Ondata di scandali fa tremare la City di Paolo Patruno

Ondata di scandali fa tremare la City Sotto accusa i Lloyd's e la Johnson Matthey Ondata di scandali fa tremare la City Un passivo di 300 miliardi di lire nelle assicurazioni e una truffa da 2500 miliardi per la merchant bank LONDRA — La City, tempio londinese della finanza internazionale, assiste preoccupata in questi giorni al moltipllcarsi di •voci» e rivelazioni sugli scandali che offuscano la fama, solitamente non usurpata, di correttezza e rettitudine del sistema bancario e finanziarlo britannico. Oggi, i nomi che sono sulla bocca di tutti (e ormai non soltanto nella «Square Mile» ma sul giornali e alla tv) sono ancora una volta quelli dei Lloyd's e della Johnson Matthey, cioè della più celebre e quotata società d'assicurazioni inglese e di quella che fino a pochi anni addietro era una f n\ le più lanciate «merchant bank». Dei Lloyd's si era già parlato la scorsa primavera quando le prime crepe avevano Inciso pericolosamente la facciata compatta e seriosa dell'ultrasecolare «club degli assicuratori» di Lime Street, nel cuore della City. Allora si era parlato di colossali ammanchi subiti da famosi personaggi della finanza, del Jet set e della nobiltà che avevano Investito fiduciosamente 1 loro soldi In uno del «sindacati» attraverso cui si articola l'attività del Lloyd's. Da 60 milioni di sterline, secondo le prime stime prudenziali, 11 passivo si era raddoppiato dopo calcoli più accurati: 130 milioni di sterline, pari a circa 300 miliardi di lire. E adesso, secondo le indiscrezioni che circolano nella City e che 6ono raccolte anche dall'autorevole «Times», le Inchieste condotte dagli ispettori del ministero del Commercio avrebbero messo in luce altri rami, finora nascosti, di questo scandalo di grosse proporzioni, con implicati altri personaggi e compagnie, che formano l'albero del Lloyd's. Secondo quanto ha riportato il «Times», fonti legali avrebbero addirittura accusato i Lloyd's di aver nascosto particolari su presunti casi di frode in due «sindacati» sopra 1 quali si sta indagando da mesi. La società, che ovviamente farebbe volentieri a meno di questa sgradevole pubblicità e preferirebbe «lavare i panni sporchi» In famiglia, vuol fare piazza pulita del suol membri colpevoli Tutte queste polemiche danno fiato naturalmente a quanti fra 1 membri della Camera del Comuni recla¬ mano insistentemente e da tempo una radicale riforma, un «risanamento» come affermano, delle norme che hanno disciplinato finora il mercato assicurativo. E lo scandalo in cui è coinvolta anche la Johnson Matthey, la banca d'affari travolta da un colossale ammanco, acuisce vieppiù la necessità di mettere un po' d'ordine negli affari della City. La «merchant bank» era stata salvata dalla bancarotta dalla «Old Lady», la Banca d'Inghilterra (dopo essere stata rovinata da operazioni fraudolente per finanziamenti all'esportazione di merci Inesistenti specie verso la Nigeria), che aveva ricostituito 11 capitale con un'immissione di 250 miliardi di lire, assumendo anche l'amministrazione provvisoria della banca d'affari fallita. Ma questo «salvataggio» ha suscitato furibonde reazioni al Comuni nel ranghi dell'opposizione laborlsta, che fa ascendere a un miliardo di sterline (oltre 2500 miliardi di lire) l'ammontare della colossale truffa e che accusa anche il comportamento tenuto dal cancelliere dello Scacchiere Nigel Lawson». Paolo Patruno

Persone citate: Johnson Matthey, Nigel Lawson

Luoghi citati: Londra, Nigeria