Genova oggi è un «bunker» primo processo ai palestinesi

A giudizio per le armi 5 accusati del sequestro della «Lauro» A giudizio per le armi 5 accusati del sequestro della «Lauro» Genova oggi è un «bunker» primo processe ai palestinesi Oltre mille uomini quartieri - Decine GENOVA — Comincia stamane il processo contro cinque palestinesi (che con altri 12 organizzarono il sequestro dell'.Achille Lauro») limitatamente alla detenzione di armi e munizioni. Per questo reato la legge italiana prevede intatti il giudizio per direttissima. Eccezionali le misure di sicurezza predisposte attorno a Palazzo di giustizia, nel centralissimo quartiere di Piccapietra, praticamente assediato dalle forze dell'ordine fin dagli ultimi giorni della scorsa settimana. Vigilano, con un migliaio ira agenti di polizia e carabinieri, anche funzionari dell'Fbl. Vi sono tiratori scelti piazzati sul tetti: i servizi segreti non escludono Infatti azioni di rappresaglia da parte di ujtras palestinesi. Gli Imputati saranno sistemati in tre gabbie nell'aula magna del palazzo trasformato In un bunker e sorvegliato da duecento uomini armati. Enorme la risonanza previ¬ controllano la zona d di giornalisti, 85 reti sta sul mass-media: sono attese le troupes di ottantacinque emittenti televisive (cinque americane). E' probabile che il processo, che per gli imputati prevede una pena dai tre al dodici anni, si concluda nella stessa giornata di oggi. Passati al setaccio gli ambienti della città bassa e i passeggeri in arrivo con navi dal Medio Oriente. I controlli hanno rivelato desolanti realtà: ci sono palestinesi che pagano 11 doppio e il triplo pur di avere una camera senza bisogno di presentare I documenti. Sabato, in una pensione dì Sampierdarena che può ospitare tredici clienti, c'erano ammassati 42 nordafricani. Le misure di estremo rigore continueranno fino alla primavera prossima, quando sarà celebrato 11 «processone» per l'atto di pirateria 'aggravato dalle finalità terroristiche- e per l'assassinio del crocerista americano Leon Klinghoffer, di origine el palazzo di giustizi tv - La sentenza for ebrea. Potrebbe esserci, a questo processo, anche Abu Abbas: infatti, secondo una dichiarazione rilasciata al Cairo (e rimbalzata a Genova) da un collaboratore di Yasser Arafat, 11 leader dell'ala oltranzista dell'Olp. considerato lo stratega della pattuglia dei moderni bucanieri, -potrebbe essere estradalo in Italia, per provare di aver avuto solo un ruolo di mediatore fra i dirottatori e le autorità egiziane-. Abbas potrebbe anche essere arrestato e tradotto a Genova, essendo operante nei suoi confronti un mandato di cattura Internazionale. I giudici genovesi ritengono di avere la prova della sua diretta responsabilità nel sequestro e negli obiettivi che il commando si era prefisso: azione In un porto israeliano, ritorno a bordo di una parte del commando, richiesta di liberare prigionieri palestinesi In Israele e in altri Paesi. In caso di mancata accettazione dello «scambio» avrebbe do- a, setacciati molti se già in giornata vuto essere ucciso un passeggero della -Achille Lauroogni cinque minuti. La dichiarazione arrivata dal Cairo è una delle tante che tendono ad alzare un polverone sulla vicenda. Ci sono non poche difficoltà: nel dissidio fra le varie fazioni del guerriglieri, dove sono in molti a contendersi la leadership, non sarà facile ricostruire un esatto itinerario delle scelte, delle azioni, delle res|K>nsabilllà. -Ma a noi non Interessano l risvolti e le lotte interne, il nostro compito è attenerci strettamente al codice penale-, ripete il sostituto procuratore della Repubblica Luigi Carli, titolare dell'indagine, e pubblico ministero oggi al processo ]>er la detenzione (e l'uso) delle armi a bordo della motonave italiana. Presidente della terza sezione del tribunale, che giudica 1 cinque palestinesi, è il dottor Carlo Maria Napoli Questi gli Imputati, i cui nomi non sono facilmente pronunciabili (cambiano i>ei-fino da un interrogatorio all'altro) e che il cancelliere sta cercando di mandare a memoria: Magied al Molql. 23 anni giordano (sarebbe l'uccisore del crocerista americano), Marrouf Ahmad al Assadi, 23 anni, siriano. Fatayer Jbrahlm Abdclatif e Allah Bassan ambedue libanesi di 19 anni e Mohamed Kalaf Zainab 25 anni, di nazionalità incerta. Quest'ultimo, cugino un po' alla lontana di Abu Abbas fu arrestato il 28 settembre scorso poche ore dojx) lo sbarco dal traghetto -Habib. proveniente da Tunisi. Aveva ' due passaporti falsi. Fu chiuso in guardina come misura precauzionale (era imminente la visita a Genova del Papa) ma lo si ritenne un clandestino dedito, più che altro, alla vendita di tappeti. In realtà era un personaggio importante dell'organizzazione trerrorlstica, un -colonnello». Tanto da far circolari' . questa--battuta; .QuandoAbu Abbas clnudc un occhiOgo Kaki/ guarda per lui-. Oggi i cinque del collimai)-».. do sono chiamati a rispondere di aver portato in Italia un arsenale: quattro mitra -Kalashnikov», nove bombe a mano del tipo -Ananas», duecento caricatori, molti detonatori. Arrivarono sulla -Habib» In un vano segreto, ricavato accanto al serbatoio di una «Renault 9» di colore rosso imbarcata senza alcun Intralcio nella stiva della nave tunisina: armi e munizioni erano chiusi in una valìgia del tipo . sansonite nascosta da coperte e tappeti. L'arsenale fu poi trasportato per tutta Genova, da un albergo ad una pensione, c forse ad un covo del quale *.ion è mal stata trovata traccia. Il 3 ottobre i mitra e tutto il resto, rinchiusi in alcune valigie, furono Irasiwrlati a bordo dell'Achille Lauro dai finti croceristi. 'Avevamo bisogno di molte armi — ha confessato uno dei palestinesi — soprattutto per l'attacco al porto israeliano ài Ashdod dove avremmo dovuto eliminare subito la guarnigione e coprirci le spalle per il ritorno — se fosse stato possibile — sulla nave-. Tutti gli Imputati affermano di aver giurato, prima dell'azione sulla Lauro, di -morire )xr la causa-. Quasi tutti, hanno visto le loro famiglie sterminate negli attacchi israeliani ai campi profughi palestinesi, socialmente a Sabta e Oliatila. E' confermato che. prima della crociera durante la quale avvenne il sequestro, l'organizzazione — sempre direi-' ta da Abu Abbas — fece due viaggi di prova per studiare la situazione, l nascondigli possibili, i momenti più favorevoli all'attacco. Ca|x> di queste ricognizioni fu un falso armatore greco, che esibì un passaporto, naturalmente falso, intestato all'armatore Petros Flores. L'uomo, il cui vero nome sarebbe Abu Amar, durante l'ultimo viaggio scese ad Alessandria d'Egitto. Probabilmente riferì ad Abu Abbas, il quale teneva collegamenti via radio con i dirollarori. Guido Coppini • CATANIA — Santo Perl. 23 anni, e Mauro DI Mauro 24, colpiti da ordine di carcerazione per rapina, sono stati arrestati nelle campagne di Librino mentre si allenavano al tiro con un fucile calibro 12 ed una pistola calibro 7.65. Oli speri hanno guidato 1 carabinieri verso I due giovani. DI Mauro deve anche rispondere di diserzione.