Sulla frontiera di laghi e boschi ecco Berlino tutta da camminare

Sulla frontiera di laghi e boschi ecco Berlino tutta da camminare Sulla frontiera di laghi e boschi ecco Berlino tutta da camminare LO sktlltt è corto, la pista facilina, 11 prezzo abbastanza salato, ma una discesa dal Teufelberg offre qualcosa che St, Moritz o Courmayeur non potranno mal offrire: sciare sulle macerie della Berlino hitleriana. Questa collinetta artificiale di 120 metri di ruderi coperti da terriccio e punteggiati da cannoni sparaneve, domina con il Lago Diavolo tutto 11 Orunewald. Forse si può partire da qui per tentare un Itinerario diverso in una citta che ha la Prussia nel sangue ma un impulso tutto romantico verso 11 nuovo. Basta uscire dalla Berlino classica (Oharlottenburg, Wilmersdorf, ScOneberg) ed ecco uno scenario che rallegra non senza inquietare. Due le cifre, Wald e See, alberi e acqua. Il Orunewald, Immenso, solcato appena dall'Avus (la pista automobilistica celebre fra le due guerre, ora ridotta ad anello tangenziale) ha poco da spartire con i boschi civilizzati di tante capitali europee. Qui betulle, querce, aceri e diverse conifere (ma non castagni) vengono su fitti, senza lasciare posto all'erica o a cespugli bassi. Percorrendo la Havelchaussee (15 chilometri di verde no stop), ai cui bordi sorgono Oasthbfe, vecchi chalet di caccia, pensioncine che servono frittura di pesce, addentriamoci nel sentieri bui ma non pericolosi. Nove su dieci, arriveremo a un See. , Per 1 tedeschi, affamati di sfuggire al destino continentale della loro terra, è una qualunque distesa acquea, mare o laghetto non fa differenza. A Berlino 1 laghi sono un centinaio, primo di tutti 11 Wannsee. Alcuni, come l'Hubertus, risultano ormai conglobati fra le villette della periferia bene, altri abbelliscono 11 Tiergarden, verde cornice all'ex Unter den Llnden (ora, ,17 iJunl Strasse), ma 1 piùiAl,troviamo sepolti,ftel. Wald, 1 boschi. A unirli se ne ricaverebbe una rete di canali che salvo QUANDO è buio, la canoa si stacca da quella specie di albergo di fortuna che è il lodge, e scivola sulle acque nere del fiume Juma. Se non c'è la luna è meglio. Al lati la foresta è spessa come un muro e alta 40 metri. La «caccia» comincia cosi. Solo Suarez, la guida indio, è tranquillo. Punta la pila sulle sponde, ora a destra ora a sinistra, fino a scorgere due punti luminosi: sono gli occhi del calmano. Adesso bisogna fare silenzio. La canoa si arena a riva. Suarez balza a terra, stordisce 11 calmano con 11 fascio luminoso, lo afferra dietro la testa, gli blocca le mandibole poi lo alza come un trofeo e lancia un urlo. Il calmano è lungo poco più di un metro, bisogna fare attenzione che la madre non sia vicina. L'altra guida, Giovarmi, un brasiliano d'origine italiana, si fida troppo di tanti anni di mestiere. Lo stende col dorso sulla punta della canoa, gli massaggia 11 ventre e spiega: «E1 come si addormentasse, resterà im-, mobile». Ma sbaglia 1 tempi. Dopo pochi istanti, 11 calmano si rigira e sbatte, avanti e indietro sul fondo della barca. Non ci vuole molto per afferrarlo di nuovo e ricacciarlo in acqua, come si fa sempre. Accade a 100 chilometri in linea d'aria da Manaus, capitale dello Stato dell'Amazzonia, una delle più grandi riserve naturali del pianeta, che raccoglie un quinto di tutta l'acqua dolce Amsterdam e Venezia non ha eguali In Europa, complici Sprea ed Havel, 1 due fiumi berlinesi tributari entrambi all'Elba.. Dispiegando questo labirinto acqueo, la citta raggiungerebbe l'Ostsee, 11 Baltico. Ma alla navigazione Interna viene preferita la pesca, 11 vagare di innumerevoli barche a vela, qualche pedalò, un po' di sci nautico. Il windsurf europeo che ha contagiato anche l'altra Germania, è nato qui, tra le fumanti nebbie del See nel gelido autunno prussiano. E de' resto quest'acqua non conosce il Muro, traversa come cento anni addietro la grande citta blsmarklana. DI nuovo, hanno piazzato, nel mezzo, matasse di filo spinato arrugginite, grate in acciaio sotto riflettori poderosi. Berlino Ovest, cinturata tra 11 verde e la frontiera con la sua gemella dell'Est, respira un'aria unica, da città mùltipla. Il Kurfurstendamm, grande arteria-simbolo della metropoli postbellica, ripropone con 11 suo stesso nome (diga del principe elettore, che effettivamente, vi sorgeva) l'immagine di città acquea, ma Intorno tutto è, finalmente, terrestre, anzi terreno. Ku'damm rivive la Frledrlchstrasse Anni '20 ora mesta ombra di se stessa con 11 Check Polnt OharHe per terminale, ma pochi ci credono. Semmai, 11 confronto scatta, paradossale, con l'Alexanderplatz, a Est, ove 11 regime ha ammassato pietra su pietra una «cittàconsumo» dalle Infinite vetrine, fra cui passeggiano trasognati ospiti khmer o vietnamiti. In entrambe, malgrado le velleità monumentali, è facile perdersi come in una casbah al vetrocemento, fra snacks, sottopassi, gallerie smaglianti e labirintiche. nila città logorata dalla peste. Ma 6 forse nella cultura museale che Berlino, le Berlino, soggiogano il visitatore. Una gara a distanza, senza risparmio di colpi. La Repubblica. democratica, piccola e altera, rivendica per sé 11 magistero sull'anima tedesca. Lutero del resto, vero Hercules Qermanlcus, visse oltre cortina (il cuore sàssone del P- e batte ad Est con Weimar, Dresda, Lipsia). E In singolare parallelismo, oltre 11 Muro rimane la fetta di capitale più genuinamente berlinese: Università, Brandeburger Tor, Postdamer Platz (ancorché splanata dal confine), Duo-1 mo, Museumtnsel. Cosi non v'è da stupire quando alla stazione di metrò Frlederlchstrasse, tra vecchietti in fila che dopo lo shopping ritornano nella città orientale, perché agli estberllnesl l'Ovest è vietato sotto 1 65 anni, la guardia ti mette In mano 125 Ostmark del cambio obbligatorio. Nessuna Rosa Luxemburg, nessun Ulbrlcht: sulla banconota grande figura Ooethe, sulla piccola addirittura Thomas MUntzer, profeta anabattista trucidato nella Ouerra del contadini. CAPITALI Meglio prendere 11 largo, deviando su quello spaccato di città futura che resta l'Hansa Viertel, 11 quartiere anseatico. L'hanno ricostruito a gara, nel '57, quarantotto architetti di tutto 11 mondo. CI sono zampate di Bauh.aus, estri mediterranei, sfide matematico-Ingegneristiche quale la gigantesca Kongresshalle, una conchiglia bivalve aperta, con arcate in ce¬ In questa sfida di tradizione, la Berlino federale punta quasi tutto sul Museo Dahlem. Sperduto fra 11 verde^elia ''Fòtiolelskft Al*"* lee,4IrfèWeìifutt£ dCveteT^ complementari e gratuiti, più rassegne estemporanee (l'ultima, dedicata alla natura morta italiana). La pinacoteca offre van Eyck, DUrer, Petrus Ohrlstus, Rubens, Botticella Ooya, Tiziano, Rembrandt, El Molti cinema, grandi magazzini (fra cui 11 KaDeWe, Kaufhaus des Westen, top mento da 600 tonnellate l'una, Anche questa 6 una chiave -pfirrrBerllno, nonjiiBenoiri: che'"la 1 vecchia Spandau; ■• municipio dal 1232 e dunque bàlia della futura metropoli, o l'Incantato parco inglese a Oharlottenburg dove mostrano gli alloggi di Federico il Grande, che francesizzò la capitale immettendo ugonotti a migliala in slatici, 11 tutto a poligoni concentrici che quasi strangolano là Kaiser-Wilhelm□edàchtnisklrche, spezzone dell'antica chiesa votiva e baricentro urbanistico per la nuova city. Dice qualcuno che nel