Occhio al cielo, piovono comete

Occhio al cielo, piovono comete Occhio al cielo, piovono comete PROPRIO mentre la Halley monopolizza l'attenzione degli studiosi e del pubblico, «piovono» altre comete, come raramente accade. Del resto già nel 1910, quando la Halley .era ancora visibile solo al telescopio, apparve, inaspettata e splendente, un'altra cometa poi passata alla storia come «Grande Cometa di Oennalo». Era talmente brillante che al telescopio si poteva vedere in pieno giorno a pochi gradi dal Sole. In seguito, molti, nel ricordo, confusero questa cometa con la Halley. Ma torniamo alle altre comete attualmente visibili. Di esse la più nota è certamente la Oiacobinl-Zlnner, che durante quest'estate è stata la più brillante e più attiva di quanto ci s'aspettava e che ora è visibile presso 11 confine Sud-Est del Cane Maggiore. Questa cometa ha fatto parlare di sé durante lo scorso settembre, quando, nella notte tra il 14 e 11 15, ha avuto una stretta congiunzione con la Halley. Allora era di ottava magnitudine; ora è di decima,, e allontanandosi sia dalla Terra che dal Sole diventa sempre più debole. All'inizio di dicembre sarà una pallida macchia di dodicesima magnitudine, proiettata meda, dove appare come una macchia nebbiosa di ottava magnitudine, ma la sua luce va leggermente diminuendo; a fine mese sarà a Nord del quadrato di Pegaso. Le altre attualmente visibili sono comete periodiche, come la Halleu e la Glacobinl-Zlnner, ma molto meno brillanti e quindi accessibili esclusivamente a grossi strumenti. La Maury è proiettata in Acquarlo, dove brilla come una stella di magnitudine +18 e sta divenendo sempre più debole. La Boethin, Invece, dovrebbe raggiungere la dodicesima grandezza in gennaio. Ora è di quattordici e la si osserva in Sagittario. Questa cometa periodica è stata riscoperta da Oilmore e Kilmartin con l'astrografo da 25 centimetri dell'Osservatorio collegato all'Università di Mt. John. Molto debole, e quindi priva di Interesse per 1 non addetti al lavori, è anche la AshbrookJackson, stimata di tredicesima nello scorso settembre. Lo stesso discorso è valido per la Oiclas. Tutte queste comete deboli si presentano come oggetti diffusi, senza coda; sembrano lontani ammassi globulari osservati in piccoli strumenti. In questo periodo ben quattro comete sono alla portata di un buon binocolo sesta grandezza, passando nella costellazione di Ercole. Il merito della scoperta va ad Hartley e Oood, che la rlnvenlrono su una lastra eseguita con prisma obiettivo attraverso il grande telescopio britannico Schmidt da 1,2 metri, situato in Australia. Si tratta di una delle tante comete scoperte casualmente da astronomi intenti a compiere altri studi. Meno brillante, ma accessibile a un binocolo, è la cometa Thlele, dal nome del ricercatore del Max Planck Institut che l'ha scoperta per mezzo dello Schmidt dell'Osservatorio di Amburgo, trasferito, per problemi di inquinamento, a Calar Alto, In Spagna. Questa cometa, da Perseo si è spostata velocemente In Andro¬ nella costellazione della Poppa. Un altro motivo ha innalzato la Oiacobinl-Zlnner all'attenzione generale: è stata la prima cometa analizzata da vicino. Questo è avvenuto l'i 1 settembre scorso, quando la sonda spaziale americana ICE (International Cometary Explorer) ne ha attraversato la coda passando a soli 7800 km dal nucleo. Attualmente più luminosa persino della Halley è Invece la cometa HartleyOood, che brilla come una stella di settima magnitudine in Ofiuco, non lontano dal confine con l'Aquila. E' quindi visibile di prima sera a Ovest. Nel suo moto verso 11 Sole, in un paio di settimane aumenterà fino alla Walter Ferreri '

Luoghi citati: Amburgo, Australia, L'aquila, Spagna