In Italia 23 alberghi e ristoranti nell'elenco di Relais & Chateaux di Sandro Doglio

In Italia 23 alberghi e ristoranti nell'elenco di Relais & Chateaux In Italia 23 alberghi e ristoranti nell'elenco di Relais & Chateaux NON c'è turista, probabilmente, che non abbia almeno sentito parlare del «Relais & Chateaux», la catena di ristoranti, alberghi e alberghetti — quasi tutti bellissimi e di gran classe — che esiste iti Francia. Autentici castelli, vecchi mulini, case antiche, o anche moderni e razionali ostelli' cuochi celeberrimi come Michel Lorain, Gerard Blot, Gerard Boyer, Emlle Vung, Bernard Lolseau, Georges Blanc, Alain Chapel, i fratelli Troigros, Jacques Pie, Raymond Thuilier, Michel Guérard. I «Relais & Chateaux», da qualche anno, esistono anche in Italia, e in questi ultimi tempi si è fatto un grande sforzo per migliorare la scelta, per imporre norme di qualità. In Francia sono centocinquanta; In Italia per ora appena 23. Il limite di un massimo di cento stanze (imposto per (Po ntlo (Portofino) Il Prlncd I Pltrllta (Porlo Corvo) Porlo Rùtcntlo (Porto Rotondo) (PorP(PIl Morus Il Morus (Santa Margherita 01 Pula) - 01 Pula) - ) assicurare un carattere più intimo agli alberghi) ha fatto escludere dall'elenco addirittura il Grand Hotel Villa d'Este, giudicato bello, ma troppo grande. In Italia ci sono «Relais & Chateaux» nel Nord, nel Centro (fino a Roma), in Sardegna, ma nessuno nel Sud per ora. Tre sono i ristoranti della catena, e sono certo tra 1 migliori d'Italia: Morini a Imola, Gualtiero Marchesi a Milano e Pinchiorri a Firenze. Per gli alberghi (tutti con cucina di gran valore) si va dal Ciprianl di Venezia a Villa' Sassi di Torino, dallo Splendido di Portofino alla Principessa di Lucca, dal Pavlllon di Courmayeur a Villa San Michele di Firenze, dalle Tre Vaselle di Torgiano al Pitrlzza di Porto Cervo. Nel 1985 1 clienti degli alberghi e dei ristoranti della catena italiana sono aumentati mediamente del 10. per cento, e non è un risultato da poco. Il vanto dei locali di questa organizzazione è di avere più personale che clienti, per assicurare 11 massimo del confort: Amedeo Ottavlani, proprietario dell'Hotel Byron a Roma, ha 40 stanze e 48 dipendenti; ad Asolo, al Ciprlanl, 39 persone sovrlntendono a 30 camere (e hanno avuto quest'anno 12 mila presenze). La Certosa di Magglano a Siena ha soltanto 14 camere, ma la direttrice Anna „ , , , „ <—■ Domlnìk Caliti Frelbarg (Breaunone) (Merano) ~ - - San Domenico (Imola) • \ lnclpaua-ml" Hlchala ) © Enotecu iRegency (Firenze) (Flranz*)' Carlos» di Mangiano • (Slent) «sa £*5i \ „, ) Ola Tra Vaiai,. *Y Oallla ' (Torglano) . ■ (Punta Ala) £s" \ Recordatl guida 22 persone di servizio, per 4800 presenze tra marzo e novembre. «El Toulà» nel Trevigiano, ha 31 dipendenti e 10 stanze soltanto. A Portofino, allo Splendido, sono 86 le persone di servizio per 65 camere, e la stessa proporzione si trova al Pellicano di Porto Ercole: 34 camere, 45 dipendenti. Eccezionale anche 11 rapporto ospiti-servizio a Villa Sassi, dove la direttrice Rosarita Aonzo per 12 camere soltanto può contare su 25 dipendenti, a cui a volte si aggiungono degli «occasionali». «li numero del personale», sostiene Hans Herzig, del Gallia di Punta Ala e direttore dei «Relais & Chateaux» Italiani, «è 11 termometro della qualità della nostra organizzazione». «Abbiamo molte richieste di iscrizione alla nostra catena», aggiunge, «ma andiamo molto cauti nell'accettarle, e per valutare il merito dei candidati spesso ci rivolgiamo al colleglli francesi che 11 visitano In Incognito, e accampano grandi esigenze». Il punto debole, forse, dei «Relais & Chateaux» italiani è rappresentato dal prezzi: per quanto possa sembrare assurdo, rl-.toranti e alberghi di grandissima qualità costano meno in Francia che in Italia, dove si raggiungono punte a volte veramente alte: 610 mila lire, più il servizio, per una camera all'Hotel Pitrlzza in Sardegna; oltre 400 mila lire a Villa San Michele; centomila mediamente (e a volte anche più) per un pranzo da Marchesi. Visto 11 successo, c'è da pensare che a una certa clientela queste cifre non facciano paura. I clienti del «Relais & Chateaux» nostrani sono naturalmente in gran parte italiani, ma moltissimi sono 1 francesi, 1 tedeschi, gli americani. Centomila copie della guida che elenca ristoranti e alberghi della catena sono distribuite negli Stati Uniti ogni anno; In Germania ne viene messa una copia in ogni Mercedes1 venduta (il che la dice abba-j stanza lunga sui tipo di clientela). Dall'anno prossi-j mo sarà pubblicata anche una carta d'Italia del «Relais & Chateaux», e la guida sarà venduta in libreria, al pari delle varie Michelin, Gault et Millaux, l'Espresso, Veronelli, eccetera. Sandro Doglio