Sempre più difficile studiare in Sicilia Mancano ancora settantamila aule

Sempre più difficile studiare in Sicilia Mancano ancora settantamila aule Sempre più difficile studiare in Sicilia Mancano ancora settantamila aule PALERMO — C'è da credere che I giovani dell'85, almeno In Sicilia, per la scuola dovranno agitarsi àncora molli anni. I loro cortei del giorni scorsi sono stati guardati con simpatia, e non solo perché non c'è stata gazzarra e le manifestazioni si sor.o concluse, lutto sommato, senza Incidenti, ma perché In effetti la situazione della scuola In Sicilia è veramente grave. Mancano settantamila aule. Nella sola Palermo vi è bisogno di almeno seimila aule. In moltissimi istituti, specialmente nelle elementari, il ricorso al doppi turni è prassi. Il guaio è che questa situazione, patita sin dall'immediato dopoguerra quando molte scuole non funzionarono più essendo state bombardate, si trascina stancamente in mancanza di adeguati interventi. Adesso le competenze sulla scuola, quindi anche sull'università, sono interamente passate In Sicilia dallo Stato alla Regione. C'è bisogno di stanziamenti e programmi; occorre pianificare gli interventi sia per la carenza di aule nelle scuole elementari e medie, sia per le molte esigenze delle tre università di Palermo, Catania e Messina. All'assemblea siciliana II gruppo comunista ha anticipato una sene di iniziative In favore della scuola nella convinzione che vi sia urgente bisogno di progetti e di erogazione di fondi per l'edilizia scolastica ed universitaria in particolare. In una nota la segreteria regionale del pel ha denunciato che -si abbandonano al de¬ grado le strutture scolastiche, determinando le situazioni gravissime che sono sotto gli occhi di tutti». Il consiglio dell'istituto magistrale 'Camillo Flnocchlaro Aprile», che a Palermo è ospitato in un edificio di proprietà di una banca, ha dovuto inviare un documento elle maggiori autorità, compresa la procura della Repubblica, perché sia consentito l'uso di un altra scala alle centinaia di studendi che con una sola scala non si sentono sicuri. 'Puntiamo a ridurre al minimo gli attuti e a retuperare II patrimonio scolastico esistente», afferma II sindaco Luca Orlando Coscio (de) che va oltre e promette: 'Entro un anno potremo avere una situazione nettamente migliore». Ma Orlando Cascio si rende conto che le difficoltà sono molle e che non sarà semplice superarle. L'aw. Rocco Lo Verde (psl) assessore comunale alla Pubblica Istruzione rileva che •la frammentazione delle competenze sulla scuola ostacola la capacità e la stessa possibilità di rapporto tra gli operatori scolastici ed II Comune. Alcuni presidi e dlretiori didattici non sanno a chi rivolgersi, per questo motivo c'è bisogno di una delega unica che consenta di rispondere alla domanda con criteri Ispirati alla razionalità degli Interventi». L'aw. Lo Verde ha sul tavolo un dossier sui cesi scottanti. Vi sono scuole dove non funzionano gli impianti elettrici, altre In cui manca l'acqua, altre ancora dove quest'inverno ci sarà II gelo perché i termosiloni sono rotti, altre, e sono molte, prive di palestra. All'lpsia, Istituto professionale per l'industria e l'artigianato, i ragazzi si rifiutano di scendere nei laboratori sistemati alla meno peggio negli scantinati: 'Laggiù non ci sentiamo al sicuro, basta una piccola tuga di gas e saltiamo In aria», dicono preoccupati e disposti tutt'al più a fare le esercitazioni pratiche nei corridoi del primo piano che sono ben aerati. Al pensionato »San Saverlo» dove alloggiano 250 universitari fuori sede, In un vecchio edificio al margini del rione Al-, bergheria, nel centro storico, giorni fa c'è stata una clamorosa protesta degli studenti, più volte rapinati ed esposti elle quasi quotidiane Incursioni di malviventi e teppisti nei malridotti locali che il questore Mario Jovlne adesso s'è Impegnato a far sorvegliare notte e giorno. Ma questi sono soltanto alcuni casi. I sintomi del malessere che pervade la scuola siciliana sono molli di più. Sono mali profondamente radicati, come negli Anni Sessanta denunciò la prima commissione parlamentare antimafia, quando apparve chiaro In tutta evidenza che a Palermo II Comune e la Provincia non si erano mal occupati di far costruire nuove scuole perché gli amministratori del tempo preferivano prenderle In affitto da costruttori »amlcl» alcuni del quali, addirittura, realizzavano palazzi propri per darli poi in locazione come scuole. i MINIST Antonio Ravidà

Persone citate: Antonio Ravidà, Lo Verde, Luca Orlando, Mario Jovlne, Orlando Cascio, Rocco Lo Verde

Luoghi citati: Catania, Messina, Palermo, Sicilia