Al Sinodo rispunta il diavolo

Al Sinodo rispunta il diavolo I vescovi tedeschi ricordano l'antico nemico della Chiesa Al Sinodo rispunta il diavolo CITTA' DEL VATICANO — Il diavolo fa la sua comparsa al Sinodo straordinario del vescovi, evocato dal gruppo di lingua tedesca, mentre si avverte nelle conclusioni di alcuni «circuii minores» una sottile e persistente nostalgia di catechismo, di un testo unico che offra nozioni di fede valide sotto tutti 1 cieli. E' questa una delle prime indicazioni di tendenza che Incominciano a emergere dal lavoro dei «gruppi»: un lavoro veloce, dal momento che 1 •circuii minores» si sono riuniti per la prima volta venerdì pomeriggio, hanno continuato le discussioni sabato mattina e ieri sono tornati in aula, per leggere 1 «compendi* (alcuni brevi, altri lunghi fino a tredici o quattordici pagine) a tutti 1 padri riuniti; «Non ci difendiamo bene da lui, perché manca il culto dei santi» - Gli inglesi chiedono più attenzione per il Terzo Mondo e vogliono elevare a Congregazione il Segretariato per l'unità dei cristiani - Gli italiani auspicano che sia di nuovo definito un «catechismo della fede» e per discutere la bozza del «messaggio breve e chiaroche cinque cardinali, scelti dalla presidenza del Sinodo e dal Papa, stanno elaborando, in gran riserbo, almeno per chi non è padre sinodale, o uditore, o invitato, La relazione del gruppo tedesco, che ' appare la più preoccupata, certo deve aver risentito della presenza del cardinale Ratzinger, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, e del cardinale Hoffner, di Colonia. E' una relazione che da molto spazio alle difficolta esterne e interne della Chiesa. Fra le prime, 11 diavolo occupa un posto d'onore: «// principe di questo mondo, il diavolo — affermano testualmente i presuli germanofoni — si è sempre accanito e si accanisce contro la Chiesa, sposa di Cristo-. E questa dal canto suo non si difende bene, a causa di «pesantezze storiche-. Non solo: «/ santi liberano la Chiesa, che, in loro, svela forea e identità. Ma in questi anni il culto dei santi e l'attenzione per loro è diminuita-. Inoltre, afferma ancora 11 gruppo tedesco, sotto 11 concetto di pluralismo sono state offerte tesi opposte al Concilio, presentate come le tesi del Concilio, nel campo dell'esegesi biblica, della dottrina e della morale. Responsabili di questo sono 1 mass media, ma anclic la predicazione e la catechesi. «/ fedeli 7ion si sentono più in casa propria-. Ancora peggio vanno le cose nel campo dell'etica sessuale fra i cattolici: «Cosi come è oggi, c'è il rischio di far diventare la Chiesa uria società totalmente permissiva-, Giovanni Paolo II ha pubblicato un'Enciclica, la «Familiarls consortio-, ma, si chiedono 1 vescovi, «cM la conosce, chi la segue?-. Cambia lingua, cambia il moderatore (è 11 cardinale inglese Basii Hume) e l'orizzonte si fa meno cupo. Si chiede -più comunicazione, dialogo, mutua comprensione fra tutti i battezzati (senza distinzione di ruoli gerarchici), si dà importanza al laici e alle donne «che dovrebbero assumere una doverosa responsabilità nel prendere decisioni-. Il «compito» di questo gruppo pare di orientamento ottimista. Le «giovani Chiese- chiedono più «incufiurazlone-; allora si suggerisce che vescovi e Papa «studino le loro culture- (delle Chiese del Terzo Mondo), per vedere in che modo possano trovare espressione appropriata, nella liturgia e nella vita della Chiesa. Ancora: bisogna insistere sull'ecumenismo e alzare al rango di Congregazione il Segretariato per l'unita del cristiani (la riforma della Cu-1 ria lo vorrebbe Invece deru-1 brlcare al rango di consiglio). La collegialità In tutte le sue forme va studiata e approfondita e gli ultimi dieci anni del secolo dedicati a un programma . straordinario di evangelizzazione. Dovrebbe essere preparato (ma la Congregazione per 11 clero, come ha detto 11 cardinale Silvio Oddi, lo-ha già allo studio) un «compendio» di verità cattoliche: In pratica una fonte catechistica. Non sono soli a suggerirlo. Il gruppo italiano parla esplicitamente di un «catechismo della fede-, diretto ai credenti, di «un libro della fede cri- stiano» per i non credenti e di un «fioro della dottrina morale, per tutti. Un catechismo o compendio universale è richiesto anche da uno dei due gruppi di lingua francese e da uno dei due gruppi di lingua spagnola;' Il tema dei rapporti fra centro e periferia è tornato più volte. Gli spagnoli chie^ dono che si studi 11 fondamento dottrinarlo delle Conferenze episcopali; questo per dar loro una «valenza» teologica, che da alcuni (il cardinale Ratzinger, per esemplo) viene negata; altri, come i francesi, si domandano quale sia l'autorità dottrinale e disciplinare delle Con ferenze stesse e come si pos sa realizzare una «decentra' lizzazlone- legittima. Gli italiani Insistono affinché sia definita «una piti esplicita ed esatta cognizione della colle gialità dei vescovi con 1/ Papa nella Chiesa-, Il dibattito di questi giorni In una certa misura rarefatto, contrasta in maniera brutale con degli squarci di vita e con situazioni drammatiche. «Il bilancio ventennale della Chiesa — dice mons Yves Ramoèsse, vescovo di Phnom-Penh — deve mettere in conto anche la sparizione fisica, almeno nei suoi aspetti visibili, della Chiesa in Cam bogia. Da nove anni non ci sono ptit sacerdoti nel Paese, Ci sono 250 mila persone nei campi profughi in Asia. Ci sono 250 mila catnboglani nella diaspora. Si fa appello perché vengano accolti nel rispetto della loro cultura-. Marco Tosaltl

Persone citate: Basii Hume, Giovanni Paolo Ii, Ratzinger, Silvio Oddi, Yves Ramoèsse

Luoghi citati: Asia, Citta' Del Vaticano