Venti miliardi alla ricerca sul cancro Allegra Agnelli: grazie agli italiani

INTERNO INTERNO Venti miliardi alla ricerca sul cancro Allegra Agnelli; grazie agli italiani «In sei anni l'Associazione è cresciuta in tutto il Paese e oggi possiamo istituire centri, borse di studio per ricercatori» - «I fondi sono gestiti bene, le spese associative irrisorie» Curati dall'Associazione Italiana psr la ricerca sul cancro, Comitato Plamont» • Valla d'Aosta,, tono usciti noi giorni scorti duo nuovi libri della collana «Illustri • sconosciuti, dedicati alla via di Torino ed a cinque eliti del vecchio Piemonte (Biella, Bro, Casale Monferrato, Ivrea a Moncallerl). Oli autori, coordinati da Olanlranoo GolloOrsl, sono 178. Le opere — • fattivita dell'Importante Istituzione a sostegno della ricerca — vengono presentate II 10 dicembre prossimo al Lux di Torino, In occasione della anteprima nazionale del film «Tsngos». Sul ruolo e sulle realizzazioni dell'Associazione, abbiamo posto alcune domande a Donna Allegra Agnelli, presidente del Comitato Piemonte-Velie d'Aosta e vicepresidente nazionale. — Donna Allegra, che cosa significa essere presidente di un'associazione come quella per la ricerca sul cancro? «Sentirmi coinvolta in un problema che riguarda tutti. Cercare ài trasmettere agli altri quello che senti dentro, per riuscire ad ottenere il maggior appoggio possibile'. Allegra Agnelli Caracciolo (Jeans di velluto, color nocciola; maglione 'dolce vita' a larghe strisce orizzontali) è seduta nel piccolo studiolo del professor Piermario Cappa, in fondo al corridoio del piano terra al San Giovanni Vecchio. Sulla porta, una targhetta che in pochi anni c diventata un po' l'orgoglio di Torino, del piemontesi: Associatone italiana per la ricerca sul cancro. Comitato Piemonte-Valle d'Aosta. Donna Allegra lo presiede sin dalla istituzione: -In sei anni — osserva — la nostra associazione è cresciuta, si è affermata tra le prime in Italia, conquistando la simpatia della gente, la sua fiducia e, soprattutto, l'aiuto concreto che ha consentito tante iniziative e realizzazioni: — Quale Impegno le richiede questa presidenza? «Ci sono periodi più intensi, altri meno. Certo, il pensiero nÒR^àbbandonahutilà'^bdWP gHfo Anche perché. giorno dopo giorno, l'ditiviià dell'associazione porta '.suoi frutti. Penso ai ricercatori, al loro lavoro costante, appassionato. So che i fondi sono ben spesi'. Il record a Palermo — Quando ha cominciato ad occuparsi di questo problema? 'Nel marea del 79, quando si è costituito il Comitato Piemonte-Valle d'Aosta...». — Eravate In pochi, allora. Lei; Piermario Cappa e Gianfranco Gallo-Orsi; Guglielmo Guglielmi; Nicoletta Vinca; Adriano Bocci, la contessa Laura Camerana Nasi, Gastone Guerrini, Sergio Plnlnfarimi, Lorenzo Rossi di Montella. Ora, i soci sfiorano II numero di SO mila. 'Nel 1S8Ì, l'Associazione ha avuto 47.766 soci in Piemonte e Valle d'Aosta, tanti quanti nessun'altra organizzazione può forse vantare. Le somme raccolte per la ricerca hanno superato i due miliardi. E, nel 1985, questa somma è stata raggiunta nel primi sei mesi'. — Come vengono spesi 1 fondi? «Per istituire Borse di studio destinate a plorarti ricercatori, in Italia e all'estero. Nell'ultimo anno, sono state 300, 30 delle quali in Piemonte. Poi, per contributi a progetti di ricerca. Solo a Torino, sono Quindici i laboratori impegnati su questo fronte e tutti di alto livello. Infine, contributi speciali per particolari realizzazioni. All'Inizio di dicembre, ad esempio, inaugureremo a Torino quattro Centri: il reparto di terapia ematologia intensiva e il laboratorio per la crtopreservazione midollare, del professor Felice Gavosto; i laboratori di biologia molecolare e cellulare, del professor Paolo Comoglto; il laboratorio di neuropatologia del professor Daniele Schiffer; i laboratori del servizio di anatomia ed istologia patologica, del professor Cappa-. — Con quali criteri vengono distribuiti? «/n base a programmi specìfici di ricerca, presentati all'Associazione nazionale e valutati da un apposito Comitato tecnico-scientifico, formato da àtió oncologi di grande nolqrtetQ,è,#alwfr Due cose r:U sembrano importanti. La prima: diamo i soldi subito (20 miliardi in un anno, in sede nazionale); l'altra, le spese di gestione sono irrisorie: 30-40 milioni l'anno per Piemonte e A Venezia un l Valle d'Aosta, contro i due miliardi raccolti-. — I risultati si vedono, anche sul plano Internazionale. Dieci anni fa, l'Italia non era nemmeno nelle classifiche delle pubblicazioni scientifiche su questo tema. Nel 1983, occupava già 11 terzo posto. Donna Allegra, che cosa significa per lei partecipare al dolore degli altri, portare la speranza, mantenerla viva? «Sentirmi addosso una grande responsabilità. E' un problema doloroso, ma del quale bisogna parlare. E la gente capisce. L'adesione è spontanea-. — C'è un episodio che merita di essere ricordato? 'Lo scorso anno, a Moncalieri. Un incontro del Rotary, su questi problemi. Un socio" mi consegna una busta: 'E' per lei, per l'associazione. Afe l'ha data una donna, fermandomi per strada: Dentro, ventimila lire. Anonime. Come tante altre offerte per la ricerca-. — C'è qualcuno che si è avvicinato all'Associazione dopo la malattia e, guarito, vuole dare qualcosa agli altri? iMolti. Un nome per tutti. Delia Scala, l'animatrice di tante iniziative-. — La storia d'Italia conosce numerose «una tantum»; proterremotati, pro-Calabria... E' pensabile un contributo straordinario per sostenere la ricerca sul cancro? •Credo che la gente aderirebbe volentieri e nemmeno in modo soltanto episodico. Certo, anche una piccolissima cifra, messa Insieme a milioni di altre, potrebbe produrre un grande effetto. Ma il problema non è semplice. Chi e come dovrebbe gestire questi fondi, destinandoli con sollecitudine al loro scopo?-. — Anni fa, erano stati Ideati i francobolli antl-tbc Ne è nata una grande campagna, con vendita anche nelle scuole e attraverso le scuole. Sarebbe possibile stampare