Greenpeace gli «007» rischiano l'ergastolo

In Nuova Zelanda, processo ai due agenti francesi In Nuova Zelanda, processo ai due agenti francesi Greenpeace, gli «007» rischiano l'ergastolo Furono arrestati dopo l'affondamento del «Rainbow Warrior» e ora sono accusati tra l'altro di omicidio - Ieri hanno ricevuto la telefonata del ministro della Difesa Quiles: (di Paese farà di tutto per voi» PARIOI — 'Coraggio, siamo con voi», ha detto ieri per telefono il ministro della Difesa francese Paul Quiles al maggiore Alain Mafart e al capitano Dominique Prieur, die ha raggiunto nelle loro celle neozelandesi poche ore prima che ad Auckland avesse. Maio il processo per l'affondamento, il 10 luglio, della .Rainbow Warrior» di •Greenpeace». I due agenti dei servisi segreti francesi, i primi che siano mai comparsi in tempo di pace sul banco degli imputati, rischiano l'ergastolo. Sono accusati di omicidio — nell'affondamento mori infatti il fotografo portoghese Fernando Pereira — di incendio volontario e di associazione per delinquere. Nella conversatone telefoni¬ Si rinnova me ca col ministro Quiles essi si sono detti .sereni.,. Il ministro ha 'reso omaggio al loro coraggio esemplare è al loro atteggiamento, degno delle più nobili tradizioni dell'Esercito francese» ed ha assicurato che 'il governo agirà nel loro interesse». Muniti di falsi passaporti intestati ad Alain e SophieClaire Turenge, innocua coppia di coniugi svizzeri, i due agenti erano giunti il 22 giugno ad Auckland con la missione — questa almeno la versione ufficiale — di vegliare sul buon andamento dell'operazione di .neutralizzazione: dell'ammiraglia di 'Greenpeace», che faceva campagna contro gli esperimenti nucleari francesi nel Pacifico. La 'Rainbow Warrior» fu tà della Camera affondata il 10 luglio, nel porto di Auckland, e il 12 luglio i falsi Turenge furono arrestati dalla polista neozelandese. A Parigi si mantetine il silenzio fino al 28 luglio, quando due giornalisti .dettero il via alle serie di 'rivelazioni-: i Turenge — dissero — erano agenti della Dgse (Direzione generale per la sicurezza esterna). Di rivelazione in rivelazione, si giunse infine il 22 settembre alla prima ammissione ufficiale della responsabilità della Francia nell'affondamento. L'annuncio fu dato dal primo ministro Fablus dopo le dimissioni del ministro della Difesa Hernu e la destituzione dell'ammiraglio Lacoste, capo dei servizi segreti. La tempesta politica sfiorò i più alti vertici dello Stato. Bianche le vittime

Persone citate: Alain Mafart, Dominique Prieur, Fernando Pereira, Hernu, Maio, Paul Quiles, Quiles

Luoghi citati: Auckland, Francia, Nuova Zelanda, Parigi