Accordo tra Londra e Dublino per l'Ulster Si teme la reazione dell'Ira e dei lealisti di Paolo Patruno

A€€ordo tra Londra e Dublino por VUlster Si tomo la reaziono dell'Ira e dei lealisti A€€ordo tra Londra e Dublino por VUlster Si tomo la reaziono dell'Ira e dei lealisti LpNDRA — In un clima di segretezza, i governi della Gran Bretagna e della Repubblica d'Irlanda dovrebbero raggiungere questa settimana un accordo finale di cooperazione sull'avvenire dell'insanguinata provincia dell'Ulster che sarà suggellato da un Incontro e da un pubblico annuncio congiunto dei premiers Margaret Thatcher e Garret Fitzgerald entro la fine di novembre. L'evento che si prepara dietro le quinte, tra laboriose trattative Iniziatesi un anno fa, è circondato da una vivissima attesa a Londra, Dublino e soprattutto Belfast, dove già si sono manifestate aspre opposizioni sia da parte degli ultras cattolici dell'Ira Sinn Fein sia dei «lealisti» protestanti. Resta naturalmente da vedere se lo strenuo rigetto di quest'intesa, di cui sono note attraverso indiscrezioni solo le linee principali, da parte degli estremisti delle due fazioni non farà abortire fin dal nascere le speranze che la signora Thatcher e Garret Fitzgerald hanno posto su questo progetto di pacificazione delle province nord-irlandesi dopo un quindicennio di attentati ter: rorlslici che hanno trasformato l'Ulster In una plaga non solo depressa economicamente e penalizzata da una disoccupazione-record ma anche nella regione più insanguinata d'Europa, a livello quasi libanese, con 2400 morti. Già un'altra volta, nel 1974, la feroce opposizione della maggioranza protestante blocco sul nascere, con scioperi, dimostrazioni e scontri, un analogo tentativo diplomatico anglo-Irlandese. Questo Infausto precedente consiglia quindi oggi un'estrema prudenza agli osservatori. Ma tutti sono convinti che questo «primo passo» potrebbe avere un'Importanza storica per l'avvenire dell'Ulster. Gli incontri segreti fra I negoziatori inglesi e Irlandesi sono partiti dal triplice «no» lanciato dalla signora Thatcher l'anno scorso In risposta all'ultimo ventaglio di proposte avanzate da Dublino: la riunificazione dell'Irlanda oppure una federazione Nord- Sud o Infine un'amministrazione congiunta sull'Ulster. Dopo mesi di trattative, 6tando alla ricostruzione pubblicata ieri dal «Sunday Times», la bozza d'accordo prevederebbe adesso nel punti sostanziali II riconoscimento di Dublino della sovranità britannica sull'Ulster e la preservazione del diritti della maggioranza protestante, che vuol restare nel grembo del Regno Unito. Ma parallelamente al governo irlandese verrebbe esplicitamente riconosciuto un ruolo di rappresentanza della minoranza cattolica. In questo senso, Dublino acquisirebbe un ruolo «consultativo» su aspetti della vita economica e sociale attraverso un sistema interparlamentare bilaterale dal contorni non ancora definiti. Un terzo punto cruciale dell'accordo prevede poi una più stretta, effettiva cooperazione tra le forze di sicurezza britannica e irlandese per stroncare II terrorismo sul due lati della frontiera dell'Ulster. Il quadro generale dell'accordo è completato quindi da altri tre obiettivi: pro¬ nto un rapporto sull'aumento crescente di armamenti muovere la pace e la slabilità In Ulster, migliorare le relazioni tra le due comunità e I rapporti fra Gran Bretagna e Repubblica d'Irlanda. Il problema che si pone adesso ai governi di Londra e di Dublino riguarda la migliore presentazione dell'accordo. La signora Thatcher deve dimostrare ai «lealisti», agli ultras protestanti del reverendo Palsley, di non aver ceduto su nulla di essenziale agli Irlandesi, malgrado II ruolo «consultativo» riconosciuto a Dublino sulla rappresentanza del diritti dei cattolici dell'Ulster. Garret Fitzgerald, a sua volta, deve disinnescare la dura opposizione parlamentare, che gli rimprovera di aver accettato la sovranità britannica sulle province nord-orientali dell'isola, e l'ancor più pericolosa opposizione dell'Ira, che teme di essere scavalcata da un accordo bene accetto ella minoranza cattolica. Le difficoltà sulla via della pacificazione restano quindi molte. e spese militari Paolo Patruno Per combattere la

Persone citate: Garret Fitzgerald, Margaret Thatcher, Thatcher