Il best seller ricomincia dall'edicola

dall'edicola dall'edicola A colloquio con Adolfo Boroli sull'iniziativa De Agostini-Mondadori: i primi titoli in centomila copie * 'Perché noi all'edicola abbiamo sempre creduto — ci risponde —. E continuiamo a crederci». Ricorda che la De Agostini è stata il primo editore italiano a entrare in edicola con una produzione di cultura settimanale. Certo, ammétte, l'edicola non può dare il servizio della libreria. Ma può dare un servizio diverso, ancora prezioso, in un Paese come l'Italia, dove 1150 per cento degli abitanti non legge mal un libro. 'Noi sappiamo bene quale è la funzione della libreria, e abbiamo il rimpianto che non ce ne siano abbastanza. Ma la libreria oggi diventa difficilmente accessibile. Le edicole sono tante, in tutte le posizioni; hanno un contatto con il cliente che la libreria non riesce a stabilire». A questo pubblico la sua casa editrice si e prima di tutto rivolta, per allargare il mercato della lettura, 'Ab¬ biamo dato alla gente la possibilità di comperare grandi opere con il costo di un pacchetto di sigarette la settimana. Abbiamo vendi to milioni di enciclopedie che non sarebbero mai entrate nelle case: Oggi il mercato dell'edicola, per le opere a fascicoli, o comunque collezionatoli!, è di circa 300 miliardi l'anno, e la De Agostini ne controlla circa il 40 per cento. Sulla base di questa forza, dopo tante dispense,

Persone citate: Adolfo Boroli

Luoghi citati: Italia