Nelle amministrative dell'83 a Napoli anche il «cervellone» fu manomesso?
Nelle amministrative dell'83 a Napoli anche il ce cervellone» fu manomesso? Nelle amministrative dell'83 a Napoli anche il ce cervellone» fu manomesso? I/assessore democristiano escluso, Diego Tesorone, che è ricorso al Tar, accusa: «Mi mancano duemila voti. Sono stati regalati a qualche altro candidato del mio partito» NAPOLI — Duemila comunicazioni giudiziarie per un'incredibile storia di brogli elettorali che sarebbero stati consumati nel novembre del 1083 in occasione delle elezioni per 11 rinnovo del Consiglio comunale di Napoli. Il sostituto procuratore Arclbaldo Miller ha firmato la valanga di provvedimenti nel confronti di presidenti, segretari e scrutatori di seggi elettorali. Vistose irregolarità sarebbero state riscontrate in ben 800 seggi sui 1512 allestiti a Napoli per le 'amministrative- che videro la conferma del pel nel ruolo di partito di maggioranza relativa (181.743 voti: 27 per cento), al secondo posto la de (163.784 voti: 20 per cento). I carabinieri del nucleo "operativo del gruppo Napoli 1, verso la fine di settembre hanno Inviato alla Procura della Repubblica un rapporto In cui si afferma che un gran numero di voti preferenziali della lista de sarebbe stato dirottato da un candidato all'altro. Ol 'investigatori sono pervenuti alla clamorosa scoperta dopo tredici mesi di una minuziosa verifica, scheda per scheda, del voti riportati dallo scudo crociato. Nell'occhio «del ciclone, stando al rapporto inviato al sostituto Miller, sarebbero finiti Oiuseppe Del Barone e Roberto Pepe, tutti e due del gruppo de rappresentato in Consiglio comunale: 11 primo attualmente riveste la carica di assessore all'Annona, il secondo quella di consigliere. Dal risultati del calcoli eseguiti dal carabinieri, sia Del Barone, sia Pepe risulterebbero bocciati. In poche parole, non sarebbero stati eletti con 'i voti in regola-. DI Irregolarità ne sarebbero saltate fuori parecchie, Un maxi-broglio elettorale. E infatti, da alcuni verbali mancherebbe un certo numero di pagine, In altri gl'investigatori non evrebbero riscontrato firme e timbri d'obbligo. Ma c'è di piti. I carabinieri stanno anche Indagando su un episodio accaduto la notte del 21 novembre del 1983: il -cervellone- elettronico impiantato a Palazzo San Giacomo, allo scopo di registrare i dati che affluivano mano a mano alla sede comunale, andò improvvisamente fuori uso per tre o quattro ore. Un 'blackout' Innocente? Promotore dell'Inquietante vicenda è stato 11 democristiano Diego Tesorone, sconfitto alle elezioni del novembre del 1983. Ritenendo di essere rimasto vittima di una serie di brogli, un mese dopo 1 risultati elettorali si rivolse al tribunale amministrativo regionale. I conti non mi tornano: 'Mi mancano duemila voti. Sono stati "regalati' a qualche altro candidato del mio partito-: questa la sua conclusione. Nel ricorso presentato al TAR, il dott. Tesorone scrisse, tra l'altro, che in un seggio In cui la de aveva ottenuto 107 voti di lista, ad un candidato del partito de erano stati assegnati addirittura 207 preferenze. Più tardi pi esentò la stessa denuncia alla Procura della Repubblica. m. c.
Persone citate: Arclbaldo Miller, Del Barone, Miller, Pepe, Roberto Pepe
Luoghi citati: Napoli
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