gestite dai Tar, gii organi giudiziari più Inefficienti In assoluto della nostra amministrazione della giustizia. Ci sono quindi questioni più complesse di quelle Indicate da Galli della Loggia, ma a lui va il merito di avere segnalato 11 problema. Luciano Violante responsabile Giustizia pel

Persone citate: Carassi, Galante Garrone, Galli, Galli Della Loggia, Luciano Violante, Moscone

Luoghi citati: Italia, Torino