La poesia di Campana dà scacco alla follia

La poesia di Campana dà scacco alla follia La poesia di Campana dà scacco alla follia Conti sull'autore del Canti orfici, -Quel piccolo libretto dalla copertina solare» che egli acquisto direttamente da Campana. Il pittore parla di lui come di un •angelo plebeo», ne propone un'interpretazione ben più che suggestiva: a differenza del proletario, »il plebeo non progredisce, e la forma pura e immobile dell'essere assolutamente diseredato: E nel poeto di Marracll «ri glorifica questa forma pura». Conti ricorda anche la cerimonia per il decennale della morte: 'Rivedo ora come in una nebbia gelata Gatto e Montale sollevare la piccola cassetta coi resti di Campana e deporta sull'altare per l'inumazione. E poi Rosai e Carlo Bo, che aveva ancora una fàccia da bambino: Quello che conta, per dare pace allo stesso Campana, è ritornare con la mente sgombra al testi, al suo libro: -Esso testimonia — aveva scritto 11 poeta — qualche cosa in mio favore, forse testimonia che io non ho meritato-lamia sorte».' E ora possiamo anche rileggere i Canti orfici nella nuova edizione commentata da Fiorenza CeragiolL che ha messo a confronto il libro con la famosa precedente stesura, quella perduta da Soffici e poi ritrovata solo nel '71, e il cui ttolo era II più lungo giorno. E dobbiamo dare ragione a Turchetta quando afferma Dino Campana in un disegno di P. Conti che la poesia di Campana dimostra «io «cocco che qualche volta la ragione può dare (-J alla follia che da sempre la inai-. die: n che si accorda con le parole della Ceragioll circa la consapevolezza di Campana rispetto alla propria sorte infelice, alla quale seppe 'Opporre la propria moralità, la propria fede nei valori ] . della poesia: Maurizio Cucchi Gabriel Cacho Millet, «Dino Campana fuorilegge», ed. Novecento, 242 pagine, 30.000 lire. . Gianni Turchetta, «Dino Campana, biografi» di un poeta». Marcos y Marcos, 134 pagine, 16.000 lire. Dino Campana, «Canti orfici», Vallecchi, 352 pagine, 35.000 lire.

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