Craxi in Borsa: Fanno prossimo né patrimoniale né Bot tassati

Craxi in Borsa: Fanno prossimo né patrimoniale né Bot tassati Il presidente è ottimista (risposta indiretta a Goria) Craxi in Borsa: Fanno prossimo né patrimoniale né Bot tassati Anche se la prima è «un obiettivo giusto» - Titoli di Stato: «Arriveremo alla tassazione» . MILANO — » L'imposta paMfftgniale rimane un obiettivo giusto, in linea di principio,anche se attualmente non è in calendario e neppure è prevista- a breve: * Arriveremo alla tassaeione del titoli di Stato, Bot e Cct, ma non con la finanziarla in discussione in questi giorni al Parlamento, e neppure forse con la prossima. Sia la tassaeione sui Bot che la patrimoniale non vedranno la luce del sole nel 1986: E la Sme, che ne pensa 11 governo della flnan-. ziarla alimentare dell'Ir! che pencola tra De Benedetti, Ferrerò e Berlusconi ma che potrebbe restare In mani pubbliche? «Me ne sono occupato all'inizio, perché volevo fosse rispettata la congruità del bene pubblico. Ora la Questione è nelle mani degli addetti ai lavori. Non sono un esperto di bilanci: Bettino Craxi, più ottimista che mal, risponde di buona voglia alle domande dei cronisti che lo cingono d'assedio ai plani alti di Piazza Affari. In Borsa Craxi era arrivato alle 12 e 5 minuti, al culmine degli scambi: di colpo si sono affievolite le urla degli operatori, 1 telefoni hanno cessato di squillare. Sul palco predisposto sotto il grande tabellone elettronico il presidente del Consiglio ha preso posto tra 11 presidente della Consob, Franco Piga, e le altre autorità. E' la prima volta dal 1932 che un capo di governo viene a visitare la Borsa di Milano. Craxi punta sulla performance degli ultimi mesi per smentire le Ipotesi di catastrofismo economico, che circondano da tempo il suo governo. Il suo discorso è stato improntato alla fiducia, alla stabilita economica e di governo, alla tenuta della' lira, al miglioramento del conti con l'estero. Alla fine ha ricevuto una massiccia dose di applausi dai presenti e l'indice di Borsa, che a mezzogiorno segnava una perdita del 2% (la più alta da ottobre, quando vi fu la crisi di governo per la vicenda dell'«Achllle Lauro») recuperava nelle fasi successive per chiudere con un ribasso dell' 1,4%. Craxi ha centrato 11 suo intervento, durato non più di 20 minuti, sul miglioramento del quadro economico e sulla stabilita di quello politico per convincere gli ambienti di Borsa della validità della sua formula politica. Questo anche perché, e non ha avuto esitazioni nel riconoscerlo,! nel-1985 attraverso 11 mercato : azionarlo sono arrivati alle Imprese pubbliche e private quasi 5000 miliardi che hanno tonificato non pochi bilànci e consentito parecchi investimenti. «Ritengo che uno dei nostri maggiori meriti — ha detto — sia stato quello di aver creato fiducia, una fidu- da fondata sul fatti e sostenuta da comportamenti coerenti: E qui 11 presidente del Consiglio ha citato una serie di dati riguardanti 1 progressi conseguiti dalla nostra economia anche nel 1985. Ha posto anche l'accento sulla presenza degli. Investitori esteri nel nostro Paese: *Sl è cosi ■smentito il precedente convincimento del viceré. Eugenio Napoleone, che nel 1808 istituì per decreto la Borsa di Milano, il quale sosteneva di essere stato non solo il primo, ma anche l'ultimo straniero ad occuparsi del mercato dei capitali italiani». Insomma, un discorso trasudante ottimismo e fiducia, buona salute e stabilità economica e finanziarla. Al termine, rivolgiamo a Craxi una domanda: «Ci può dire se possiede un giardinetto di titoli, che hanno beneficiato del rlaleo degli ultimi mesi?: «Devo confessarle di essere "un gran pentito"—risponde Craxi — nel senso che tempo fa un amico, grande esperto di cose di Borsa, mi. aveva consigliato di comprare qualche titolo, ma io, memore del crack di tanti anni fa, non gli ho dato ascolto. Ora me ne pento, ma finché "el blrocc el va", fino a quando il carro continua a tirare, c'è sempre, tempo: Gianfranca Modolo

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