Il best seller ricomincia dall'edicola

Il best seller NOVARA — Ai due milioni e 350 mila • Gattopardi» già presenti nelle famiglie italiane se ne sono aggiunti, in una sola settimana di agosto, altri centomila. Le 580 mila copie del Padrino sono diventate, in una settimana di ottobre, 690 mila. Non è stato un improvviso risveglio di interesse intorno ai due libri che rappresentano, da anni, 1 leader del «romanzo alto» e del «romanzo popolare». E' 11 risultato del loro arrivo in edicola, alla guida di due nuove collane: per Tornasi di Lampedusa i «Tesori della narrativa»; per Puzo 1 «Grandi best sellerà», lanciati in oltre centomila copie l'una. Dietro le due iniziative c'è la stessa casa' editrice, la De Agostini: per 1 «Tesori della narrativa» da sola;-per i «Best sellers» in unione con la Mondadori. Il mercato 11-: brado dell'edicola, che sembrava languire dopo la grande fiammata degli Anni 60, si è improvvisamente riacceso. L'edicola torna a Interessare, anche se in modo diverso; e la speranza di trovare nuovi lettori si riapre. Perché la De Agostini? E perché queste iniziative? Lo chiediamo ad Adolfo Boroli, consigliere delegato della Casa novarese. Il best seller ricomincia ha portato ora In edicola 1 romanzi. Libri rilegati, con testi di solida fama, per i «Tesori, (dopo 11 Gattopardo, Lawrence, Pavese, fino a Lewis Carroll); libri plastificati, con scelte decisamente plU facili, per 1 «Best sellers» (dopo II padrino, Wllbur Smith, Robblns, Papillon, Forsvth). E le vendite tengono. I «Tesori» si sono attestati sulle 50 mila copie a titolo; i «Best sellers» sono sulle 70-75 mila. E" un dato che sorprende, proprio mentre le più famose collane di tascabili, lanciate con tanta speranza (e successo) In anni lontani, oggi tendono a rifugiarsi in libreria. A che cosa è dovuta questa controtendenza? Alla tradizione della Casa, dicono alla De Agostini; alla fiducia conquistata nel pubblico. Ma anche alla tecnicadi lancio (.L'edicola va sostenuta con tanta pubblicità') e, soprattutto, ai carattere di queste collane, presentate a «numero chiuso». Cento titoli per i «Tesori», cento per i «Best sellers», il lettore li acquista come una enciclopedia, sa che c'è un Inizio e una fine; e 11 colleziona. La scelta del titoli ha creato qualche perplessità nel critici, che non hanno mancato di confrontare il livello del nuovi «Best sel¬ lers» con 1 primi Oscar degli Anni 60. Allora la Mondadori era partita con Hemingway, oggi la Mondadori-De Agostini parte con Puzo. Perché? 'Perché dobbiamo rendere facile l'accesso a questo spettacolo, che è uno spettacolo culturale al cento per cento — risponde Boroli —. Se spaventiamo il pubblico, non viene più». Nelle settimane successive, assicura, 11 livello dovrebbe alzarsi. -Abbiamo voluto dare, in cento titoli, un panorama di tutti i generi narrativi. Fra i prossimi autori ci saranno Le Carré, Aslmov, Steinbeck, Rigoni Stern. E anche Hemingway: Quanto ha contato 11 rapporto con la Mondadori? -Ha contato al 50 per ■ cento ciascuno, per la scelta del titoli; ma la distribuzione è tutta nostra. E' una collaborazione che ci ha convinto, e che pensiamo di sviluppare. Stiamo già progettando altre iniziative in comune'. Anche perché la De Agostini è entrata, sia pure in minoranza, nella casa di Segrete. E questo quanto incide nei programmi? 'Eravamo amici da tanto tempo; questa partecipazione ora facilita i dialoghi fra noi, e consente sinergie interessanti.. Chissà, anche oltre l'edicola. g.c. i . ■ i J

Luoghi citati: Lampedusa, Novara