Che bella zuppierina

Che bella zuppierina (una mostra di argenti antichi ) Che bella zuppierina Oli «Argenti antichi» tornano da Casartelli (via Lagrange 5, aperto sino alle 23.30) con una mostra che a Torino — dove soprattutto dal Barocco in poi questa produzione ha raggiunto i più alti livelli qualitativi — suscita sempre autentico interesse. La conferma viene dall'elegante nitore della Zuppierina «Torino 1814", con punzoni dell'orafo Carlo Balbino e dell'assaggiatore O. Vernonl, apprezzata per il sobrio ornamento e la semplice stilizzazione del manici in forme animali, ma anche dalla piccola Zuccheriera « Torino 1820> dello stesso Balbino. Altra fantasia si esprime naturalmente nel più mosso disegno degli oggetti del '600 e '700. con linee riccamente modulate e superflcl a volte traforate come nella coppia di Ampolle «Parigi 1765» e nellVtceCoMera «Parigi 1782«. firmata da F.A. Carron cui possono accostarsi la splendida Cioccolatiera «Parigi 1790» firmata da J. Masson con la serie di Cioccolatiere e di Caffettiere «Parigi 1798-1809. e la stessa Oliera in vernicine •Parlo! 1809' firmata da G. Huguet, oltre alla Zuccherlerina maltese del 1780 e ad alcuni bel pezzi spagnoli «Afadrld» e «Barcellona' del 1780. Tornando all'Italia, 11 neoclassicismo detta ancora la linea classica del Candelieri «Roma 1804", come della Zuccheriera punzonata «Milano 1815/20» o dei Candelieri «Firenze' della stessa epoca, cosi come accade anche negli oggetti da regalo o collezione italiani e stranieri (soprattutto inglesi e russi) presenti in mostra. In un nuovo spazio destinato agli argenti antichi, Casartelli presenta quest'anno una piccola collezione di «Karl Fabergé, San Pietroburgo 1890-1010», oggetti che nella recente vendita della Collezione Clore curata da Chrlstle's a Ginevra hanno ottenuto un successo senza precedenti, con vendite per un totale record di 4.509.890 franchi. E non soltanto nel pezzi di eccezione perché anche un «semplice» tagliasigari d'oro e smalto è stato pagato 33.000 franchi. E' un settore spesso discusso sul plano del gusto. an, f\t&l , liti pezzo «Torino 1814» disegnato da Vermini e Balbino

Persone citate: Carlo Balbino, Carron, Casartelli, Huguet, J. Masson, Karl Fabergé